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Le Marche in prima linea nella prevenzione contro il melanoma

 

Le Marche in prima linea nella prevenzione contro il melanoma

Prosegue il progetto educazionale per le scuole elementari nell’ambito della campagna nazionale di prevenzione primaria “Il Sole per amico”. L’iniziativa coinvolge bambini, genitori e insegnanti. In classe dermatologi e oncologi spiegano ai piccoli come devono esporsi al sole in maniera protetta per evitare rischi, con il supporto di strumenti didattici e dell’alieno Rey

Le Marche in prima linea nella prevenzione contro il melanoma

ANCONA – Le Marche, regione di mare e di sole, sono particolarmente esposte al rischio melanoma, con oltre 650 nuovi casi diagnosticati ogni anno. Le scuole primarie della Regione ospitano adesso un progetto educazionale di prevenzione primaria nell’ambito della campagna “Il Sole per amico”, promossa da IMI – Intergruppo Melanoma Italiano, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il patrocinio del Ministero della Salute, dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e della Regione Marche, resa possibile grazie ad un’erogazione di Merck & Co., per il tramite della sua consociata italiana MSD. L’obiettivo: insegnare ai più piccoli il modo giusto di prendere il sole e proteggere la propria pelle, attraverso incontri con i dermatologi e gli oncologi nelle classi, un cartoon con protagonista il simpatico alieno Rey e altri strumenti didattici.

«La campagna nasce per risvegliare e far crescere l’attenzione dell’opinione pubblica sul melanoma e sui rischi legati ad una non corretta esposizione, coinvolgendo in particolare i bambini in età scolare e le loro famiglie – dichiara Paola Queirolo, Ideatrice e Coordinatrice della campagna, Past President IMI – Intergruppo Melanoma Italiano, UOC Oncologia Medica all’IRCCS-AOU San Martino-IST di Genova – la campagna nazionale, promossa da IMI, su temi di tale rilevanza ha per la prima volta come protagonisti i bambini delle scuole elementari e i loro genitori, passaggio per noi cruciale considerato l’aumento dell’incidenza dei tumori della pelle proprio tra i più giovani e visto che le scottature da esposizione solare in età pediatrica rappresentano uno dei principali fattori di rischio».

«La campagna “Il Sole per amico” si rivolge ai bambini delle scuole elementari, perciò i messaggi devono essere tradotti in un linguaggio semplice, chiaro e immediato – spiega Giuseppe Palmieri, Presidente IMI e Responsabile dell’Unità di Genetica dei Tumori dell’Istituto di Chimica Biomolecolare, ICB-CNR di Sassari – il primo messaggio ovviamente riguarda il sole, o meglio l’esposizione al sole. I piccoli devono imparare che è necessario, per salvaguardare la pelle e la salute, regolare l’esposizione solare sulla base del proprio tipo di carnagione: più il fototipo è chiaro, minore deve essere il tempo trascorso sotto il sole diretto, evitando così le ustioni. Il secondo messaggio, altrettanto importante per gli adolescenti, è quello di evitare le lampade abbronzanti. Terzo messaggio è quello che il sole non è un “nemico” che fa sempre male, anzi aiuta la sintesi della vitamina D e può essere benefico per molte funzioni dell’organismo».

La campagna “Il Sole per amico” coinvolge in un impegno comune tutti i cittadini, le Istituzioni e i medici del territorio marchigiano, dal momento che la prevenzione del melanoma è una priorità per le politiche sanitarie, nazionali e regionali, e per la salute pubblica.

 «La prevenzione è un obiettivo fondamentale – dichiara Loretta Bravi, Assessore all’Istruzione della Regione Marche – questa campagna ha un enorme valore in diversi ambiti; ritengo che i bambini debbano essere educati alla cura del proprio corpo, debbano imparare a rapportarsi con la natura in modo corretto e rispettoso, comprendendone i rischi. Godere della natura, in questo caso del “Sole”, significa anche proteggere se stessi, significa prevenire. La prevenzione è trasversale: ambiente domestico, settore alimentare, tema del benessere e della cura. Inculcare nei ragazzi un corretto concetto di benessere diviene oggi quanto mai indispensabile: non si può solo fruire di ciò che è un bene, ma è necessario un sano discernimento dell’uomo e la consapevolezza del limite».

