Stefano Burattini (Agci) alla presidenza dell’Alleanza cooperativedelle Marche
Stefano Burattini (Agci) alla presidenza dell’Alleanza cooperative delle Marche
Giudizio negativo del coordinamento, composto da Agci, Confcooperative, Legacoop Marche, sul bilancio regionale che azzera i fondi della legge 5 per la promozione della cooperazione, che provocherà meno investimenti e patrimonializzazione da parte delle imprese
ANCONA – Stefano Burattini, presidente di Agci Marche, assume la presidenza dell’Alleanza delle Cooperative Italiane delle Marche, il coordinamento composto dalle Centrali cooperative Agci Marche, Confcooperative Marche e Legacoop Marche, costituito per valorizzare e potenziare il protagonismo economico e sociale delle cooperative marchigiane. Un sistema regionale composto da 900 cooperative, con 350 mila soci e 24 mila persone occupate, con un fatturato complessivo di 3 miliardi di euro. Burattini subentra a Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Marche. La nomina di Burattini, da parte dell’Alleanza marchigiana, è stata l’occasione per definire il programma di lavoro dei prossimi mesi e, soprattutto, per confrontarsi sul grave problema legato all’azzeramento dei fondi destinati alla cooperazione nel bilancio 2016 della Regione Marche. “Per la prima volta dal 1999, dopo 17 anni – affermano i tre presidenti -, questa Giunta regionale riesce ad azzerare i fondi stabiliti dalla legge 5, provvedimento specifico per lo sviluppo della cooperazione e che, invece, così appare come una scatola vuota, che perde il suo valore di promozione imprenditoriale e il suo ruolo sociale per la crescita dell’occupazione”. Questa decisione, sottolineano i presidenti, “causerà meno investimenti, meno patrimonializzazione da parte delle imprese, nessuna possibilità di rilevare in forma cooperativa aziende in crisi, difficoltà nei percorsi di aggregazione”. L’Alleanza delle Cooperative delle Marche giudica, perciò, “gravissima la scelta della Regione Marche che penalizza così l’unico settore che, in questo periodo di crisi, ha aumentato attività e occupazione specie per giovani e donne, con una crescita, tra il 2008 e il 2013, secondo i dati Inps, del 6,8% a livello nazionale”.
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