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Un Colosseo più bello grazie a Diego Della Valle

 

Un Colosseo più bello grazie a Diego Della Valle

Presentato il completamento della prima parte dell’intervento (che ha riguardato la parte esterna). Ora si passa all’Arena. L’imprenditore marchigiano che ha finanziato i lavori: “Orgoglioso di essere italiano”

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di TONINO ARMATA

ROMA – Venerdì 1 luglio è stata una bella giornata per Roma, per il Colosseo, per la Marche e per l’Italia. Il restauro del Colosseo finanziato dalla famiglia Della Valle riguarda tutto il mondo. Venerdì 1 luglio è stata una giornata importante perché questo intervento è stato fatto con fondi privati dopo anni di sciocche barriere fra pubblico e privato nella tutela dei beni culturali. Da Venerdì 1 luglio possiamo dire che si può lavorare insieme a Della Valle per questo intervento che fra l’altro è stato fatto senza gli incentivi fiscali che abbiamo oggi, come l’art bonus. I lavori dell’Arena dovrebbero essere completati in tre anni, dunque nel 2018. Questo intervento è un segnale e un invito ad altre imprese a fare come Della Valle. Venerdì 1 luglio 2016 è stato un giorno di grande gioia per chi crede nei progetti che diventano possibili, realizzabili. Lo scoramento degli inizi per le difficoltà a far partire i lavori di restauro del Colosseo è durato poco perché Diego Della è andato avanti lo stesso.

Il Colosseo rinasce nella sua antica veste. Conclusa la prima fase del restauro sponsorizzato da Tod’s, gli esterni risplendono sotto il sole di luglio. Per inaugurarli arrivano all’Anfiteatro Flavio anche il premier Matteo Renzi, Diego Della Valle, patron di Tod’s, e il ministro della Cultura Dario Franceschini. L’idea è di “ridare al Colosseo un’arena che sia, non meramente uno spazio, – spiega il soprintendente Francesco Prosperetti – ma qualcosa di mutevole che si possa trasformare in una gradinata, una cavea, un palcoscenico con cambi di funzione. Come nell’antichità, quando era una macchina scenica”. Obiettivo, ospitare spettacoli di teatro e musica. Spettacoli sempre di qualità, ripetono ministro della cultura e soprintendente.

Il primo ad arrivare alla cerimonia è Diego Della Valle, grande sponsor dei lavori all’Anfiteatro con 25 milioni di euro che pure all’epoca provocarono non poche polemiche. Assediato da giornalisti e fotografi, l’imprenditore non nasconde la soddisfazione: “E’ una bella cosa per l’Italia, un bel segnale. Come mi sento? Molto orgoglioso di essere italiano. E’ un modo per dire a tanti amici e colleghi che fanno già tanto: dobbiamo occuparci ancora un po’ di più del nostro paese”. L’appello agli altri imprenditori viene ribadito dal palco: “Dobbiamo metterci a disposizione del Paese. Giornate come questa ci servono per fare una start up tra il mondo delle imprese e il pubblico. Questa giornata ha un senso culturale ed economico importante. Pubblico e privato possono fare cose insieme. Noi, ad esempio, abbiamo lavorato in modo eccellente con il ministero”.

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