Sofferta vittoria sul Piacenza, la Lube Civitanova conquista la finale di Coppa Italia con Trento
Sofferta vittoria sul Piacenza, la Lube Civitanova conquista la finale di Coppa Italia con Trento
BOLOGNA – Dopo più di due ore di gioco la Unipol Arena di Bologna sorride alla Cucine Lube Civitanova, che nella semifinale della Del Monte Coppa Italia batte la Lpr Piacenza al tie break (25-12, 23-25, 25-15, 24-26, 15-13; Tsvetan Sokolov top scorer con 32 punti, 67% in attacco, 5 ace e 3 muri) staccando il biglietto per la sua settima finalissima nella competizione. Nelle precedenti occasioni per i biancorossi quattro vittorie (2001, 2003, 2008 e 2009) e due sconfitte, entrambe (2012 e 2013) con in panchina il tecnico Alberto Giuliani, oggi avversario con la Lpr.
Domenica alle 17.30 (diretta tv su Rai Sport 1), sulla strada verso quella che sarebbe dunque la quinta vittoria del trofeo, che manca nelle Marche da ben 8 anni, capitan Stankovic e compagni troveranno Trento che si è imposto a Modena.
La semifinale
Contro Piacenza l’allenatore della Cucine Lube Civitanova Gianlorenzo Blengini ha pressoché confermato l’assetto utilizzato nelle ultime uscite, con l’inserimento di Jiri Kovar in posto 4 insieme a Juantorena che nel rispetto della regola degli stranieri permette i contemporanei impieghi di Stankovic al centro (con Candellaro) e Grebennikov nel ruolo di libero, mantenendo la diagonale d’attacco Christenson-Sokolov.
Sulla sponda emiliana, Marshall forma regolarmente la diagonale degli schiacciatori di mano con Clevenot.
Il primo set è un monologo della Cucine Lube, che prende il primo break con un mani out di Juantorena (7-5), mandando in battuta Davide Candellaro. Che ci rimarrà fino al 12-5: la sua float procura infatti non pochi problemi alla ricezione piacentina, che vede i marchigiani scappare esaltandosi innanzitutto con la difesa, e poi in fase di finalizzazione delle impeccabili ricostruzioni di Christenson. Osmany Juantorena (5 punti) e Sokolov (8 punti, 67%) sono i principali punti di riferimento del registra americano, cuore pulsante di una squadra che riceve con l’83% di positività (58% di perfette) e nelle fasi successive del parziale non concede un attimo di respiro agli avversari (il misero 21% in attacco parla chiaro), alzando il muro (6 vincenti, 0 per la Lpr) su ogni tentativo di ricucire lo strappo subìto. Anche quando Giuliani prova a sistemare le cose inserendo Parodi per Clevenot e Yosifov al centro al posto di Alletti. Chiude Sokolov con un mani out, 25-12.
I marchigiani iniziano il secondo set così come avevano chiuso il primo, ovvero con un muro granitico (3 vincenti in avvio) che consente loro di lanciarsi subito sul 7-3. Poi qualche errore di troppo (un fallo di invasione e un attacco out di Sokolov) riporta la situazione in parità a quota 12, dando il via ad un punto a punto che si trascina fino alle battute finali, registrando una crescita esponenziale del trio cubano della Lpr. Marshall ricuce sul 18-18 un break conquistato da Stankovic, due ace consecutivi di Sokolov scrivono il 23-23 annullando il precedente gap conquistato da Hernandez e Hierrezuelo, ma nulla può il muro Lube sul successivo contrattacco dell’opposto cubano (6 punti), arrivato a sancire il 23-25 dopo una difesa su Kovar.
La Cucine Lube si ritrova nel terzo set, facendo malissimo alla Lpr con il servizio. Sono un muro e un ace di Christenson a fiondare sul 12-8 i marchigiani, che poi allungano con i turni in battuta di Juantorena (15-9, un ace) e di Stankovic (ace del 17-10). Giuliani prova a rimescolare le carte come nel set precedente (il doppio cambio con Parodi per sistemare la ricezione e Yosifov al centro è sempre puntuale), ma il side-out dei cucinieri, che ritrovano un Sokolov a livelli siderali (100% di efficacia su 9 attacchi, 67% invece per Kovar) dopo il passaggio a vuoto del secondo parziale (17%), è impeccabile e fila via liscio fino al 25-15 siglato da un errore di Hernandez.
