Marche Umbria e Toscana sempre più vicine nell’Italia di mezzo
Marche Umbria e Toscana sempre più vicine nell’Italia di mezzo
Mercoledì a Bruxelles sarà firmato un protocollo d’intesa per una serie di attività congiunte, come i rapporti con l’Unione Europea, la sanità, la promozione e il sostegno all’occupazione giovanile e alle imprese
ANCONA – Tra una settimana, mercoledì 15 giugno, i tre presidenti delle Regioni Marche (Luca Ceriscioli), Umbria (Catiuscia Marini) e Toscana (Enrico Rossi) firmeranno a Bruxelles, in occasione della seduta plenaria del Comitato delle Regioni d’Europa, un protocollo d’intesa per una serie di attività congiunte, come i rapporti con l’Unione Europea, la sanità, la promozione e il sostegno all’occupazione giovanile e alle imprese.
Si passa così alla riduzione da tre ad un unico servizio a Bruxelles, alla istituzione di una centrale unica per gli acquisti nella sanità (ma anche in altri settori), alla definizione di progetti comuni nel campo delle relazioni e della cooperazione internazionale, si prevedono iniziative comuni di promozione del brand delle tre regioni in relazione ai comuni e condivisi caratteri distintivi dell’identità regionale, e si prevedono anche la definizione di modelli unici sia per le azioni di incentivazione per le imprese, sia per la promozione ed il sostengo dell’occupazione giovanile. Altro impegno è quello di individuare elementi comuni transfrontalieri nell’ambito delle strategie per le aree interne e, infine, c’è anche la comune volontà di definire le modalità per la realizzazione congiunta di una o più centrali uniche per l’attuazione del numero unico europeo di emergenza 112.
Il protocollo d’intesa, che impegna i tre presidenti fino alla scadenza della legislatura in atto, è stato già approvato dalla giunta della Regione Umbria su proposta della presidente Marini e nasce dall’esigenza di individuare in alcuni ambiti definiti dallo stesso protocollo, sedi e momenti di consultazione, collaborazione e coordinamento delle rispettive azioni politico-amministrative che possa far valere maggiormente il peso dei territori e delle popolazioni di riferimento, tanto rispetto alle Istituzioni europee, attraverso le quali sempre più passano le decisioni e le risorse per lo sviluppo, quanto dei confronti dei grandi gestori nazionali di servizi essenziali allo sviluppo.
La dimensione territoriale delle tre regioni, si afferma ancora nelle premesse del protocollo d’intesa, potrebbe inoltre essere più adeguata per attrarre grandi investimenti per opere pubbliche di interesse comune, nonché per gestirne la realizzazione.
L’accordo prevede che i tre presidenti si riuniscano, anche insieme ai rispettivi assessori, per concordare linee di azione comuni e progetti di collaborazione, e stabilisce, inoltre, che le giunte regionali effettueranno incontri periodici a cadenza almeno semestrale per approvare i programmi e monitorarne la realizzazione. Si istituiscono, infine, gruppi tecnici di lavoro interregionali negli ambiti previsti dal protocollo.
Nelle foto: in alto i presidenti Enrico Rossi, Catiuscia Marini e Luca Ceriscioli; sotto il titolo l’Italia di mezzo, formata dalle regioni Marche, Umbria e Toscana
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