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Nelle Marche preoccupa l’occupazione

Nelle Marche preoccupa l’occupazione

Secondo i dati Istat sul mercato del lavoro nel 2015 si è registrato un crollo dei contratti a tempo indeterminato. L’allarme della Cgil

Nelle Marche preoccupa l’occupazione

ANCONA – Sono 625mila gli occupati nelle Marche nel 2015 (354mila uomini e 271mila donne): 16mila in agricoltura, 182mila nell’industria, 35mila nelle costruzioni e 391mila nei servizi.

Rispetto al 2014 il numero di occupati è pressoché invariato (-0,1%, + 0,8 media nazionale): + 0,8% gli uomini e -1, 2% le donne.

I lavoratori dipendenti sono 455mila e rispetto al 2014 risultano in calo del 2,4%; i lavoratori autonomi  (170mila unità) crescono del 6,7%.

Tra i lavoratori dipendenti gli unici per i quali si registra un aumento rispetto ai valori del 2014 sono quelli occupati in agricoltura (+5,2%); negli altri settori gli occupati diminuiscono: -4,4% nell’industria, -0,6% nei servizi, -13,6% nelle costruzioni.

Il tasso di occupazione nel 2015 è pari al 62,1% (56,3% media nazionale, 61,4% media centro Italia), in lieve aumento sul 2014.

Si consolida il divario tra il tasso di occupazione maschile (70,3%, in lieve aumento sul 2014) e femminile (54%, in leggero calo sul 2014). Entrambi gli indicatori per le Marche si attestano su livelli superiori alla media nazionale.

Persone in cerca di occupazione

Sono 69mila le persone in cerca di occupazione nel 2015, l’1,6% in meno rispetto al 2014 (-6,3% media nazionale).

Le donne disoccupate sono 34mila (49,1% del totale) e risultano essere l’8,1% in meno rispetto al 2014 (variazione media nazionale, -8,7%); per gli uomini, al contrario, il numero di quelli in cerca di occupazione aumenta del 5,5, in controtendenza con la variazione nazionale del -4,2%.

Nel 2015 il tasso di disoccupazione è pari al 9,9% (11,9% media nazionale): 11,1% per le donne (12,7% Italia) e 9% per gli uomini (11,3% Italia).

Per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni il tasso di disoccupazione è del 32%, inferiore alla media nazionale del 40,3%, con un calo di quattro punti percentuali rispetto al valore 2014 (36,4%).

Come per la media nazionale, le giovani scontano un tasso di disoccupazione superiore a quello dei coetanei maschi: 36,9% contro29,4%; per maschi e femmine, rispetto al 2014, il tasso di disoccupazione è in calo.

A livello medio regionale il tasso di inattività è pari al 30,8%, in lieve aumento rispetto al 2014 (30,4%): 22,5% per gli uomini (23,3% nel 2014) e 39% per le donne (37,5% nel 2014).

Il tasso di inattività totale e maschile sono più bassi delle corrispondenti medie nazionali mentre per quello femminile le Marche fanno registrare un valore un po’ più alto.

Gennaio 2016: assunzioni e cessazioni

A gennaio 2016 le aziende marchigiane hanno assunto 11.558 persone, il 17,92% in meno rispetto al gennaio 2015: la maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (73,2%), il 19,7% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e solo il 7% come apprendista.

Le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state 367 con un incremento del 7% rispetto al 2015. Le trasformazioni dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 1.235, il -5,8% in meno rispetto al gennaio 2015.

Le cessazioni di lavoro sono state 7.320 con la creazione di un saldo positivo “assunzioni – cessazioni” pari a 4.238 posti di lavoro: il saldo è positivo solo per i contratti a tempo determinato e per l’apprendistato mentre è negativo per i tempi indeterminati (-597).

Rispetto ai valori medi osservati per il centro Italia e per il Paese nella sua totalità, la situazione delle Marche è peculiare:

  • la riduzione delle assunzioni complessive nelle Marche tra gennaio 2015 e gennaio 2016 è più contenuta nelle Marche rispetto al resto del Paese (-17,9% Marche, -26,1% centro Italia, -22,7% Italia)
  • l’incidenza delle assunzioni a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni è inferiore nella nostra regione (19,7% Marche, 27% centro Italia, 26,4% Italia)
  • l’incidenza delle assunzioni a termine sul totale delle assunzioni è maggiore (73,2% Marche, 66,7% centro Italia, 68,6% Italia)
  • l’incremento dei voucher venduti nelle Marche è inferiore (+129% Marche, +151% centro Italia, +131% Italia).
  • “Dai dati dell’Istat – dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil – , si evidenzia che l’occupazione nelle Marche, nel 2015, non è cresciuta e, anzi , tra i lavoratori dipendenti, c’è un calo del 2,4%. Sono inoltre in diminuzione le persone in cerca di occupazione poiché scoraggiate e questo fenomeno è più rilevante tra le donne. Infine, i dati Inps sulle assunzioni e cessazioni  di gennaio 2016 confermano la tesi, da sempre sostenuta dalla Cgil e cioè che, ridimensionati gli incentivi sui contratti a tutele crescenti, l’occupazione torna a  diminuire in maniera consistente. Il solo dato che cresce è quello relativo ai voucher e ai contratti a termine”.

 

Le Forze di Lavoro nelle MARCHE nel 2015
  Totale di cui donne % donne
Occupati 624.802 271.154 43,4%
Dipendenti 454.794 213.834 47%
persone in cerca di occupazione 69.034 33.912 49,1%
tasso di disoccupazione 9,9% 11,1%  
tasso di disoccupazione giovanile 32% 36,9%  
Elab. CGIL Marche – dati Istat      
       
Gli Occupati nelle MARCHE nel 2015
  Occupati di cui

dipendenti

% sul totale
Agricoltura 15.519 4.252 27,4%
Industria in senso stretto 182.504 159.054 87,2%
Costruzioni 35.410 16.650 47%
Servizi 391.369 274.838 70%
Totale 624.802 454.796 72,8%
Elab. CGIL Marche – dati Istat      

 

 

TASSO DI DISOCCUPAZIONE_2015
  TOTALE   “15-24″ANNI
Calabria 22,9 Calabria 65,1
Sicilia 21,4 Sardegna 56,4
Campania 19,8 Sicilia 55,9
Puglia 19,7 Campania 52,6
Sardegna 17,3 Puglia 51,3
Molise 14,3 Abruzzo 48,1
Basilicata 13,7 Basilicata 47,7
Abruzzo 12,6 Molise 42,7
ITALIA 11,9 Lazio 42,6
Lazio 11,8 ITALIA 40,3
Umbria 10,4 Umbria 38,6
Piemonte 10,2 Piemonte 38
Marche 9,9 Liguria 34,5
Liguria 9,2 Toscana 32,7
Toscana 9,2 Lombardia 32,3
Valle d’Aosta 8,8 Marche 32
Friuli-V. G. 8 Valle d’Aosta 31,9
Lombardia 7,8 Emilia-Romagna 29
Emilia-Romagna 7,7 Friuli-V. G. 28,7
Veneto 7,1 Veneto 24,6
Trentino A. A. 5,3 Trentino A. A. 16,9
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