In Regione varata la riorganizzazione degli uffici consiliari
In Regione varata la riorganizzazione degli uffici consiliari
Approvata a maggioranza la proposta di legge sottoscritta da Mastrovincenzo e Minardi. Al posto del “Direttore generale” ci sarà un “Segretario generale”. Valutazione dei dirigenti e dei funzionari affidata all’Ufficio di Presidenza, che si avvarrà di un Comitato tecnico. Il presidente: “Efficienza, efficacia, qualità e contenimento della spesa”
ANCONA – L’Assemblea legislativa vara la riorganizzazione degli uffici consiliari. Approvata a maggioranza la proposta di legge, sottoscritta dal Presidente Mastrovincenzo e dal Vice Minardi che, modificando tre diverse leggi vigenti, ridisegna la macchina amministrativa.
“L’obiettivo – secondo gli stessi Mastrovincenzo e Minardi – è quello di razionalizzare e migliorare le prestazioni, nonché contenere la spesa complessiva. Abbiamo in questo modo inteso rispettare l’impegno assunto con la comunità marchigiana, dando spazio ad un progetto generale di rinnovamento caratterizzato, ai diversi livelli, da efficienza, efficacia e qualità”.
Al posto del “Direttore generale” ci sarà un “Segretario generale”, ritenuto più consono alla natura ed alle tradizioni organizzative delle Assemblee legislative, a cui è affidata la funzione di assistenza, consulenza e raccordo con l’organo collegiale e con le sue articolazioni interne, dotati del potere d’indirizzo politico.
Non si tratta solo di una modifica nominalistica, in quanto viene prevista la riduzione di alcune funzioni proprie del “Direttore generale”. Tra queste, la valutazione dei dirigenti dei servizi e dei funzionari (Posizioni di funzione e di progetto) del Consiglio che sarà attribuita all’Ufficio di Presidenza, il quale si avvarrà di un Comitato, formato da tecnici esterni alla struttura.
Ridefinizione, inoltre, dei compiti e delle funzioni degli stessi dirigenti e delle norme che riguardano il funzionamento delle Autorità di garanzia (Ombudsman, Corecom e Commissione Pari Opportunità).
Per quanto concerne le stesse Autorità viene eliminato l’obbligo di prevedere una struttura unica per il supporto alle diverse attività. Sarà l’Ufficio di Presidenza, sulla base delle risorse disponibili e delle diverse attività, a valutare quale sia il modello organizzativo più funzionale allo scopo. (A.Is.)
Nella foto: il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo
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