Il quarto set, equilibratissimo, è vietato ai deboli di cuore: Lube avanti 17-14 con gli ace di Christenson e Sokolov, Piacenza pareggia a quota 17 con un ace di Clevenat ed un successivo contrattacco che scatena le ire dei marchigiani per il fischio arbitrale sulla difesa (palmo a terra) di Juantorena. Poi l’ace di Hernandez che scrive il 20-22, il successivo contrattacco dell’inarrestabile medesimo cubano (10 punti, 90% sulle schiacciate) che vale il +3 per i piacentini. Sotto 20-23 è Juantorena a prendersi in carico dei suoi (7 punti, 71% in attacco), scrivendo il 22-23 con un contrattacco vincente, quindi annullando il secondo set point agli avversari con un ace (24-24). Alla quarta occasione però la Lpr riesce a chiudere con una battuta vincente del neo entrato Cottarelli, che con la sua float beffa addirittura Grebennikov.
Dunque tie break, nel quale la Cucine Lube recupera con i muri di Candellaro allo 0-3 iniziale (7-6), poi piazza il break decisivo con un ace di Christenson (11-10) e il successivo attacco out di Marshall (12-10). Finisce 15-13, dopo un servizio out di Hierrezuelo confermato dal video check.
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 32, Candellaro 9, Pesaresi, Kaliberda n.e., Juantorena 16 , Casadei n.e., Stankovic 12, Kovar 10, Christenson 7, Cester n.e., Grebennikov (L), Corvetta n.e., Cebulj. All. Blengini.
LPR PIACENZA: Manià (L), Parodi 1, Alletti 1, Di Martino n.e., Papi n.e., Tzioumakis, Zlatanov n.e., Yosifov 1, Tencati 4, Hierrezuelo 7, Hernandez 31, Clevenot 9, Cottarelli 1. All. Giuliani.
ARBITRI: La Sicela (TN) – Gnani (FE).
PARZIALI: 25-12 (22’), 23-25 (31’), 25-15 (22’), 24-26 (31’), 15-13 (21’).
NOTE: Spettatori 7540, incasso 122814 Euro. Lube bs 22, ace 13, muri 16, ricezione 59% (37% prf), attacco 59%, errori 5. Piacenza bs 17, ace 10, muri 6, ricezione 57% (43% prf), attacco 43%, errori 8.
LA PAROLA AI PROTAGONISTI AL TERMINE DELLA GARA DI BOLOGNA
Gianlorenzo Blengini: “Mi aspettavo una gara molto difficile e così è stato, in un match con tanti capovolgimenti di fronte. Nel secondo e quarto set abbiamo avuto l’attimo per andarcene via ma non l’abbiamo sfruttato, merito anche di Piacenza una squadra di grandi giocatori che vogliono vincere. Nel primo set siamo stati bravi in ogni aspetto, poi dal secondo abbiamo faticato un po’ in ricezione e a prendere con il muro l’opposto Hernandez. Sono felice di aver conquistato la finale con la Lube, la nostra squadra è costruita per vincere e dovremo fare un altro passo: domani sarà durissima, andiamo avanti sempre pensando ad una partita alla volta”.
Dragan Stankovic: “Finalmente siamo riusciti a tornare in finale di Coppa Italia dopo tre sconfitte consecutive in semifinale. Piacenza ha dimostrato che non ha vinto per caso con Perugia: dopo il primo set dove abbiamo accumulato subito un largo vantaggio è stata una gara quasi sempre punto a punto. Bene la rimonta nel tie break, quando siamo partiti male contro una squadra caricata dalla rimonta. Abbiamo aspettato il nostro momento e alla fine una palla ha fatto la differenza”.
Davide Candellaro: “Nel tie break ho fatto una buona serie di muri, ma l’ importante è stato vincere. Piacenza ha giocato come ci aspettavamo, combattendo fino all’ultima palla, bravi noi a spuntarla alla fine. Do appuntamento a tutti a domani per la finale”.
Jenia Grebennikov: “Abbiamo vinto una battaglia e una partita spettacolare. La rimonta nel tie break è stata ottima, in un match difficile perché Piacenza dopo il primo set ha iniziato a giocare molto bene. La battuta degli emiliani ci ha messo in difficoltà, ma ce lo aspettavamo: era una semifinale e ogni squadra dà il massimo. Abbiamo vinto noi e ora pensiamo alla finale”.
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