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Povertà, Busilacchi: “Torniamo a parlare di reddito minimo”

Povertà, Busilacchi: “Torniamo a parlare di reddito minimo”

Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale si impegna a lavorarci anche nell’Italia di mezzo

Povertà, Busilacchi: “Torniamo a parlare di reddito minimo"ANCONA – Il tema è congiunturale e delicato. Il contesto d’eccezione. Quando la crisi economica non lascia ancora la presa e alimenta lo spettro della povertà e quando si inizia a ragionare su nuovi rapporti tra le Regioni, c’è chi raccoglie la sfida per trovare soluzioni di contrasto all’indigenza e riempire di contenuti concreti il dibattito sulle Macroregioni. Così, nei giorni scorsi, si è tenuta a Firenze l’iniziativa nazionale “La povertà in Italia. Analisi e proposte”, organizzata da IRPET e Regione Toscana e a cui ha preso parte, tra i relatori, anche il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale, Gianluca Busilacchi, ricercatore universitario ed esperto di povertà e reddito minimo.

Insieme al Capogruppo PD, alla tavola rotonda, introdotta dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e coordinata dal giornalista de L’Avvenire, Paolo Lambruschi, sono intervenuti alcuni dei massimi esperti di settore, come Chiara Saraceno, sociologa e già Presidente della Commissione Nazionale Povertà, Francesco Marsico, Caritas Area Nazionale, Vito Peragine, economista dell’Università di Bari e Alessandro Olivi, Vice Presidente della Provincia Autonoma di Trento.

Un appuntamento dove si è dibattuto, in particolare, sul ruolo del Governo e delle Regioni nelle politiche di reddito minimo e di contrasto alla povertà.

Come ricercatore – spiega il Capogruppo PD, Busilacchi – mi occupo di politiche di reddito minimo da oltre quindici anni e, quindi, so, anche dall’analisi comparata, che il ruolo di attuatore di queste politiche spetta al Governo e non alle Regioni, sia per l’aspetto delle risorse sia perché il livello essenziale delle prestazioni, come il reddito minimo, deve essere garantito omogeneamente su tutto il territorio nazionale.

Purtroppo, però – sottolinea Busilacchi – in Italia i Governi non si sono mai presi sufficientemente a cuore questo tema e anche la misura messa in campo dal Ministro Poletti, benché faccia segnare un discreto incremento nella dotazione di risorse per il contrasto alla povertà, è assolutamente insufficiente per adeguate soluzioni di reddito minimo.

In quest’ottica – continua il Presidente del Gruppo PD – ha fatto bene la Conferenza delle Regioni a chiedere maggiore impegno al Governo su questo versante, ma è chiaro che si apre anche una finestra di opportunità per svolgere un ruolo di supplenza da parte delle Regioni stesse. Finora – ricorda Busilacchi – solo le Regioni più ricche, nello specifico quelle a Statuto speciale, hanno messo in campo misure efficaci di sostegno al reddito, ma questa giornata di dibattito, così ricca di stimoli, mi ha dato l’input per idee e proposte da poter applicare anche sul nostro territorio. E trovo suggestiva, ad esempio, l’idea che si possa partire in via sperimentale nell’Italia di mezzo”.

Una partecipazione, quella di Busilacchi all’iniziativa toscana, che vuole essere anche impulso per iniziare a misurarci, pure in casa nostra, come Regione Marche, al di là delle politiche attive in favore dell’occupazione, con azioni concrete di sostegno al reddito, per contrastare quei livelli di povertà che minano alla base il benessere dei cittadini marchigiani.

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