Quella porta sullo sguardo di Enzo Carli
Quella porta sullo sguardo – Viaggio nella fotografia… di Enzo Carli
La fotografia ha rivoluzionato il modo di vedere e comunicare per rappresentazioni e nulla sarà più come prima di questa scoperta. Ha contribuito a educare il mondo attraverso la diffusione seriale di immagini, determinando un fenomeno sociologico di una vastità inimmaginabile.
La gerarchia culturale ha troppo spesso considerato la fotografia (e il suo uso popolare e utilitario) come cultura inferiore. Poiché la realtà umana non può trovarsi nella fotografia ma nell’intenzioni del fotografo (Ferrarotti, 1974), ciò che differenzia le fotografie non è solo il contenuto ma la forma, le interpretazioni e gli utilizzi che se ne fanno. (Pasini)
Da qui la necessità di ricomporre e ricondurre nella giusta collocazione la fotografia in Italia e i valori, la sensibilità e la produzione del Fotografo. Ci prova in primis Giuseppe Cavalli, (fratello gemello di Emanuele fotografo, pittore tonale che nel 1933 insieme a Capogrossi e Melli, compilò il “Manifesto del Primordialismo plastico” e che collaborò con Giuseppe).
Cavalli, avvocato, letterato, fine esteta, fotografo di rara qualità, ideatore del lirismo chiarista (higt-key), diviene in Italia uno degli interpreti assoluti della ricerca che sancisce la piena autonomia del linguaggio fotografico, svincolato da ogni utilizzo strumentale, asserendo nel Manifesto del 1947 (firmato con Veronesi, Vender, Finazzi e Leiss) l’artisticità della fotografia.
A Cavalli si affiancano per le ricerche condotte in diverse direzioni: Paolo Monti, deciso fotografo mittle-europeo, portatore delle nuove istanze europee (in particolare la fotografia soggettiva di O.Stainert), attento alle nuove sperimentazioni espressioniste, rielaborate in chiave intimistica e tipicamente italiana, con un deciso linguaggio a toni alti (low-key), promotore della famosa Ecole de Venice, come veniva chiamata la Gondola, foto club veneziano in apparente dissenso linguistico con le proposte della Bussola, attivo fin dal 1948; Mario Giacomelli allievo prediletto di Cavalli, caso della fotografia italiana, pittore astratto-materico, poeta, fotografo del reale immaginario o realismo magico, impegnato in un’analisi dentro il sistema della fotografia che assurge ad elemento congeniale per indagare, radiografando la propria interiorità; Gianni Berengo Gardin, allievo di Monti, con il suo impegno civile è la coscienza visiva di un’Italia che cambia, il fotografo testimone del mutamento sociale e del lavoro di reporter sulla situazione italiana dagli anni ‘60 ai giorni nostri, una protesta con immagini toccanti che hanno contribuito alla soluzione di roventi questioni sociali(ricordiamo la situazione degli ospedali psichiatrici italiani prima della L.190); Nino Migliori, un fotografo capace di misurarsi con le più avanzate elaborazioni, un inventore, ricordiamo i pirogrammi, bruciature effettuate sul negativo da stampare (1948), l’off-camera, la fotografia senza macchina fotografica, senza prospettiva illusionistica, e poi le ossidazioni, i clichés verres, gli ideogrammi e come un libro aperto per anni, i muri. Nino Migliori come il Man Ray italiano uno sperimentatore a tutto tondo in competizione con la avanguardie artistiche.
Il contributo non ha pretese esaustive né altre finalità se non quelle di individuare le matrici teoriche della fotografia moderna italiana e principalmente alcuni protagonisti, personaggi chiave del processo innovativo, su cui avviare la riflessione nella fotografia artistica italiana a partire dai primi anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Altri illustri importanti e decisivi fotografi e intellettuali (Tino Petrelli, Rinaldo Prieri, Gustavo Milozzi, Ferruccio Ferroni, Mario Lasalandra, Stanislao Farri, Luigi Ghirri, Franco Fontana, Franco Vaccari, Paolo Gioli, Roberto Salbitani, Oliviero Toscani, Ferdinando Scianna, Giovanni Chiaromonte, Paolo Gioli, Gabriele Basilico, Mimmo Iodice, Cesare Colombo, Fulvio Roiter..). a cavallo dagli gli anni ‘70 fino all’inizio del nuovo millennio, nella direzione intrapresa, si sono cimentati con grande successo, nella ricerca di nuovi e importanti linguaggi in fotografia, qualificando la fotografia italiana, innalzando il livello di qualità nel panorama internazionale, corroborando le loro immagini con idee e proposizioni critiche e di contenuto. Un discorso a parte per i fotografi del Manifesto Passaggio di Frontiera, (1995) una ricerca senigalliese, premio nazionale Gentile da Fabriano, che ha portato la fotografia a risultati di grande dignità e versatilità contribuendo nella definizione dei linguaggi fotografici contemporanei e nell’uso e divulgazione della conoscenza e della pratica fotografica.
Il libro presenta anche testimonianze e segnalazioni una panoramica sui alcuni Movimenti e Protagonisti della tradizione e di una nuova stagione fotografica; il lavoro si conclude con una serie di indicatori didattici sull’unità fotografica, sugli elementi compositivi e sulla lettura delle immagini fotografiche. L’Autore ringrazia tutti gli Autori e Fotografi che hanno contribuito alla realizzazione del volume, scusandosi con le inevitabili omissioni.
“Questo breve e incompleto panorama sulla fotografia artistica, esprime il complesso significato e l’intensa partecipazione che la fotografia ha avuto e ha nel quadro della cultura italiana contemporanea e nello stesso tempo vuole essere un pretesto ed un invito per conoscere, approfondire e definire il grande serbatoio di proposte e di idee della fotografia contemporanea italiana.
Di questa storia, molto si deve raccontare” (Enzo Carli)
L’AUTORE
Enzo Carli, (Senigallia) sociologo,giornalista, fotografo per necessità, si occupa di fotografia e cultura fotografica. Allievo affettuoso del grande Mario Giacomelli, ha partecipato a dibattiti, convegni, organizzato e partecipato a mostre di fotografia in tutt’Italia e all’Estero. Al suo attivo numerose pubblicazioni di critica e storia della fotografia (Alinari, Fabbri, Charta, Gribaudo, Il Lavoro Editoriale,New Art Diffusion Co., Ltd.,-Tokyo, Metropolitan Museum of Photography, Adriatica Editrice,Edizioni Lussografica, ecc). Già consulente di Enti pubblici e privati in Italia e all’estero, direttore artistico del progetto di fotografia europeo, “Human work” ha collaborato tra gli altri con la BNF di Parigi e con il Museum of Photography di Tokyo. Già docente in Istituti superiori, professore di sociologia della cultura e di fotografia all’Università di Camerino e di Urbino è stato responsabile della teoretica e direttore dipartimento comunicazioni della FIAF.
Con Ideas edizioni ha pubblicato il libro fotografico:”Archeologia dei sentimenti”.
Quella porta sullo sguardo
Viaggio breve nella fotografia artistica italiana.
a cura di Enzo Carli, Ideas Edizioni Benevento2014
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