Ricci e Belloni aprono la ciclabile della Baia: «La più bella di Pesaro»
Ricci e Belloni aprono la ciclabile della Baia: «La più bella di Pesaro»
Il sindaco battezza l’opera: valore ambientale enorme per la città. Si punta alla valorizzazione del parco del San Bartolo
PESARO – Matteo Ricci sterza su via Parigi, scende dalla bici e chiude il trittico dei tagli del nastro. Palesando le sue preferenze: «Adesso abbiamo la pista più bella della città sul lato paesaggistico. Una cartolina incredibile». Lo scandisce due volte: «La ciclabile della Baia? Ha un valore ambientale enorme». Così, dopo viale della Repubblica e piazza della Libertà, il sindaco pianta il terzo totem in sette giorni, all’ingresso di Campo di Marte. «Lo abbiamo fatto perché ci sono stabilimenti e attività commerciali che investono, hotel che lavorano. Alla Baia c’era bisogno di dare una sistemata. Adesso saranno in tanti a lasciare a casa l’auto per andare al mare. A luglio e agosto ci sarà anche la navetta dai due porti nel weekend». Sulla Baia tira dritto: «Abbiamo spostato le giostre al porto, pensiamo ai chioschi fissi per gli ambulanti. E dal 2017 vogliamo dare i servizi (bagno e doccia, ndr) a chi va in spiaggia libera». Nel frattempo, con l’assessore Enzo Belloni, apre la pista di 400 metri (investimento di 400mila euro, di cui 100mila fondi regionali, ndr). «E’ completata al 90 per cento. Al termine del tratto, nei prossimi giorni, sarà realizzata una rotonda in legno. A fine stagione ultimeremo la parte di 50 metri, all’altezza dello stabilimento dei vigili del fuoco. Lì i capanni si sposteranno in avanti. E così si abbandonerà la ‘bretella’ provvisoria».
L’ORIZZONTE – Prima declina il paradigma: «Correre per presentare al meglio la città prima del ponte del due giugno e della stagione». Poi ripete la strategia: «Ancora dubbi? La spiego di nuovo: rimarremo sempre legati alla manifattura, ma l’obiettivo è crescere su servizi e turismo. Per ristrutturare la nostra economia». Ecco perché «la bicipolitana l’abbiamo goduta, ora va venduta turisticamente. Facciamo altri sette chilometri e mezzo nel 2016, arriveremo a 86 chilometri alla fine dell’anno, vogliamo quota 100 entro il 2019. Quanto vale in termini di salute, sicurezza, inquinamento ridotto?». Insiste: «Ricordate Sottomonte prima della ciclabile? Una valle di lacrime. Stabilimenti decrepiti, spiaggia maltenuta. Adesso è un’altra storia. la pista ha rivalutato l’area». Sulle polemiche: «Un po’ mi divertono, specie sui social. Ma i pesaresi amano la città, cercano di farci fare sempre meglio. Però chi fa sbaglia: preferisco fare e rischiare di sbagliare qualcosa, piuttosto che fare politica galleggiando. La linea? Fatti e cose concrete. Le stiamo facendo perché abbiamo sbloccato il patto di stabilità, con la nostra trattativa col governo: sugli investimenti, passiamo da 2 milioni e mezzo del 2015 ai 35 milioni del 2016. Scuole, strade, ciclabili, impianti sportivi, edifici pubblici, centro storico». Sulle buche: «Nel 2016 sistemeremo 130 strade. Nel 2015 erano 18: un bel salto».
L’AGENDA – Nuova virata sulla Baia: «E’ l’avvio del San Bartolo, un parco che abbiamo salvaguardato e ora dobbiamo valorizzare. Così come il tramonto sul mare: c’è una narrazione da costruire, siamo al lavoro. Nei prossimi giorni la sveleremo». Chiude con il cronoprogramma: «Maggio è finito. Ma a giugno inauguriamo i lavori di viale Marconi, le rotatorie di Colombarone, la rotonda di via Goito, il parcheggio di via del Cinema, la rotonda provvisoria di via Solferino». Enzo Belloni ringrazia i tecnici (Nardo Goffi, Eros Giraldi, Davide Petrolati, Ugo Baiocchi, Thomas Flenghi, Davide Dursi, Raoul Cocchiaro, Massimo Spendolini) e cita le ditte (Torelli Dottori in primis). Osservando: «La ciclabile? Una foto fantastica». Chiude il consigliere regionale Andrea Biancani: «Pesaro crede nella bicipolitana, la Regione continuerà a finanziare questi progetti. Prima c’era un cordolo con una balaustra, la strada era più alta rispetto alla spiaggia. Oggi la sensazione è quella di pedalare accanto all’arenile». (f.n.)
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