In Regione maggioranza spaccata anche sul nuovo Corecom
In Regione maggioranza spaccata anche sul nuovo Corecom
La denuncia dei consiglieri dell’opposizione: “Se dovesse passare la linea presidenziale avremo un organismo totalmente “Pesarocentrico” quando invece una simile istituzione dovrebbe essere quanto più rappresentativa possibile dell’intera regione”
ANCONA – La maggioranza in Regione si dimostra, ancora una volta, spaccata e inconcludente. L’ennesima dimostrazione della sua precarietà arriva dalla gestione del nodo Corecom. “Ora – come si legge in una documento firmato dai consiglieri capigruppo dell’opposizione Mirco Carloni (Ap-Marche2020), Elena Leonardi (FdI), Jessica Marcozzi (FI), Luigi Zura Puntaroni (Lega nord) – si rischia anche di costituire, se dovesse passare la linea presidenziale, un organismo totalmente “Pesarocentrico” quando invece una simile istituzione dovrebbe essere quanto più rappresentativa possibile dell’intera regione.
“E come se non bastasse a remare contro la linea presidenziale vi è quella dell’assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti, che preme per il suo nominativo fermano. Insomma totale sbilanciamento da una parte, imbarazzanti gaffe dall’altra con un’Amministrazione a guida Pd che si è messa, con le sue stesse mani, in un avvilente cul-de-sac. Dunque ci risiamo. E nessuno si azzardi a imputare, pur di gettare fumo negli occhi ai cittadini, alcuna responsabilità all’Opposizione. Due settimane fa, infatti, dall’Assemblea è stata ritirata una PdL perché la maggioranza non ha trovato l’accordo su alcuni emendamenti che prevedevano l’innalzamento da 3 a 5 del numero dei suoi componenti, la modifica delle indennità degli stessi e la proroga a dicembre per il loro rinnovo.
“E così quella PdL – si legge sempre nel documento dei capigruppo – è stata rispedita in Commissione. Martedì scorso una nuova frattura in Maggioranza, questa volta sui nomi da proporre. Dopo il caso Capozza e le dimissioni del presidente Colonnella, si doveva procedere immediatamente alle nuove nomine. Ma anche in questo caso la Maggioranza, dopo essersi riempita la bocca sull’importanza del Corecom, si è trovata costretta a confrontarsi con un’inaccettabile corsa alle poltrone mettendo in luce tutte le sue fratture interne e dando vita all’ennesimo caso di paralisi amministrativa a nocumento dell’intera regione”.
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