All’Aerdorica situazione sempre più complicata
All’Aerdorica situazione sempre più complicata
La preoccupazione delle organizzazioni sindacali. Lavoratori pronti allo sciopero per dare un segnale forte alla Regione
ANCONA – Nell’ambito della vicenda Aerdorica, un ulteriore elemento di difficoltà va a sommarsi alla già drammatica situazione attuale della società di gestione dell’aeroporto delle Marche e della difficile trattativa per il salvataggio della stessa.
Il 23 marzo scorso si è tenuta l’assemblea dei lavoratori Aerdorica nel corso della quale è esplosa tutta la rabbia dei lavoratori.
Un’assemblea molto partecipata, oltre il 70% dei dipendenti, dalla quale è uscito un segnale forte e chiaro circa la situazione in cui i lavoratori si trovano: si sentono stanchi e presi in giro, in primo luogo da questo CdA aziendale che non sembra diverso dai precedenti negli atteggiamenti e nelle richieste, in secondo luogo dalla proprietà, e cioè la Regione Marche, cui i lavoratori chiedono un intervento immediato per pagare stipendi ed arretrati.
I lavoratori, dunque, non sono più disponibili a nessuna trattativa se non c’è, prima di tutto, il pagamento di quanto dovuto.
Il segnale forte che i lavoratori hanno chiesto alle organizzazioni sindacali è la dichiarazione di uno sciopero in tempi brevissimi.
Quanto alla trattativa in corso da parte dell’azienda, si sta attualmente concentrando su una riduzione dei costi del personale attraverso l’utilizzo della cassa integrazione, che è poi la proposta principale avanzata dall’azienda alle organizzazioni sindacali.
Il sindacato ha dimostrato molto scetticismo rispetto a questa impostazione perché, innanzitutto, al tavolo negoziale non c’è la proprietà, la Regione Marche, in questo momento fondamentale in quanto soggetto che può dare quelle garanzie senza le quali sarebbe impossibile sottoscrivere un qualsiasi accordo.
In secondo luogo sono assenti elementi rispetto alle strategie future dell’aeroporto, come un’accelerazione sul fronte della piattaforma logistica, con una relazione più stretta con interporto e porto, su strategie industriali possibili non solo nell’ambito dei passeggeri ma soprattutto delle merci e su come contestualizzare l’aeroporto nell’ambito delle necessità e delle ipotesi di sviluppo economico turistico del territorio marchigiano.
Infine, mancano elementi di discontinuità con il passato tra l’attuale CdA di Aerdorica e i precedenti.
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