Un cittadino su quattro è tornato al lavoro negli orti
Un cittadino su quattro è tornato al lavoro negli orti
Con il ritorno del caldo la Coldiretti delle Marche propone un decalogo per operare nel migliore dei modi con risultati eccellenti
ANCONA – Con l’arrivo del caldo un cittadino su quattro torna al lavoro negli orti nei giardini o e nei terrazzi per dedicarsi alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini e ortaggi. Ad affermarlo è un’indagine Coldiretti-Censis, secondo la quale alla base del boom dei “pollici verdi” è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari od amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche di risparmiare. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso, spiega la Coldiretti, la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione.
Ma come si fa a realizzare un orto perfetto? Individuato lo spazio e l’esposizione giusti, preferendo, se possibile, la piena terra, ricorda la Coldiretti, bisogna scegliere cosa coltivare in base alla stagionalità, ma anche alla lunghezza del ciclo colturale. Occorre dedicare all’orto il giusto tempo anche per quello di piccole dimensioni, con innaffiature regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante, scegliendo materiale buono e selezionato a partire dalla terra sino ai semi e alle piantine. Particolare attenzione va riposta, poi, nella protezione delle piantine dal troppo caldo, dal troppo freddo, ma anche dai parassiti.
L’investimento per realizzare un orto in giardino si può stimare, informa la Coldiretti, intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano”. L’orto è hobby, lavoro, ma anche fantasia. Non occorrono grandi superfici per realizzare un qualcosa di vivo e vitale cui appassionarsi. Ad esempio se scarseggia la superficie ci si può accontentare di un terrazzo, sicuramente la soluzione più diffusa in Italia, ma si può anche lavorare “in verticale” con pannelli di legno in varie dimensioni con un substrato fertile e tante tasche nelle quali piantare verdure o fiori con radici poco profonde. Si può sfruttare un piano rialzato anche per rendere più agevole la coltivazione a chi ha difficoltà di movimento e si può anche realizzare un orto “ecologico” riciclando materiali, come plastica, vetro, alluminio o polistirolo per far crescere piantine nel pieno rispetto dell’ambiente.
IL DECALOGO PER UN ORTO (QUASI) PERFETTO
1) spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati;
2) stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari;
3) giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.
4) buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale;
5) semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota);
6) trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza;
7) acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante;
8) temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo, cercando di prevenire le gelate fuori stagione.
9) parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive;
10) costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per un orto di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.
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