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Operatori di Fabio Mercanti

Operatori di Fabio Mercanti

Operatori di Fabio MercantiFabio Mercanti è un marchigiano di Petritoli, trapiantato a Roma da quasi 5 anni, prima per studio e ora per lavoro. Attualmente svolge l’attività di libraio e si occupa di back office in un call center della Capitale. Questa esperienza gli ha ispirato la trama e le tematiche di fondo del suo primo romanzo Operatori, dove ha immaginato un confronto generazionale, tra un quasi cinquantenne licenziato, che finisce a lavorare in un call center, tra colleghi più giovani di lui. Un confronto generazionale, immersi nell’efficientismo e nel precariato contemporaneo, ambientato in uno dei luoghi di lavoro simbolo della generazione dei venti-trentenni.

Il romanzo è disponibile in formato digitale (ebook disponibile negli store online) e cartaceo (ordinabile in qualsiasi libreria online e fisica, già reperibile alla libreria Don Chisciotte di Porto San Giorgio).

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Guido Conforti, ex libraio romano, entra per la prima volta in vita sua in un call center, per lavorarci. Dopo il divorzio dalla moglie e dopo il licenziamento, accetta il nuovo lavoro alla CreditPlus. Al colloquio di gruppo gli viene proposto uno scenario apocalittico: lui e gli altri candidati devono scegliere due soggetti da portare con loro in un rifugio antiatomico. Guido supera il colloquio e inizia l’assurdo lavoro nella “scatola”, tra cuffie e telefoni. Nonostante le difficoltà iniziali e le incomprensioni, Guido riesce a inserirsi in un ambiente lavorativo giovanile e fortemente orientato al risultato, coltivando il suo gusto per l’osservazione.
Aveva già tentato un colloquio precedente per una posizione aperta in libreria, ma non era stato selezionato: al suo posto era stato assunto un ragazzo con una piccola esperienza come cassiere.
Alla CreditPlus stringe amicizia con Luca (volgare, spigliato, latin lover), Fabrizio (pittore con una gran voglia di andarsene dal call center), Daniele (cinico e ironico), Giada (bella, sorridente, con una cicatrice su una mano e un bimbo piccolo da crescere) e con altri colleghi più giovani di lui. Ma soprattutto inizia a riflettere sul lavoro e le diversità generazionali: riflessioni che nascono dalle sue attente osservazioni stimolate dai dialoghi con i colleghi e dalle dure discussioni con la figlia Jasmine, anche lei alla ricerca di lavoro, che lo invita a riflettere sulla sua generazione e il rapporto con quella dei trentenni come lei.
Saltuariamente Guido frequenta i colleghi anche fuori dal lavoro e con loro partecipa a una esposizione personale di quadri dipinti da Fabrizio. Insieme si ubriacano e solo Daniele apparentemente riesce a interpretare le figure rappresentate: una umanità obesa e viscida come grandi lumaconi, e una stilizzata, asettica e ipertecnologizzata.
In un viaggio onirico Guido viene accompagnato dal capo della CrediPlus nel suo studio. Il capo è in mutande, appena tornato da una discesa in kayak. Lo studio è composto da una grande vasca dentro cui si è costretti a camminare con l’acqua fin sopra le ginocchia tra scrivanie di vetro, statuette, manager in mutande, panche, bilancieri e fit ball galleggianti. Mentre si allena bizzarramente, il capo gli spiega come è nata la CreditPlus.
Una sera, triste e solo, dopo aver cenato e bevuto un po’ di vino, Guido si addormenta e immagina che la sua casa venga invasa dai colleghi della CreditPlus e dai suoi ex compagni di università da giovani. Anche qui si inscena un articolato confronto generazionale.
Prima di uscire per una cena con i colleghi, Guido va nel centro di Roma per comprare una camicia nuova, e viene travolto da manifestanti contro la crisi e in difesa della cultura. Lui che da ragazzo aveva guidato molti cortei di protesta, ora non sembra più riconoscersi in quelle forme di espressione. Si sente più a suo agio a cena con i colleghi del call center, mangiando e alzando i calici per brindare ironicamente al precariato e ai contratti in scadenza.
La serata prosegue in discoteca dove Guido si immerge in un altro ambiente a lui estraneo, ma dove si inserisce con leggerezza e ironia. Durante la serata conosce una signora della sua età e tenta un goffo approccio, ma lei finirà a letto con Luca, quindici anni più giovane di lei. Nel locale conosce un misterioso personaggio che gli consiglia di lasciare il lavoro nel call center per andare con lui in est Europa.
Dopo la discoteca, Guido, Giada, Daniele, Luca e la sua amante fanno colazione in un bar e vanno al mare. Seduti sugli scogli, Guido e Daniele fumano uno spinello e parlano del loro lavoro, del romanzo Il mondo deve sapere di Michela Murgia e del tempo che scorre, dando vita all’ultimo confronto generazionale del romanzo. Tutto ciò si contrappone alla leggerezza di un insolito signore di mezza età che solca l’acqua del mare con una tavola da surf davanti agli occhi di Guido.

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L’autore, Fabio Mercanti, ha studiato Lettere (Università degli studi di Perugia) e nel 2012 ha conseguito la Laurea Magistrale in Editoria e Scrittura (Università La Sapienza di Roma). Da due anni lavora in Parr Credit, dove si occupa di gestione di reclami e contenziosi per clienti pay tv. Nel fine settimana lavora alla Libreria Coletti di Roma.
Negli ultimi due anni ha seguito un corso di programmazione in linguaggio HTML5 (Pc Academy) e uno per imparare a creare ePub (esperto web di Francesco Leonetti). Dal 2010 collaboro al blog Critica Letteraria e alla rivista online Le Reti di Dedalus come redattore.
Operatori è il suo primo romanzo.
Ha scritto e pubblicato in self publishing i racconti L’uomo dell’aldilà e Bruciateli vivi!.
Sta lavorando a una raccolta di racconti sul tema del lavoro e ha scritto un altro romanzo non ancora pubblicato. Il suo sito web è fabiomercanti.it

 

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