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A San Benedetto e Castelfidardo si va al ballottaggio

A San Benedetto e Castelfidardo si va al ballottaggio

Nelle Marche sono già stati eletti 27 dei 29 sindaci. Fossombrone passa al Movimento 5 Stelle. A Mondolfo sonora sconfitta del Pd. La segreteria del Partito democratico non nasconde una certa delusione rispetto ai risultati complessivi registrati sul territorio regionale

A San Benedetto e Castelfidardo si va al ballottaggio

ANCONA – Nelle Marche due città al ballottaggio. Domenica 19 giugno si tornerà alle urne a San Benedetto del Tronto e a Castelfidardo, gli unici due centri oltre i 15 mila abitanti dei 29 Comuni della regione dove domenica si è votato per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali.

A San Benedetto si sfideranno l’ex consigliere regionale del Partito democratico Paolo Perazzoli, sostenuto dal centrosinistra, che a spoglio ultimato ha ottenuto il 45,9% dei voti e il candidato del centrodestra Pasqualino Piunti, fermo al 30,4%.

A Castelfidardo, invece, si dovranno affrontare Henry Adamo, della Lista civica Solidarietà popolare e il candidato del Movimento 5 Stelle Roberto Ascani. Anche qui nessuno fra i sei candidati in lizza per ricoprire la carica di sindaco ha superato la soglia del 50% e sarà pertanto il ballottaggio a determinare il 23° “primo cittadino” della storia fidardense. L’esito del primo turno ha proiettato al prossimo “round” Henry Adamo, esponente della lista civica Solidarietà Popolare per Castelfidardo che ha intercettato il 29,06% dei consensi, e Roberto Ascani del Movimento 5 Stelle, che ha raccolto il 25,94%: i due “contendenti” sono separati da una differenza di 268 voti. Al terzo posto si è piazzata Lara Piatanesi, che con le liste “P.D. e Castelfidardo – Bene in Comune” ha ottenuto il 21,52% davanti a Lorenzo Catraro, sostenuto da “Cittadini attivi per Castelfidardo” e “Uniti per Castelfidardo” che ha raggiunto il 17,07%. Più distanziati Simone Preziuso (Lista civica X Castelfidardo) con il 3,56% e Amorino Carestia (Sinistra Unita) al 2,84%.

Adamo è stato il più votato in nove sezioni su sedici (2-4-5-6-7-9-11-13-14), Ascani si è imposto in cinque sezioni (3-8-12-15-16), Piatanesi e Catraro rispettivamente alla 1 e alla 10. Il numero più eclatante riguarda tuttavia l’astensionismo, mai così alto: il diritto al voto è stato esercitato da 8853 elettori, cioè dal 56,89%, nove punti in meno rispetto alle consultazioni del 2011. I dati verranno convalidati martedì mattina dalla Commissione Elettorale e si potrà così abbozzare la composizione del nuovo Consiglio comunale: 10 seggi assegnati allo schieramento che si aggiudicherà il ballottaggio, 6 ripartiti fra i partiti di opposizione. A livello di candidati al ruolo di consigliere, il più votato in assoluto è stato il sindaco uscente Mirco Soprani con 421 preferenze.

Storicamente, è la sesta volta che Castelfidardo deve ricorrere al ballottaggio, una costante da quando è stato introdotto: la prima fu nel ’95, quando il centro sinistra vinse con Giulietta Breccia sul centrodestra che proponeva sindaco Renzo Bislani; successivamente nel ’97, 2001, 2006 e 2011 il confronto finale è sempre stato tra Solidarietà Popolare e coalizioni di centrosinistra; inedito, dunque, il duello con il M5S, al suo debutto assoluto nelle elezioni amministrative.

Nelle Marche fra i risultati più significati, va segnalata la conquista del Comune di Fossombrone da parte del Movimento Cinque Stelle, con Gabriele Bonci, uno dei quattro neo sindaci stellati citati dal blog di Beppe Grillo: ”un miracolo reso possibile grazie alla partecipazione di migliaia di attivisti su tutto il territorio nazionale e di milioni di cittadini italiani che vogliono cambiare tutto insieme a noi”.

Il neo-sindaco, i candidati e tutti gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Fossombrone, ringraziano tutti i cittadini che, con il loro voto, hanno contribuito alla vittoria del cambiamento.

Dimostrazione, questa, che anche una sola matita, può fare la differenza e per citare il giudice Paolo Borsellino «la rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello».

Partiamo dal presupposto che questa vittoria, fino a 2 anni fa del tutto inimmaginabile, sia solo un punto di partenza e non di arrivo.

“Gabriele Bonci e tutta la sua squadra – si legge in un comunicato del movimento -, unitamente agli attivisti, altro non saranno che il mezzo per raggiungere il fine di cambiare e rinnovare Fossombrone in nome della trasparenza e dell’onestà. Per questi motivi, i cittadini, ci hanno premiato con la loro fiducia ed ora, anche loro, saranno chiamati per dare il proprio contributo alla rinascita della città.

