Le aziende marchigiane al Vinitaly alla ricerca di un adeguato rilancio
Le aziende marchigiane al Vinitaly alla ricerca di un adeguato rilancio
VERONA – Uno spazio collettivo di oltre 1000mq e una mega-terrazza dedicata a convegni presentazioni, degustazioni e assaggi liberi: le Marche si presentano in gran spolvero per l’evento clou dell’anno per il vino, il 51° Vinitaly di Veronafiere (9-12 aprile). Centouno – su 143 totali – le aziende espositrici targate Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) che si daranno appuntamento nell’area collettiva della Regione Marche (Pad 7, C 6/7/8/9). La carica in nome di Verdicchio, Rosso Conero, e di tutte le 15 denominazioni tutelate dal Consorzio jesino sarà data soprattutto nei confronti della domanda internazionale, che quest’anno si preannuncia ancora superiore rispetto allo scorso anno, quando si registrarono a Verona circa 130 mila operatori, dei quali 49mila esteri con 28mila buyer specializzati da 140 nazioni.
Per il direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni: “Sarà un Vinitaly particolare per le Marche e per il nostro istituto: a partire da quest’anno il vino dovrà essere ancora di più un testimonial chiave della ripartenza della regione, ne siamo convinti e sentiamo particolarmente questa responsabilità. A Verona – ha proseguito – l’impegno è garantito, sia sui mercati di sbocco tradizionali, Germania e Usa in primis, sia soprattutto nel business con la domanda emergente, dove ancora abbiamo ampi margini potenziali. Per il Verdicchio in particolare – ha concluso – l’obiettivo è riuscire a dare seguito a una crescita qualitativa senza precedenti anche con un incremento del valore medio, ancora sottostimato specie su mercati consolidati ma sempre più aggressivi sul fronte della concorrenza e del prezzo”.
In primo piano, tra gli appuntamenti Imt, l’indagine sul rapporto sempre più diretto tra alta ristorazione e vitigni autoctoni (lunedì 10 aprile, ore 11), con la presentazione dell’indagine Nomisma Wine Monitor su posizionamento, trend e geografia dei vini autoctoni italiani (e marchigiani) presenti in carta nei migliori ristoranti del Paese. Inoltre, c’è attesa per i cinquant’anni delle doc Rosso Conero e Verdicchio di Matelica, due chicche autoctone dell’enologia marchigiana in una degustazione guidata da Ian D’Agata (martedì 11 aprile, ore 9.30). Due tra gli eventi clou organizzati dal maxi-consorzio che rappresenta oltre l’80% dell’export regionale (con 465 soci) e anticipati dalla conferenza stampa organizzata dalla Regione Marche (9 aprile, ore 12) alla presenza della vicepresidente regionale e assessore all’Agricoltura, Anna Casini; a seguire il ‘Premio azienda dell’anno’ (ore 16). Infine, focus su tartufo e vino, con la presentazione (10 aprile, ore 15) del progetto ‘Tartufo tutto l’anno’ realizzato da Imt, Consorzio vini piceni in collaborazione Ais Marche. Infine, in occasione della kermesse enologica italiana più importante al mondo, sarà presentato il claim e la nuova campagna promozionale del Verdicchio. Secondo l’Istat, il ‘vigneto Marche’ ha registrato nel 2016 una crescita nelle esportazioni del 3,8% per un valore di circa 50mln di euro; un dato che fissa a quasi +50% l’incremento delle vendite oltre frontiera negli ultimi 10 anni. Cina, la Russia, Nord ed est Europa le aree di domanda emergente più promettenti.
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