Altro che l’ospedale unico, servono servizi sanitari migliori
Altro che l’ospedale unico, servono servizi sanitari migliori
Per il Gruppo provinciale di Pesaro Ambiente e Salute il tema prioritario del momento non può essere solo quello della localizzazione della nuova struttura
PESARO – Per il Gruppo provinciale Ambiente e Salute (composto da Circolo Rosso e Verde, Italia Nostra Pesaro-Fano, La Lupus in Fabula, Legambiente Pesaro, WWF soci Pesaro) l’attuale dibattito sull’ospedale unico conferma la carenza di un quadro strategico su cui inscrivere le grandi opere pubbliche, la mancanza di una visione condivisa dalle polarità territoriali e sui ruoli di ognuna di esse, l’assoluta assenza del “valore paesaggio” come risorsa primaria del territorio.
“Questo, a nostro parere – si legge in una nota -, è il segno di una profonda crisi culturale che consente le procedure attualmente in atto, che consegnano ai sindaci, e conseguentemente al Presidente della Regione Marche, una scelta che dovrebbe basarsi su elaborati tecnici convincenti, discussi pubblicamente e condivisi dalle comunità.
Unica voce fuori dal coro quella espressa solo alcuni giorni fa dell’Ordine dei medici, le cui richieste sono subito apparse molto diverse da quelle emerse pochi giorni prima a Fano all’incontro pubblico organizzato dal P.D.: a quanto pare per curare i mali della nostra sanità servono più risorse, più personale, più prevenzione e più assistenza territoriale, più ospedali dell’entroterra, ecc. Dei muri in effetti si è parlato pochissimo. Una posizione che a nostro parere ha riequilibrato la narrazione emersa dall’incontro fanese, tutta concentrata solo sull’urgenza di una nuova struttura, sorvolando su dove farla e con quali finanziamenti.
“Non ci sembra accettabile e nemmeno logica sotto il profilo urbanistico ed ambientale neanche la proposta del trio Barbieri, Ruggeri e Muratori, che hanno rispolverato la zona di Carignano e Santa Maria dell’Arzilla come sito ideale per il nuovo Ospedale Unico. Dal punto di vista paesaggistico quest’area è vulnerabile almeno quanto Fosso Sejore ed è assolutamente carente delle necessarie infrastrutture viarie.
“Riteniamo dunque che il tema prioritario non sia quello della localizzazione del possibile ospedale unico, ma quello della organizzazione dei servizi socio sanitari in un sistema territoriale policentrico, dell’ambiente naturale come componente essenziale per la tutela della salute, della rete ecologica come carattere di eccellenza del territorio”.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it