Torna nelle Marche la rassegna Teatri Antichi Uniti
Torna nelle Marche la rassegna Teatri Antichi Uniti
La XVIII edizione avrà luogo dal 28 giugno al 10 agosto con 14 appuntamenti in 11 siti di grande fascino
ANCONA – Cultura e turismo insieme in una rassegna, il TAU/Teatri Antichi Uniti che per il diciottesimo anno consecutivo in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i magnifici luoghi di interesse archeologico grazie a un cartellone di spettacoli di grande richiamo nato dall’impegno congiunto di Comuni, Regione Marche, AMAT e Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche con il contributo di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. L’edizione 2016 – dal 28 giugno al 10 agosto – presenta quattordici appuntamenti ospitati in luoghi suggestivi di grande fascino: il Teatro Romano di Ascoli Piceno, l’Area Archeologica di Santa Maria in Portuno di Corinaldo, il Teatro Romano di Falerone, l’ex Chiesa di San Francesco di Fano, il Teatro Romano Helvia Recina di Macerata, Palazzo Campana di Osimo, Chiesa dell’Annunziata e Rocca Costanza di Pesaro, il Parco Archeologico di Septempeda con le Terme Romane di San Severino Marche e l’Anfiteatro Romano di Urbisaglia.
“ Questa rassegna teatrale – ha affermato l’assessore regionale , Moreno Pieroni nella conferenza stampa di presentazione oggi in Regione– è la sintesi di ciò che il governo regionale si prefiggeva unendo Turismo e Cultura: declinare l’eccellenza culturale, sia di attività che di beni, anche in chiave turistica e di accoglienza facendo sistema tra amministrazioni, enti, istituzioni e privati. La riprova che questa formula funziona l’abbiamo proprio oggi anche dalle parole entusiaste degli amministratori intervenuti. Ed è anche la dimostrazione che quando si unisce la qualità professionale come quella dell’AMAT alla passione per la valorizzazione del proprio territorio l’attrattività è assicurata.“
Sono intervenuti infatti alla conferenza stampa amministratori e rappresentanti dei Comuni: i sindaci Guido Castelli e Matteo Principi rispettivamente di Ascoli e di Corinaldo; gli assessori Mauro Pellegrini e Stefano Marchegiani di Osimo e di Fano; , la referenta della Cultura per il comune di Urbisaglia, Cristina Arrà e il direttore artistico dei Teatri di san Severino, Francesco Rapaccioni.
“Insomma – come ha detto il presidente dell’AMAT , Gino Troli , ideatore della rassegna TAU 18 anni fa- quando le Marche sanno fare squadra non hanno rivali. Una rete archeologica sull’intero territorio che si rafforza attraverso questa iniziativa ”
E di “rapporto molto forte fra classico e attualità” ha parlato Gilberto Santini, direttore dell’Amat, tanto che Bellezza tanto antica e così nuova è il titolo della serata inaugurale del TAU in memoria di Khaled al-Asaad (direttore del sito archeologico di Palmira) in programma il 28 giugno al Teatro Romano Helvia Recina di Macerata nell’ambito di Recina Live. Un doppio appuntamento per questo avvio che offre Un’orazione pubblica per Khaled al-Asaad di Asmae Dachan (giornalista e scrittrice) e a seguire Pamela Villoresi – attrice di grande fascino e talento –, accompagnata da Stefano Saletti e dalle sue attente e sensibili composizioni, insieme alla voce di Barbara Eramo è la protagonista di Mitiche donne. Dalle donne del mito alle nostre vite.
È un viaggio di grande fascino nell’Odissea di Omero, affidato a straordinari interpreti come Moni Ovadia e Teresa Mannino, quello proposto in tre tappe con il progetto di Sergio Maifredi Odissea un racconto mediterraneo prodotto dal Teatro Pubblico Ligure. “Odissea è la prima fiction a episodi. Questa è una delle sue forze. I racconti vivono assoluti. Il “montaggio” avviene nella testa dello spettatore che può conoscere o ignorare gli episodi precedenti”, scrive Sergio Maifredi. La narrazione orale di questa affascinante opera è affidata il 13 luglio a Osimo (Palazzo Campana) a Moni Ovadia con il Libro XXI Odisseo e la gara dell’arco, il 27 luglio a Urbisaglia (Anfiteatro Romano) e il 28 luglio ad Ascoli Piceno (Teatro Romano) a Teresa Mannino con il Libro XII Le sirene, Scilla e Cariddi.
Il 14 luglio a Falerone al Teatro Romano debutta in prima nazionale Agamennone con Paolo Graziosi e Daniela Poggi diretti da Alessandro Machìa. La riscrittura di Fabrizio Sinisi sceglie di focalizzare l’azione sulle conseguenze del ritorno di Agamennone, dilatando il tempo che intercorre tra questo ritorno e la sua morte e cortocircuitando i rapporti tra i personaggi con una lingua robusta, limpidissima, capace di tenere insieme altezze poetiche e concretezza teatrale.
Anna Bonaiuto intensa signora della scena giunge all’Area Archeologica di Santa Maria in Portuno di Corinaldo il 15 luglio con De rerum natura, capolavoro poetico–filosofico del poeta latino Tito Lucrezio Caro, vissuto negli anni immediatamente prima di Cristo, in cui l’autore indaga sulla natura delle cose e invita gli uomini a conoscere la realtà per liberarsi dalle passioni e assumere una responsabilità personale di fronte alle proprie azioni.
