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E’ fondamentale tramandare il saper fare dei marchigiani

E’ fondamentale tramandare il saper fare dei marchigiani

E’ fondamentale tramandare il saper fare dei marchigiani

L’Inrca a Tipicità, Pietro Scendoni, coordinatore scientifico dell’Istituto: “La qualità della vita sta nelle tradizioni”

E’ fondamentale tramandare il saper fare dei marchigiani

FERMO – “Nonni e nipoti: far vedere, far insieme, lasciar fare”. E’ nell’importanza di condividere e tramandare i saperi tra le generazioni che prosegue la partecipazione dell’Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) alla 24° Edizione di “Tipicità”, il Festival “Made in Marche” dove quest’anno è forte il legame con la longevità e le tradizioni rurali dei marchigiani, dalla cucina all’artigianato.

“Lo scambio tra generazioni attraverso lo stare insieme – spiega il reumatologo Pietro Scendoni, coordinatore scientifico dell’Inrca a Tipicità – è importante perché la cultura rurale dalla quale proveniamo è la stessa che fa delle Marche una delle regioni dove la qualità della vita è tra le più alte”. Le festività e le tradizioni collegate al raccolto come la trebbiatura, la vendemmia, la raccolta delle olive, ma anche i lavori domestici quotidiani, come la lavorazione del tombolo – il classico cuscino ricoperto di pizzo fatto a mano  – erano occasioni conviviali. Grande era il rispetto per gli anziani perché rappresentavano la saggezza  da cui apprendere.

“Giovani e meno giovani  – chiarisce Scendoni – erano impegnati in attività comuni e mai si avvertiva la solitudine. Ultimamente anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto, tra i fattori che incidono positivamente sulla longevità, le relazioni sociali e la dimensione familiare.  Gli oltre seicento centenari della regione  sono figli di questo stile di vita, fatto di un ‘saper fare’ raccontato e tramandato”.

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