“Siete stati fantastici, stiamo vivendo una rivoluzione dolce nella quale ci troviamo in mezzo a viverla in prima persona, non rendendoci conto della portata storica dei suoi risultati. Saranno i nostri figli che potranno dire di aver visto cambiata la storia di Fossombrone, grazie ai loro genitori.

“In ultimo, ma non per importanza, un ringraziamento sentito e doveroso lo rivolgiamo a tutti i nostri portavoce europei, nazionali e regionali che, con la loro presenza diretta, ci sono stati – e saranno – al nostro fianco, garantendo quella collaborazione e supporto, diretto e mai finto, decisivo per la  questa magnifica vittoria: un grazie a Luigi Di Maio, Andrea Cecconi, Paola Taverna, Vito Claudio Crimi, Laura Agea, Fabio Massimo Castaldo, Daniele Pesco, Nicola Morra, Piergiorgio Fabbri, Romina Pergolesi, Gianni Maggi. Ed un grazie anche ad Adriano Accardo, infaticabile ed insostituibile collaboratore”.

Molte le conferme e tante le sorprese fra i 27 sindaci già eletti nella nostra regione.

Questo l’elenco completo dei neo sindaci:

Camerano, Annalista Del Bello;

Cupramontana, Luigi Cerioni;

Santa Maria Nuova, Alfredo Cesarini;

Acquasanta Terme, Sante Stangoni;

Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci;

Force, Augusto Curti;

Montegallo, Sergio Fabiani;

Monte San Pietrangeli, Paolo Casenove;

Ortezzano, Giusy Scendoni;

Petritoli, Luca Pezzani;

Rapagnano, Remigio Ceroni;

Bolognola, Cristina Gentili;

Castelraimondo, Renzo Marinelli;

Esanatoglia, Luigi, Nazzareno Bartocci;

Morrovalle, Stefano Montemarani;

Muccia, Mario Baroni;

Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo;

San Severino Marche, Rosa Piermattei;

Barchi, Claudio Patregnani;

Fermignano, Emanuele Feduzi;

Fossombrone, Gabriele Bonci;

Gradara, Filippo Gasperi;

Mercatino Conca, Omar Lavanna;

Mondavio, Mirco Zenobi;

Mondolfo, Nicola Barbieri;

Orciano, Stefano Bacchiocchi;

Sassofeltrio, Bruno Ciucci.

Al termine di questa prima giornata di consultazioni il Partito democratico, per bocca del segretario regionale Francesco Comi e del responsabile degli Enti locali Valerio Lucciarini non nasconde “una certa delusione”. “Il Pd – affermano – ha sempre riconosciuto e continua a riconoscere la necessità della giusta valorizzazione dell’autonomia dei territori e dei circoli nell’elaborare e presentare proposte per il governo locale.

“Le tornate elettorali per il rinnovo dei consigli comunali riguardano il buon governo locale e il rapporto dei candidati con i cittadini. Poco hanno a che vedere con le politiche dei livelli superiori di governo.

“Tale impostazione è stata, e continuerà ad essere, sempre la cifra delle nostre valutazioni, sia laddove ci si afferma nettamente, sia nelle realtà dove il PD e la coalizione di riferimento non riescono ad affermarsi.

“Ciò premesso, riteniamo opportuno prendere atto di un atteggiamento elettorale amministrativo, a livello nazionale, non propriamente favorevole, che segna una battuta di arresto e che non ricalca i larghi successi recenti con cui il PD si è attestato, prima alle elezioni europee del 2014 poi alle elezioni regionali dello scorso anno. Nonostante una condizione di difficoltà diffusa a livello nazionale, si può dire che le coalizioni comunali con in testa il Partito Democratico, nel quadro generale regionale, hanno riportato risultati differenti da territori a territori.

“Non si può nascondere, comunque, una certa delusione rispetto ai risultati complessivi registrati sul territorio regionale dove, certamente, vi erano, da parte nostra, maggiori aspettative. È chiaro che, nelle prossime settimane, anche in vista del referendum sulla riforma costituzionale del prossimo autunno, dovremo analizzare con cura i circoli dove il partito ha più problemi.

“Importanti le amministrazioni che sono state riconfermate: Mercatino Conca, Mondavio, Gradara (provincia di Pesaro-Urbino); Camerano e Cupramontana (provincia di Ancona); Ortezzano – dove il Pd è entrato in maggioranza con il Sindaco uscente riconfermato (provincia di Fermo), Force e Montegallo (provincia di Ascoli Piceno).

“I comuni con amministrazioni uscenti di area Pd che sono stati persi sono: Mondolfo (Pesaro-Urbino) e San Severino Marche (Macerata). Conquistati, invece, dalla coalizione di area centrosinistra i comuni di Fermignano (PU), Muccia (MC), Acquasanta Terme (AP).

“Ottimo risultato infine a San Benedetto del Tronto. Andiamo al ballottaggio nel comune più grande coinvolto in questa tornata amministrativa – concludono Francesco Comi e Valerio Lucciarini – con oltre 15 punti di vantaggio. Il candidato sindaco Paolo Perazzoli, con quasi il 46% dei consensi, è certamente il migliore candidato che potevamo esprimere”.

Nella foto: Henry Adamo e Roberto Ascani i due candidati che andranno al ballottaggio a Castelfidardo

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