I bambini italiani sono molto esposti alle radiazioni solari e sono anche poco protetti, secondo quanto riportato da uno studio condotto nei primi anni 2000. I buoni comportamenti, come quello di prendere il sole nelle ore non centrali della giornata e di proteggere la pelle, si imparano sin da piccoli.

L’incidenza del melanoma è più che raddoppiata negli ultimi 30 anni: in Italia sono oltre 100.000 le persone colpite e oltre 10.000 i nuovi casi ogni anno. I bambini sono la fascia di popolazione più a rischio per il melanoma, perché le scottature prese nell’infanzia sono un importante fattore di rischio in quanto la pelle “memorizza” il danno ricevuto e può innescare il processo patologico anche a diversi anni di distanza. È fondamentale quindi educare sin da piccoli i ragazzi a salvaguardare la salute della propria pelle da un’esposizione eccessiva e non protetta ai raggi solari.

«Purtroppo il melanoma è un tumore ad elevata malignità ed è causa di un numero rilevante di decessi. La nostra regione, le Marche, è particolarmente colpita da questa patologia. Negli ultimi tre anni sono stati diagnosticati più di 650 nuovi casi di melanoma per anno; attualmente sono migliaia i cittadini marchigiani che convivono con questo tumore – afferma Annamaria Offidani, Direttrice Clinica Dermatologica presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Torrette di Ancona – questo dipende da fattori ambientali, in quanto siamo una regione con mare e sole tutto l’anno, e anche fattori genetici, come la presenza di molti individui di carnagione magari con i capelli neri o rossi, efelidi».

La scuola è il canale privilegiato per coinvolgere i bambini e i loro genitori nella prevenzione primaria. L’attività educazionale all’interno delle scuole delle Marche è strutturata con incontri tra bambini, insegnanti, genitori, dermatologi e oncologi che spiegheranno in un linguaggio a misura di bambino le semplici regole che bisogna seguire per difendere la pelle dai rischi dei raggi solari. Oltre ai materiali informativi cartacei e digitali, il protagonista di un cartoon, Rey, un alieno catapultato sulla spiaggia da un’astrobolla solare, svelerà ai bambini i segreti per esporsi al sole in maniera corretta.

Il compito di informare i ragazzi è stato affidato agli specialisti di IMI (Intergruppo Melanoma Italiano), GISED (Gruppo Italiano Studi Epidemiologici in Dermatologia) e GIPMe (Gruppo Italiano Polidisciplinare sul Melanoma). «GIPMe si è impegnato nella realizzazione di questo importante progetto educazionale di prevenzione primaria in maniera molto pratica – dichiara Marco Simonacci, Coordinatore Nazionale GIPMe e Direttore UO Dermatologia Ospedale di Macerata – il principale obiettivo sarà quello di costruire un dialogo attraverso il quale spiegare e far conoscere ai piccoli il sole, i suoi benefici sull’organismo, ma anche gli effetti nocivi legati ad una cattiva esposizione ai raggi solari. Tutta l’attività educazionale sarà gestita secondo un linguaggio semplice, chiaro e comprensibile, a misura di bambino: i messaggi di salute e di prevenzione primaria che si intendono promuovere e diffondere nella scuola elementare sono studiati e vagliati da un team di medici e insegnanti».

Prevenzione primaria, ma anche ricerca sono alla base della partnership che vede IMI e MSD Italia insieme per la campagna nazionale “Il Sole per amico” per promuovere i comportamenti corretti in grado di prevenire il melanoma tra gli adulti di domani. «I tumori della pelle e il melanoma in particolare rappresentano una grave minaccia per la salute di milioni di persone e per la sostenibilità dei Servizi Sanitari – afferma Goffredo Freddi, Executive Director Policy & Communication, MSD Italia – le campagne di sensibilizzazione sono fondamentali per creare e diffondere la cultura della prevenzione, specie quando coinvolgono i bambini in età scolare e le loro famiglie. MSD come consociata di Merck & Co., ha deciso di sostenere questa iniziativa promossa da IMI proprio perché interviene molto precocemente nell’educazione delle persone, evitando che si inneschino processi patologici tali da favorire una maggiore probabilità di sviluppare il melanoma in età adulta».

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