Nelle Marche la scuola si rinnova: nuovi corsi legati ai bisogni dei territori
Nelle Marche la scuola si rinnova: nuovi corsi legati ai bisogni dei territori
Verso un diverso dimensionamento della rete scolastica 2017-2018. L’assessore regionale Loretta Bravi: “E’ l’inizio di un progetto triennale che adegua la scuola marchigiana agli obiettivi di Europa 2020, facendo leva sulle potenzialità territoriali”
ANCONA – Aumento dell’organico per le scuole e nuovi corsi più rispondenti ai bisogni dei territori. Queste le richieste al Miur (ministero Istruzione Università Ricerca) inserite nella delibera approvata dalla Giunta regionale sul dimensionamento della rete scolastica e la correlata offerta formativa regionale, per l’anno scolastico 2017/2018. Un provvedimento che avvia un processo di rinnovamento del nostro sistema di istruzione che andrà a completamento nel triennio di validità delle linee guida, approvate dall’Assemblea Legislativa a novembre scorso, alle quali il documento si ispira.
L’atto di dimensionamento verrà formalmente approvato dalla Giunta regionale, dopo l’acquisizione del parere della competente Commissione Consiliare e del Cal (Consiglio delle autonomie locali). É anche previsto il parere dell’Ufficio scolastico regionale. “La rete scolastica – evidenzia l’assessore all’Istruzione, Loretta Bravi – delinea l’offerta formativa che la Regione, d’intesa con gli Enti locali, le istituzioni scolastiche e le rappresentanze sindacali, intende mettere a disposizione delle nuove generazioni. È programmata tenendo conto delle caratteristiche orografiche, delle peculiarità socio-culturali e delle prospettive di sviluppo delle diverse aree regionali, assicurando a tutti i giovani la possibilità di individuare, nell’ambito del contesto sociale in cui vivono, il percorso formativo più congeniale alle proprie attitudini, essendo improntata a principi di equilibrio territoriale.
Il dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2017/2018 coniuga le esigenze dei cittadini marchigiani con la necessità di gestire il sistema scolastico regionale in maniera razionale ed efficiente. L’importanza del documento, che è stato messo a punto dalla Giunta, è da ricondurre al fatto che costituisce, per gli studenti e le loro famiglie, un riferimento oggettivo e completo per poter operare la scelta del percorso formativo e la base su cui andrà definita, con il Miur, la dotazione di organico (dirigenti, docenti, assistenti amministrativi, tecnici, ausiliari, ecc.)”. Al riguardo, prosegue l’assessore Bravi, “la Regione intende recuperare la carenza che le Marche registrano rispetto alla media nazionale. Ciò non solo in ossequio alla dovuta equità di trattamento per tutte le realtà italiane ma, soprattutto, per far sì che, concretamente, il sistema d’istruzione regionale risulti adeguato e rispondente ai fabbisogni dei nostri territori. Questa rispondenza è quanto mai indispensabile ora, per sostenere e rafforzare la necessaria ripresa dai gravi danni subiti da gran parte della regione a causa del sisma che continua a colpirla”.
Le principali innovazioni della rete, conseguenti alle nuove linee guida e alle proposte delle Amministrazioni provinciali prevedono, tra l’altro: la declinazione di un’offerta formativa di secondo livello (Corsi serali) particolarmente articolata, per dare riscontro a una domanda piuttosto elevata; la conferma di tutti i corsi (44) di orientamento musicale richiesti dalle scuole superiori di primo grado e dei tre licei musicali (Ascoli Piceno, Fermo e Macerata) che, parimenti, non si è riusciti mai ad attivare per carenza di organico, nonostante la diffusa tradizione musicale e la presenza di eccellenze come i due Conservatori, apprezzati a livello internazionale; l’autorizzazione all’indirizzo agrario nell’entroterra pesarese, funzionale alla valorizzazione delle tipicità agro-alimentari dell’area e di quello di grafica e comunicazione nella provincia di Fermo.
Sul piano del dimensionamento, si segnala la riorganizzazione di istituzioni scolastiche di II grado, sottodimensionate, in provincia di Ascoli Piceno e di Pesaro Urbino, in quanto improntate alla costituzione di “poli formativi” (liceali, tecnico-professionali, economici), punto forte delle nuove linee guida, per il fatto che, in un’omogeneità di tipologia di indirizzi, consentono efficaci sinergie di competenze, funzionali a qualificare l’offerta formativa.
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