Il Verdicchio resta il vitigno bianco più conosciuto
Il Verdicchio resta il vitigno bianco più conosciuto
Anticipiamo un’indagine del Nomisma. Vinta la sfida con gli altri autoctoni
JESI -Il Verdicchio vince la sfida tra i vitigni bianchi autoctoni più conosciuti dagli italiani, davanti a Vermentino, Vernaccia, Tocai Friulano e Falanghina. A rivelarlo, un estratto dell’indagine sulla brand awareness dei vini del Belpaese realizzata da Nomisma-Wine Monitor su un campione rappresentativo della popolazione italiana. Nella classifica, l’autoctono delle Marche la spunta sul filo di lana nei confronti del Vermentino con il 77% delle risposte contro il 76% del vitigno tipico di Sardegna, Toscana e Liguria. Poi, il tris di bianchi tipici di Toscana/Sardegna, Friuli e Campania: rispettivamente la Vernaccia (67%), il Tocai Friulano (66%) e la Falanghina (62%). Più staccati un altro campano, il Fiano (46%), l’Alto Adige con il Traminer (43%), l’emiliano Pignoletto (38%) e un altro marchigiano in grande crescita nella Gdo: il Pecorino (37%). E poi ancora i più inediti Albana, Inzolia e Nosiola. Prodotte in oltre 2.400 ettari di vigna, le Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica si aggiudicano a sorpresa lo scettro dell’autoctono più conosciuto dopo il riconoscimento, per il terzo anno consecutivo, del bianco fermo più premiato dalle 8 principali guide enologiche 2016. La survey di Nomisma-Wine Monitor era a ‘notorietà assistita’: attraverso un elenco di 12 vitigni autoctoni considerati tra i più popolari del Paese si richiedeva al campione quali fossero quelli conosciuti. L’indagine completa sarà presentata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini al prossimo Vinitaly, lunedì 11 aprile alle ore 12:00 nello stand della Regione Marche (Pad. 7, stand C6/7/8/9).
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