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Nella tendopoli di Arquata del Tronto inaugurato il nuovo anno scolastico

Nella tendopoli di Arquata del Tronto inaugurato il nuovo anno scolastico

Una struttura provvisoria realizzata a tempo di record per consentire l’inizio delle lezioni. Ceriscioli: “Ripartono speranze e sogni di rinascita”. Bravi: “La quotidianità aiuta a costruire”

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ARQUATA DEL TRONTO -“Non camminerai mai solo”: è l’impegno assunto dalla Regione Marche nei confronti dei ragazzi terremotati, scritto (in inglese) sulle felpe regalate agli alunni della scuola di Arquata del Tronto e testimoniato dalla presenza del presidente Luca Ceriscioli, della vice presidente Anna Casini, dell’assessore all’Istruzione, Loretta Bravi alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico e di inaugurazione della struttura che, presso la tendopoli di Borgo Arquata, ospita provvisoriamente l’Istituto comprensivo Valtronto – Fluvione. Realizzata in due sole giornate dai volontari di protezione civile del Corpo nazionale degli alpini, consente a un centinaio di ragazzi delle materne, elementari e medie, di iniziare regolamenta le lezioni. Dopo la cerimonia inaugurale, l’Inno di Mameli, il Silenzio fuori ordinanza per commemorare le vittime del terremoto, l’Inno alla Gioia (eseguito col flauto dolce dagli alunni), il piccolo Alessio ha suonato la prima campanella del nuovo anno scolastico.

Tutti in classe, con il presidente Ceriscioli che, smessi i panni istituzionali, ha vestito nuovamente quelli di professore per una breve lezione di matematica applicata in una classe della scuola media: “Un po’ impegnativa per i ragazzi, ma stimolante per iniziare il nuovo cammino scolastico”, il commento del presidente, sceso dalla cattedra. Nel saluto rivolto ai ragazzi, alle autorità, ai Vigili del fuoco e ai volontari presenti alla cerimonia, Ceriscioli ha sottolineato che “ripartono con la scuola la speranza e i sogni per una rinascita della comunità. Inizia un’avventura, all’interno di una scuola speciale preparata in due giorni e due notti. L’impegno è quello di ricostruire tutto con qualcosa in più. Lavorare insieme ci permette di ripartire e di fare un grande percorso. Ciascuno di voi non camminerà mai solo: è un impegno che prendiamo oggi, primo giorno di scuola e che varrà sempre, in tutte le fasi di questa avventura che sarà la ricostruzione”. Quello che si vive in questa scuola, ha sottolineato l’assessore Bravi, “è la quotidianità che aiuterà a costruire. Non è fatta di grandi strutture tecnologiche, però inizia con grande dignità. Qui i bambini stanno insieme; per questo abbiamo voluto fortemente che l’anno scolastico iniziasse subito anche nelle zone terremotate”. Il sindaco Aleandro Petrucci ha ringraziato le famiglie di Arquata “che hanno riportato i figli qui: li hanno voluti iscrivere in questa scuola perché ciascuno conosceva i propri compagni di classe e non volevano interrompere questo legame con il paese d’origine”.

Patrizia Palanca, responsabile del comprensorio scolastico di Acquasanta, ha ringraziato il ministero dell’Istruzione per la vicinanza mostrata dall’inizio dell’evento sismico e ha invitato gli alunni “a lasciare alle spalle il ricordo di una brutta nottata: ricominciamo dalla scuola!”. I Vigili del fuoco hanno incoraggiato i ragazzi a riprendere le lezioni con entusiasmo: “Saremo ancora vicini di casa per qualche settimana, le nostre tende sono accanto alle vostre”. Gli Alpini i hanno donato alla scuola di Arquata un’aquila stilizzata, simbolo del Corpo: “Ce l’abbiamo fatta ad allestire le aule, doniamo il nostro simbolo per volare sempre più in alto!”. Impegno raccolto dalla dirigente Palanca: “Sarà a fianco del plastico della Rocca di Arquata e del Tempietto ortogonale, recuperati dai Vigili del fuoco tra le macerie della vecchia scuola: da questi simboli ritrovati, riprendiamo il percorso scolastico interrotto”. Siparietto finale tra il sindaco Petrucci e il presidente Ceriscioli, nei  saluti rivolti agli alunni: il primo cittadino ha incoraggiato i ragazzi dicendo che “non ci saranno compiti a casa da svolgere, dato che le case non ci sono più, ma solo da studiare nelle tende”. Pronta la replica del presidente: “Vogliamo farvi fare i compiti a casa, facendovi uscire presto dalle tende”.

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