Cittadini contrari ad un impianto di stoccaggio
Cittadini contrari ad un impianto di stoccaggio
Dovrebbe essere realizzato a Monte San Giusto. Presa di posizione di Italia Nostra. Una lettera al sindaco da parte delle mamme del Comitato No Rifiuti
MONTE SAN GIUSTO – E’ stata presentata una domanda, con relativo progetto, per la realizzazione di un impianto di stoccaggio e recupero di rifiuti inerti speciali lungo la strada provinciale (SP46 KM 2+888), sul terreno adiacente al distributore di carburante di Villa San Filippo. L‘area ha un’estensione di 10.440 mq. L’impianto tratterà 66.000 kg di rifiuti inerti al giorno per 300 giorni lavorativi all’anno. L’industria è insalubre di 1° classe. Nelle immediate vicinanze si trovano abitazioni, attività agricole, biologiche e attività produttive. Per cui si teme che possano esservi in futuro rischi connessi alla salute pubblica, alla pericolosità derivante dall’incremento del traffico pesante in quel tratto di strada, all’impatto sugli animali e sulle specie protette della zona e alle ricadute negative che si potranno avere nelle diverse attività agricole, biologiche e ricettive presenti in zona che rappresentano, probabilmente, il nuovo modello di sviluppo del futuro, visto anche il perdurante stato di crisi dell’industria calzaturiera.
La realizzazione di questo impianto ha alimentato un acceso dibattito presso una larga parte della popolazione, arrivando ad interessare Italia Nostra (http://www.italianostra.org) che ha inviato una lettera sia alla stampa, sia al Sindaco ed ai consiglieri comunali esprimendo la propria contrarietà e presenza sul sito web nazionale http://www.italianostra.org/?p=47027
In vista della manifestazione di sabato 14, alle ore 9, in piazza Aldo Moro a Monte San Giusto per segnalare il dissenso di cittadini verso la costruzione dell’impianto, c’è anche da segnalare una lettera al sindaco inviata dalle mamme del Comitato No Rifiuti di Monte San Giusto.
“L’8 marzo del 2014 Italia Nostra – si legge in una lettera inviata al sindaco dal Consiglio regionale dell’associazione – fu invitata a Monte San Giusto per partecipare ad un incontro per la “FABBRICA DELLE IDEE”, organizzato da un gruppo di giovani che poi vinse le elezioni amministrative comunali. In quella occasione Italia Nostra fu invitata per illustrare la necessità della tutela dell’ambiente e della salute come previsto dalla Costituzione Italiana.
“E’ pertanto con sorpresa che siamo stati informati che sembra esservi la volontà, da parte dei vincitori di quelle elezioni, di far approvare una variante al Piano Regolatore del Comune per localizzare su suolo agricolo, con un alto livello di salvaguardia, il progetto di una azienda che non ha alcuna caratteristica di start up, di impiego di tecnologie avanzate, di occupazione qualificata.
“Il progetto riguarda un impianto di riciclaggio di rifiuti speciali (scarti di edilizia) che, per legge, è una attività pericolosa di 1^ classe che dovrebbe avere una estensione di 10.400 metri quadrati per trattare circa 20.000 tonnellate l’anno di rifiuti con la produzione di polvere e di PM10, di traffico pesante, di rumore, di distruzione del paesaggio agricolo naturale con l’immissione di reflui, pur trattati, nel Torrente Cremone!
“Per far ciò si rende necessaria la approvazione di una variante al Piano Regolatore Comunale perché la previsione di un insediamento industriale nella area interessata, nella frazione di San Filippo, è in contrasto con quanto previsto:
- dal PRG vigente in quanto essa è “area agricola di salvaguardia paesistica ambientale dove non è consentita alcuna nuova costruzione”,
- dal Piano Territoriale di Coordinamento perché rientra nelle “aree coltivate”
- dal Piano Paesistico Ambientale perché rientra “nell’area di alta percettività visuale”,
- dal Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici perché è “paesaggisticamente vincolata” essendo entro la “fascia di rispetto del torrente Cremone”.
“Al di là dei pareri di alcuni enti con una marea di prescrizioni che nessuno sarebbe in grado di far rispettare – si legge sempre nel documento di Italia Nostra -, il problema è quale sviluppo economico e sociale si intenda proporre per Monte San Giusto. La realizzazione di una industria pericolosa in area di pregio naturale è quanto rimane di tutte le avvincenti idee che furono elaborate dalla “fabbrica delle idee” solo due anni fa? E’ quindi un problema politico quello che il Consiglio Comunale dovrà sciogliere prossimamente, ascoltando in primo luogo i cittadini e ragionando se il progresso possa essere rappresentato dal sacrificio del suolo, dell’ambiente, della salute dei cittadini.
“Ci appelliamo pertanto al Sindaco ed ai Consiglieri comunali – conclude Italia Nostra – affinché tale riferita volontà sia smentita dai fatti, bocciando, se proposta, la variante al vigente Piano Regolatore”.
Questo, invece, il testo della lettera inviata, domenica, sempre al sindaco, dalle mamme del Comitato No Rifiuti di Monte san Giusto.
“Caro Sindaco,
oggi è il giorno in cui si festeggiano le mamme, il loro amore e la cura per i propri figli. In questo giorno noi mamme del comitato per la tutela e la salvaguardia di Monte San Giusto scriviamo a lei che è il massimo garante della salute pubblica affinché ci supporti nelle azioni che il comitato sta mettendo in campo per evitare che qui venga autorizzato un impianto di trattamento rifiuti speciali.
Lei ben sa che il nostro territorio e’ molto piccolo ed è già vessato da altre attività inquinanti e anche che nella stessa zona dove dovrebbe sorgere l’impianto di rifiuti speciali, c’è già un grande impianto fotovoltaico e qualche anno fa è stata scongiurata per merito della mobilitazione popolare la costruzione di una centrale a biomasse.
All’incontro avuto qualche giorno fa con alcune di noi, in seguito al nostro invito di fare vostre le osservazioni che avremmo inviato alla Provincia, lei aveva dato la disponibilità a studiare insieme le possibili osservazioni da condividere per opporsi a questo progetto e ne eravamo molto contente.
La scorsa settimana abbiamo inviato le nostre osservazioni in Provincia, come anticipato in tale incontro, poi, però, leggiamo sulla stampa che “il Sindaco passa la palla alla Provincia” quando in realtà sono proprio le osservazioni del Comune che hanno un peso decisivo nell’iter autorizzatorio.
A questo punto le chiediamo Signor Sindaco se lo sviluppo che lei intende per Monte San Giusto possa limitarsi all’apertura di un impianto di trattamento rifiuti speciali alle porte del paese o al contrario se intende puntare sulla valorizzazione delle bellezze storico-culturali e paesaggistiche che pure dovrebbero stare a cuore a questa Amministrazione?
Avete di recente incaricato proprio una giovane mamma all’assessorato all’ambiente, oltretutto in dolce attesa, chi meglio di lei dovrebbe affiancare altre mamme per questa giusta causa?
L’amministrazione comunale è deputata alla tutela dei suoi cittadini, anche della salute pubblica, allora perché volete lavarvene le mani e continuate scaricare sulla Provincia o il proponente, il privato, tutto il peso di questa questione.
E voi? Quale futuro volete per questo paese? Non decidere é già una scelta, state scegliendo di lavarvene le mani?
Vi chiediamo di nuovo: lavoriamo insieme per il futuro del nostro paese e per il bene anche dei nostri figli e dei vostri.
Ve lo chiediamo come cittadine e come madri”.
Nelle foto: l’area in cui dovrebbe essere realizzato l’impianto
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