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Inaugurata a Pesaro la nuova copertura dell’Adriatic Arena

Inaugurata a Pesaro la nuova copertura dell'Adriatic ArenaInaugurata a Pesaro la nuova copertura dell'Adriatic Arena

Inaugurata a Pesaro la nuova copertura dell’Adriatic Arena

Il sindaco Matteo Ricci: “Parte la stagione delle opere. Il debutto per la Davis. Un importante lavoro di squadra, ora è un impianto più competitivo per candidarci a ogni tipo di manifestazione”

Inaugurata a Pesaro la nuova copertura dell'Adriatic Arena Inaugurata a Pesaro la nuova copertura dell'Adriatic Arena

PESARO – La suggestione della terra rossa, che domina la scena, diventa il teatro del battesimo istituzionale per la nuova copertura dell’Adriatic Arena. Così, mentre l’allestimento per la Davis prosegue, Matteo Ricci sottolinea la «restituzione alla città dell’impianto, nella sua veste più funzionale». L’handicap delle infiltrazioni è risolto, «non staremo più con il fiato sospeso. E con questa struttura, una delle più belle d’Italia, potremo ospitare qualsiasi tipo di evento». Per il sindaco è un valore aggiunto: «Siamo candidati a città europea dello sport 2017. La commissione sarà in città nel mese di giugno per i sopralluoghi sugli impianti. Per noi è un’occasione notevole: stiamo costruendo un programma competitivo di iniziative. Ma, in parallelo, vogliamo sistemare quasi tutte le strutture». Stadio Benelli e vecchio palas, «ma anche campo scuola, palestre. Investire sul tema significa credere nel turismo sportivo, filone che vogliamo percorrere con forza per ristrutturare la nostra economia. E continuare ad attrarre manifestazioni». Inciso: «La nuova copertura del palasport inaugura una grande stagione di lavori straordinari per la città. Che prevede, oltre a questo intervento, 30 milioni di investimenti in partenza nel 2016, con lo sblocco del patto di stabilità».

 PROGRAMMAZIONE – I lavori all’Adriatic Arena (un milione e 600mila euro di importo, dentro l’appalto della gestione del calore, aggiudicato dall’associazione temporanea d’imprese Siram-Na.Gst, ndr) sono scattati lo scorso 23 ottobre: «Nel frattempo – nota il presidente Aspes Luca Pieri – la programmazione è andata comunque avanti». I numeri lo testimoniano: «Solo nel 2015 abbiamo registrato 387mila presenze certificate dentro l’Arena. Ora, superate le criticità legate alle infiltrazioni, opereremo ancora meglio nel mercato: la copertura ci rende più competitivi». Non solo Coppa Davis: «Siamo in grado di ospitare anche tre tipi di eventi diversi in una settimana – evidenzia il presidente Aspes -. Prima del Rof, nei prossimi mesi sono in programma, oltre alla sfida Italia-Svizzera e alle partite della Vuelle, il concerto sold out di Baglioni e Morandi, il campionato italiano di pattinaggio su velocità, lo show di Aldo Giovanni e Giacomo. Passando per la coppa del mondo di ginnastica ritmica, il ritorno di Notre Dame de Paris, gli assoluti di ginnastica ritmica, le grandi convention. E ci sono ottime possibilità per i campionati del mondi di ginnastica ritmica nel 2017. Grazie al nostro personale interno, che ha coordinato al meglio la situazione, e al direttore Filippo Colombo»

.TEAM – Nota Stefano Gioacchini, responsabile del procedimento per il Comune: «I lavori? Realizzati dalla Taiyo Europe (filiale tedesca della casa madre giapponese Taiyo, ndr) che ha utilizzato squadre di esperti abilitati agli interventi in quota, tra cui alpinisti e rocciatori. Le maestranze tedesche e italiane non si sono fermate neanche nel giorno di Natale. Non ci sono stati ritardi o infortuni. La nuova membrana, testata sul posto, è stata prodotta dalla succursale italiana della ditta belga Sioen Coating. Risistemati anche gli elementi accessori, come i paraneve, notevolmente danneggiati dalla nevicata del 2012». La sponda ha coinvolto Interstudio, il gruppo di lavoro comunale (Gaudenzi, Vitale, Pascucci, Ambrogiani) e i tecnici dell’ati. Chiude Alessio Boiani, direttore del cantiere per Siram: «Non è stato agevole verificare le attività e le particolarità che la copertura comportava, specie sui controlli ad altezze notevoli. Il telo doveva essere acquistato su misura, il margine di tolleranza era stretto: fortunatamente ci siamo relazionati con società solide, con esperienze internazionali nel settore». (f.n.)

 

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