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Otto milioni di euro in arrivo per Pesaro e Fano

Otto milioni di euro in arrivo per Pesaro e Fano

Per la prima volta due città con un progetto unico conquistano i fondi di Agenda Urbana. Conservatorio Rossini, Fondazione Rossini,  Rossini Opera Festival e liceo musicale insieme per la città della musica. Da ottobre le risorse saranno spendibili

Otto milioni di euro in arrivo per Pesaro e Fano

PESARO – “Oggi presentiamo un evento storico. Abbiamo ottenuto un grande riconoscimento. Fano e Pesaro, per la prima volta insieme, raggiungono traguardi importanti, questo il primo risultato”. Così Antonello Delle Noci ha espresso soddisfazione per il progetto ITI Pesaro_Fano (Investimenti Territoriali Integrati) uno dei tre vincitori del bando Agenda Urbana, (oltre a Pesaro e Fano, anche  Ancona e Ascoli ndr) .”

“In arrivo per  i prossimi tre anni – aggiunge Delle Noci –  sei milioni e mezzo di euro, a cui si aggiungono le risorse dei privati, per arrivare a otto milioni di euro, spendibili già da ottobre. In due anni dell’attuale Amministrazione comunale abbiamo intercettato più di nove milioni di euro di fondi europei, più di quello che il Comune aveva ottenuto negli ultimi 20 anni.”  Pesaro e Fano sono le prime due città in Italia che si uniscono e riescono a conquistare fondi di Agenda Urbana. Per Pesaro dunque sono in arrivo cinque milioni di euro per interventi infrastrutturali su palazzo Ricci e per dare vita al campus internazionale della musica. Anche per il sindaco di Fano Massimo Seri insieme al vicesindaco Stefano Marchegiani si tratta di “una buona prassi, da non lasciare cadere e di un progetto che vede due Comuni fare squadra e un dialogo pubblico-privato”. Fano investirà nel recupero della parte abbandonata del Sant’Arcangelo, nel cuore del centro storico, che diventerà un centro di documentazione del Carnevale, un laboratorio di creatività, un ristorante e la sede del Jazz Club.

La valorizzazione delle vocazioni dei  territori

Andrea Biancani consigliere delle regione Marche ha sottolineato “il valore aggiunto del bando, lo strumento ITI infatti permette di finanziare diversi assi quali mobilità, sviluppo culturale, infrastrutture per sostenere le specificità dei territori, per Pesaro la musica e per Fano il Carnevale”. “Il secondo risultato-ha precisato infatti Delle Noci – è l’investimento nei brand, nella città della musica per Pesaro e nel Carnevale per Fano.” Marco Scriboni dell’ufficio Sviluppo ed Opportunità del comune di Pesaro ha elencato nel dettaglio alcuni aspetti del progetto che verranno realizzati a Pesaro. Tra le azioni: un nuovo impianto di riscaldamento/raffreddamento di Palazzo Ricci, Conservatorio e Fondazione Rossini. Miglioramento della mobilità con l’illuminazione della ciclabile Cardinali, nuova segnaletica per le navette, ciclabilità ininterrrotta  tra i centri storici di Pesaro e Fano. Alta formazione musicale, tecnologie innovative per potenziale la sala ambisonica del Conservatorio che secondo David Monacchi ricercatore, performer compositore ecoacustico di fama mondiale “permette ai giovani studenti del Conservatorio Rossini di essere i primi ad insegnare in questo campo”.

La città della musica

“Per la prima volta- ha aggiunto Scriboni- Rossini Opera Festival, Fondazione Rossini, Conservatorio e liceo musicale sono insieme  per concretizzare un progetto così ambizioso”. “Si ragionava da decenni sulla cittadella della musica, un polo anche fisico che definisca la vocazione musicale della città.  Ora siamo ad un punto di svolta” ha precisato Oriano Giovanelli presidente della Fondazione Rossini. “Un’opportunità di grandissimo valore. L’Efficientamento energetico-aggiunge Giovanelli-  libererà risorse da destinare ad altro. L’unificazione e la digitalizzazione delle due biblioteche della Fondazione e del Conservatorio sono  una necessità. Quella del Conservatorio non è una biblioteca all’avanguardia pur avendo materiali forse più importanti di quella della Fondazione, l’unione delle due struttura diventa fondamentale nel percorso di città della musica”. Ludovico Bramanti direttore del Conservatorio Rossini ha ringraziato il comune di Pesaro per il prezioso investimento politico nella direzione di città della musica. “Il progetto ITI fornisce risposte a diverse necessità – ha precisato Bramanti – quali per esempio la mancanza di spazi del Conservatorio e la valorizzazione della ricerca del laboratorio di musica elettronica, tra i più antichi d’Italia.”

L’architetto Gaudenzi che ha coordinato le diverse attività ha detto che grazie al programma ITI si è formato “un progetto per creare un polo culturale della città. A Pesaro c’è una vera università, l’università della musica ancora in fieri perché ha già formazione di alto livello (Conservatorio), una produzione già operante che è quella del ROF, un’attività di ricerca di grandissima importanza (quella della Fondazione).” Secondo Gaudenzi, nel mondo queste tre cose vengono identificate come eccellenza: formazione, ricerca e produzione. “Oggi abbiamo l’occasione per implementare questo patrimonio esclusivo che Pesaro possiede e dare vita all’Università della musica come voleva Rossini” ha aggiunto l’architetto. Il vicesindaco Daniele Vimini  ha sottolineato che “quando compileremo la candidatura Unesco ci troveremo a rispondere alla domanda perché Pesaro vuole diventare città della musica.” “ Risponderemo –ha detto Vimini- per riconvertire una parte dell’economica sulla cultura e sul turismo e perché la città della musica sia la città degli artisti, dei musicisti, in particolar modo dei giovani”.

“Il terzo risultato portato a casa-  ha concluso Delle Noci- è la costituzione di un sistema di governance con i 56 Comuni della provincia di Pesaro Urbino, che diventano un’unità urbana, un’autorità di gestione delle risorse europee: Pesaro e Fano vogliono sostenere anche l’entroterra nell’intercettazione dei fondi europei”.

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