Ecco il garante dei diritti dei marchigiani
Ecco il garante dei diritti dei marchigiani
L’Ombudsman Andrea Nobili sempre più vicino ai cittadini. Conferenza stampa per la presentazione del report 2015 e delle linee programmatiche per il 2016. In cantiere convegni, indagini mirate, corsi di formazione, realizzazione di filmati, consolidamento dei progetti già in essere
ANCONA – Soprattutto “Garante dei diritti di adulti e bambini” e non solo Ombudsman. Andrea Nobili sceglie di rimodellare la definizione corrente della sua figura istituzionale, perché “essere più vicini ai cittadini – motiva così la decisione – vuol dire anche rapportarsi con loro usando termini di facile comprensione, semplici, immediati, capaci di trasmettere la poliedricità delle mansioni svolte nella loro vera essenza: il rispetto e la tutela dei diritti”. L’annuncio arriva nel corso della conferenza stampa per la presentazione del lavoro svolto nel 2015 e della programmazione per il 2016. Un ampio ventaglio di riflessioni e proposte, su cui si sofferma anche il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, evidenziando come le Marche ed in Veneto siano le sole due Regioni che riconducono ad una sola autorità di garanzia i diversi ambiti d’intervento. “Il ruolo del Garante – prosegue – va sempre più valorizzato, considerando anche che è in stretto contatto con i cittadini maggiormente in difficoltà e con quelli che devono essere più tutelati. Un obiettivo, questo, che deve essere perseguito da tutto il Consiglio regionale”. Il Presidente ha anche ricordato alcune iniziative degli ultimi mesi, come il giro di visite negli istituti penitenziari marchigiani – al termine del quale è stata approvata dall’Assemblea legislativa una mozione inviata al competente Ministero – e la sottoscrizione del protocollo con l’Anci per la difesa civica nei Comuni.
Nel corso del 2015, anno del passaggio di consegne tra Italo Tanoni ed Andrea Nobili in carica dal 22 settembre, sono stati chiusi 176 casi (a fronte dei 175 portati a compimento dal 2011 al 2014), riguardanti in larga parte i settori della difesa civica, dell’infanzia e dei detenuti. Crescenti, rispetto agli anni precedenti, le richieste d’intervento per quanto riguarda il contrasto alla discriminazione nei confronti dei cittadini stranieri immigrati, dato che il Presidente Mastrovincenzo ha segnalato come “molto preoccupante” e meritevole di una doverosa riflessione.
Nel contesto generale, la maggior parte delle istanze sono arrivate dalla provincia di Ancona, seguita da quelle di Pesaro, Ascoli Piceno, Macerata, Fermo e da fuori regione. Per tutti i casi viene evidenziato un tasso di definizione sostanzialmente positivo. Come positiva è la valutazione dei progetti portati avanti nei diversi settori, alcuni già chiusi, altri che verranno riproposti nel 2016, altri ancora che attendono una ridefinizione in base alle mutate esigenze del momento.
L’attenzione maggiore è ora rivolta al futuro, “tenendo conto – sottolinea Nobili – che la liquidità delle relazioni, l’incertezza che caratterizza le nostre vite, il multiculturalismo che connota piazze e scuole sono alcuni tra gli elementi costitutivi del presente e che animano il nostro orizzonte”.
Numerosi i progetti nei diversi settori di competenza, a partire dalla difesa civica, che vedrà concretizzarsi le finalità della Convenzione con Anci Marche, offrendo alle amministrazioni comunali la possibilità di avvalersi del supporto del Garante.
Come ha evidenziato lo stesso Nobili, inoltre, con la prossima, definitiva approvazione da parte del Senato della proposta di legge concernente “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario”, l’attività della difesa civica sarà notevolmente incrementata in quanto il provvedimento legislativo attribuisce allo stesso Difensore civico regionale anche le funzioni di “garante per il diritto alla salute”.
Sul fronte di infanzia e adolescenza, cittadini stranieri e detenuti, in cantiere, convegni, indagini mirate, corsi di formazione, realizzazione di filmati, consolidamento dei progetti già in essere. Il tutto sorretto da una “campagna informativa” a largo raggio,anche attraverso i social network, che avrà come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini sulle competenze e sulle funzioni del Garante dei diritti. (A.Is.)
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