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La chiusura dell’aeroporto sarebbe una grave perdita per le Marche

La chiusura dell’aeroporto di Falconara sarebbe una grave perdita per le Marche

La Confartigianato chiede alle parti maggiore buon senso per poter arrivare al risanamento dell’Aerdorica: serve soprattutto un’intesa fra sindacato, Consiglio di amministrazione e Regione

La chiusura dell'aeroporto sarebbe una grave perdita per le Marche

ANCONA – Valdimiro Belvederesi presidente di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino invita tutte la parti coinvolte nel futuro dell’Aerdorica ad uno sforzo congiunto per salvare una infrastruttura strategia per lo sviluppo della regione Marche.  Confartigianato chiede quindi uno sforzo alle OOSS, al Cda ed al socio di maggioranza cioè la Regione Marche ha ricercare senza indugio una intesa fra le parti ed a lavorare per il futuro dell’Aeroporto. Infatti tramite l’Aeroporto è possibile collegarsi velocemente in Europa e nel Mondo ciò vale sia per la mobilità delle persone che delle merci. Il nostro sistema produttivo oggi più che mai ha bisogno di collegamenti veloci sia per le relazioni commerciali che per collocare le merci nei diversi paesi europei e nei continenti. Merci che nel caso del trasporto aereo sono di grandi qualità e valori, quindi una penalizzazione per le Marche inaccettabile.

Inoltre l’Aeroporto, secondo Confartigianato Imprese, va visto come una infrastruttura che non vede solo l’impegno degli occupati diretti, ma anche tutto l’indotto dal trasporto persone e merci, ai servizi ed alle forniture. Quindi un complesso di occupazione e di prospettive rilevanti e dopo la chiusura di Rimini rimangono per la nostra regione, nel caso di fallimento dell’Aerdorica, i collegamenti di Pescara, Perugia e Bologna quindi percorrenze non indifferenti e costi in termini di denaro e tempo ancora maggiori per i collegamenti che faranno sicuramente arretrare la nostra economia produttiva e turistica. In questo contesto Confartigianato invita nuovamente tutte le parti ad attuare iniziative di grande “buon senso” superando gli egoismi e puntando ad un piano industriale credibile che permetta con una gestione oculata di individuare nel breve termine un partner forte che possa permettere sia il risanamento dell’Aerdorica che lo sviluppo del traffico aereo.

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