Piergiorgio Odifreddi in Come stanno le cose. Il mio Lucrezio, la mia Venere propone il 19 luglio al Teatro Romano di Ascoli Piceno nell’ambito di L’Altra Italia una rilettura del De rerum natura, il capolavoro di Tito Lucrezio Caro scritto nel primo secolo prima della nostra era, raccogliendone la sfida per l’affermazione di un pensiero razionale e mettendone in luce le intuizioni scientifiche successivamente sviluppate in epoca moderna. Odifreddi propone un commento dal vivo del testo, accompagnato da letture e interventi musicali.
Un coinvolgente racconto teatrale Supplici a Portopalo. Dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati, basato sul dramma Le Supplici di Eschilo, è in scena all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia il 20 luglio grazie alla maestria interpretativa di Vincenzo Pirrotta e Gabriele Vacis che firma anche la regia. Qual è il ruolo del teatro oggi? Può una tragedia di Eschilo, un’opera di 2500 anni fa, raccontare il nostro presente? Il testo di Eschilo si intreccia e si confonde con le tragiche testimonianze dei migranti che, esuli dai loro paesi e in fuga dalla guerra, dalla fame e dalla carestia, dopo viaggi estenuanti per terra e per mare, giungono sulle coste del Mediterraneo a chiedere asilo, a cercare una nuova patria. Così il racconto teatrale si fa orazione civile e riflessione collettiva.
La stagione dell’amore è l’evocativo titolo, tratto da una canzone di Franco Battiato, dell’appuntamento in programma a San Severino Marche (Parco Archeologico di Septempeda, Terme Romane) il 25 luglio. Il progetto curato da Francesco Rapaccioni per i Teatri di Sanseverino è affidato a giovani talenti locali che si confrontano con il tema dell’amore al centro delle più diverse riflessioni nella letteratura classica antica.
Dialoghi degli dei, alla Chiesa dell’Annunziata di Pesaro il 29 luglio, è un divertissement squisitamente letterario, in cui l’autore Luciano, attingendo dal patrimonio del mito, offre una rappresentazione originale, ironica e sorprendentemente quotidiana della cosmogonia classica. Al centro dello spettacolo de I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica sono gli scontri “familiari” tra Zeus ed Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes e Apollo che resistono alla sfida del tempo offrendo occasioni di ilarità.
Tre tappe nelle Marche per Miles Gloriosus interpretato da Ettore Bassi, Corrado Tedeschi e Justin Mattera: il 2 agosto a Pesaro a Rocca Costanza (nell’ambito di Rocca Costanza Scena Aperta), il 3 a Falerone (Teatro Romano) e il 4 a Urbisaglia (Anfiteatro Romano). “Per festeggiare i 2200 anni dalla morte di Plauto mi è stato chiesto di allestire uno dei suoi capolavori. La scelta è ricaduta facilmente sul Miles Gloriosus. In questo nuovo allestimento ho scelto di mettere in piedi una versione che ricordasse la vita di Roma e mettesse in evidenza anche idee e materiali dei nostri tempi”, afferma il regista Cristiano Roccamo.
La conclusione del TAU è il 10 agosto a Fano – città che entra nel circuito dei Teatri Antichi Uniti accogliendo il progetto del TAU – nella ex Chiesa di San Francesco con Erodiade di Giovanni Testori, uno spettacolo che ha raccolto grandi consensi di critica e pubblico, grazie alla interpretazione “intensa e trasfigurante” di Iaia Forte, riproposto in esclusiva per l’estate 2016. A colpire Giovanni Testori nella vicenda dell’uccisione di Giovanni Battista, è soprattutto la figura di Erodiade, madre di Salomé. Alla fisicità prorompente di Iaia Forte e alla sua capacità espressiva spetta il compito di raccontare quello che Testori definisce un personaggio “a metà fra un Dio astratto e quello incarnato”, in continuo incontro-scontro con se stesso, con il divino, con l’amore e con il senso della vita stessa.
Il TAU non è solo una rassegna di spettacoli ma vuole offrire un’occasione privilegiata per la scoperta di luoghi di grande fascino. Ad arricchire la proposta prima di molti spettacoli al pubblico tornano per il terzo anno consecutivo gli AperiTAU. Sorsi e passeggiate di storia, visite guidate gratuite alle aree archeologiche e ad altri luoghi di grande interesse culturale accompagnate da un brindisi realizzato con il prezioso contributo della Azienda Agricola Moroder, dell’Oleificio di Silvestri Rosina, dell’Azienda Agricola Malacari e di Terre Cortesi Moncaro.
TAU in collaborazione con IgersMarche rinnova per l’edizione 2016 il contest #instaTAU per un’archeologia social. Per il secondo anno consecutivo gli amanti del teatro, appassionati di archeologia e Instagramers possono diventare protagonisti di un grande racconto corale delle bellezze archeologiche della nostra regione. Con l’hashtag #instatau in palio biglietti gratuiti per tutti gli spettacoli. Regolamento su www.nuovascenamarche.it.
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