Cinghiali, c’è una mappa delle zone a rischio
Cinghiali, c’è una mappa delle zone a rischio. La Coldiretti Marche: assicurazioni e via libera agli abbattimenti
ANCONA – Possibilità per gli agricoltori di effettuare gli abbattimenti, mappatura di quelle aree e colture che necessitano di maggior tutela, sostegno a forme di assicurazione per le aziende. Sono i punti forti della bozza di legge proposta dalla Coldiretti alla Regione Marche per fronteggiare l’emergenza selvatici, un problema che ha assunto ormai rilevanza a carattere nazionale. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Ispra, si stima che in Italia la popolazione di cinghiali sia praticamente raddoppiata nel giro degli ultimi dieci anni, arrivando a quota un milione di esemplari. Non a caso è stata appena approvata una legge in materia da parte della Regione Toscana, uno dei territorio più colpiti dal fenomeno, assieme proprio alle Marche. La presenza fiori controllo degli animali selvatici sta causando gravissimi danni alle coltivazioni, che gli agricoltori stanno tra l’altro iniziando a non denunciare nemmeno più, vista la perdurante incertezza sulla possibilità di vedersi risarcire le colture distrutte. Ma i cinghiali hanno un impatto negativo anche sull’ambiente alterando la composizione chimica del terreno a causa dell’attività continua di scavo profondo alla ricerca delle radici. Una pressione che porta a fenomeni di erosione dei terreni. Resta poi elevato l’allarme per la sicurezza sulle strade. Secondo un’analisi Coldiretti su dati della Regione, nel 2015 sono praticamente raddoppiate le cause legali contro l’enete stesso e le Province da parte dei cittadini che hanno avuto un incidente stradale a causa di un animale selvatico. Il valore delle cause civili mosse davanti a un tribunale per danni subiti da animali selvatici è salito nel periodo gennaio-luglio 2015 alla cifra di 765mila euro, superando in pratica già a metà anno l’importo del 2014, quando il totale si era fermato a 623mila euro.
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