Sempre migliori i rapporti economici tra Marche e Repubblica Ceca
Sempre migliori i rapporti economici tra Marche e Repubblica Ceca
Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha ricevuto l’ambasciatore in Italia, Hana Hubáčková
ANCONA – Oggi pomeriggio il presidente Luca Ceriscioli ha ricevuto nella sede regionale l’ambasciatrice della Repubblica Ceca in Italia, Hana Hubáčková. Una visita di cortesia per confermare e sviluppare le relazioni economico commerciali con un Paese solido, di grande tradizione industriale e in crescita come la Repubblica Ceca che predilige le Marche quale migliore meta turistica (sono infatti circa trecentocinquantamila i cechi in vacanza ogni anno nelle località turistiche marchigiane che amano mare e camping di qualità). “Una visita che diventa opportunità e occasione per la crescita delle nostre aziende – ha detto il presidente – soprattutto le medie e piccole imprese interessate, specie negli ultimi tempi, all’internazionalizzazione”. Continueremo “ad accompagnare le imprese che vogliono cogliere queste opportunità di crescita per i vari settori dell’economia marchigiana da quelli tradizionali come moda, calzatura, enogastronomia, meccanica e componentistica a quelli più innovativi come il tecnologico” ha aggiunto Ceriscioli.
Alla firma del libro d’onore e agli omaggi istituzionali, il presidente ha voluto ringraziare l’ambasciatrice dicendo di essere onorato a nome della comunità marchigiana per l’attenzione che rivolge alle Marche, rapporti che andranno sempre più consolidati “con l’aiuto della Regione” si è augurata l’ambasciatrice.
All’incontro hanno partecipato anche il Console Onorario della Repubblica Ceca Giampiero Schiavoni, il Capo Ufficio della Sezione Economico – Commerciale dell’Ambasciata della Repubblica Ceca Jiří Jílek, la Direttrice del Czech Trade Milano Ivana Třosková e il Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Italo – Ceca Matteo Mariani.
La Repubblica Ceca è una destinazione che molte aziende italiane, soprattutto le piccole e medie, hanno scelto per le proprie strategie di internazionalizzazione in diversi settori economici. Un mercato che per l’Italia vale ogni anno un export di 5 miliardi di euro; pil in crescita del 4,3% nel 2015 e una tassazione flat al 19%. Un cluster dell’auto che ha superato 1,3 milioni di unità e nel primo trimestre 2016 ha segnato un +25%.
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