L’esperienza Marche parte dalle cisterne romane
L’esperienza Marche parte dalle cisterne romane
Presentata la tappa fermana del Grand Tour delle Marche. Un vero e proprio hub per accogliere i turisti, tra fashion, artigianato e sapori autentici
FERMO – Dare al visitatore l’opportunità di conoscere le attrattive Made in Marche tutte insieme, con la possibilità di essere accompagnato per mano nei luoghi dove le eccellenze prendono vita.
“È questa la sfida che Fermo raccoglie dal Grand Tour delle Marche” ha affermato Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo, presentando la tappa fermana del circuito di ben 27 eventi dedicati al cibo ed al “saper fare”, promosso da Tipicità e dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, come ricordato da Goffredo Brandoni, vicepresidente ANCI Marche.
“Un vero e proprio hub per il turista” ha spiegato Angelo Serri, direttore di Tipicità “perché visitando la Made in Marche Gallery, fruibile nelle Cisterne Romane fino a fine agosto, l’ospite avrà la possibilità di ammirare le icone del “saper fare” marchigiano: dai cibi all’artigianato di tradizione, ma anche fashion ed anche le più recenti conquiste della ricerca accademica”.
“Dalle Cisterne romane – ha puntualizzato Francesco Trasatti, assessore al turismo ed alla cultura del Comune di Fermo – la proposta invade letteralmente il centro storico di Fermo, con un programma di aperitivi ambientati in Piazza del Popolo, animazioni di artigianato live realizzate dagli altri Comuni del circuito e pacchetti one-day che consentono un’immersione totale nell’identità di Fermo”.
Da quest’anno, inoltre, ci sarà la possibilità di disporre di appositi pacchetti turistici dedicati per ciascuno degli eventi in programma.
“Un modo intelligente – ha sottolineato Graziano di Battista, presidente della Camera di Commercio di Fermo e di Unioncamere Marche – per valorizzare congiuntamente le eccellenze che ci caratterizzano ed il territorio con tutte le sue attrattive”.
Presenti molti Sindaci e rappresentanti dei 27 appuntamenti che costituiscono il Grand Tour 2016, oltreché degli Atenei di Ancona e Camerino, a testimoniare lo spirito di squadra di questa operazione, come sottolineato da Paolo Notari, volto noto RAI e conduttore dell’iniziativa.
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