Anche alla Provincia di Pesaro e Urbino parte la riforma
Anche alla Provincia di Pesaro e Urbino parte la riforma
Il presidente Daniele Tagliolini: “Si completa un percorso, più personale sulla viabilità e nessun esubero” Passano alla Regione Marche 120 dipendenti che seguiranno le funzioni trasferite dalla legge, tra cui strade ex Anas, formazione professionale, lavoro, difesa del suolo, fiumi, trasporto pubblico locale ecc
PESARO – Cambia da oggi, in base alla riforma “Del Rio”, l’assetto della Provincia di Pesaro e Urbino, con una serie di funzioni che vengono trasferite alla Regione Marche (strade ex Anas, formazione professionale e lavoro, trasporto pubblico locale, protezione civile, difesa del suolo, fiumi e torrenti minori, agricoltura, caccia e pesca nelle acque interne, edilizia pubblica, servizi sociali, beni e attività culturali, turismo) insieme ai 120 dipendenti ad esse collegati. Restano alla Provincia le funzioni legate a scuole superiori (programmazione rete scolastica ed edilizia scolastica), strade provinciali (gestione e manutenzione), ambiente, urbanistica, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, statistica, pari opportunità legate al mondo del lavoro, che verranno seguite da 269 dipendenti, di cui un centinaio si occuperanno di viabilità.
Dallo scorso anno l’organico della Provincia si è ulteriormente ridotto con il prepensionamento di 73 dipendenti, operazione che si concluderà a dicembre 2016 con un risparmio per l’ente di circa 3 milioni di euro.
“Da oggi – evidenzia il presidente Daniele Tagliolini – si completa un percorso che non vede esuberi di personale nella Provincia di Pesaro e Urbino e che manterrà presidi sul territorio per dare continuità al lavoro svolto, con l’obiettivo di creare meno disagi possibili ai cittadini. Abbiamo voluto mettere al centro dell’attenzione lavoratori e cittadini, affinché con questo passaggio fossero garantiti ugualmente tutti i servizi in strutture decentrate. Nei prossimi giorni firmeremo con la Regione Marche una convenzione in base alla quale la Provincia continuerà a gestire anche altre funzioni, su indirizzo e risorse della Regione Marche. Si tratta della polizia provinciale (con 14 dipendenti), dei servizi svolti dai Centri per l’impiego (con 61 dipendenti che fino al 31 dicembre 2016 opereranno in Provincia, pagati da Stato e Regione ndr) e delle strade ex Anas”. In funzione del ruolo di “ente di area vasta” assegnatole dalla riforma “Del Rio”, la Provincia avrà un rapporto più stretto con i Comuni del territorio, con funzioni di coordinamento, fornendo servizi e supporto anche grazie al ruolo di stazione unica appaltante che svolge già da anni. (g.r.)
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