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Nella “Gismondi Challenge” Fabrizio Titi veste il biancoceleste

Nella “Gismondi Challenge” Fabrizio Titi veste il biancoceleste

Nella Gismondi Challenge Fabrizio Titi veste il biancoceleste

di UMBERTO MARTINELLI

MONTEGRANARO – L’uomo solo al comando in maglia biancoceleste è Fabrizio Titi,  abruzzese dai lunghi trascorsi marchigiani (Monturano Civitanova Cascinare), finalmente senza sfortuna.

A vestirlo sono il sindaco corridoniano Nella Calvigioni insieme ai dirigenti dell’Fci Lino Secchi, Massimo Romanelli, Marco Marinuk, Carlo Pasqualini, Marco Lelli ed all’imprenditore Gianfranco Luciani.

Con il teramano, la Gismondi Challenge – Circuito Calzaturiero rilancia la sfida riservata agli under 23 – élite.

Il primato che l’azzurroblù si gode è frutto di una volata perfetta e di un consistente lavoro di squadra.

Lo sprint è quello del Trofeo Meccaniche Luciani sull’anello di Corridonia.

La scuderia è l’Aran Cucine dell’intramontabile Umberto Di Giuseppe.

I promotori del circuito cadetto sono i Calzaturieri Montegranaro – Marini Silvano – Meccaniche Luciani dei dirigenti Giuseppe Viozzi e Cristian Acciarini.

Il primo attento osservatore delle forze in campo è Stefano Vitellozzi, nuovo responsabile tecnico federciclistico marchigiano, che con disappunto (lo stesso dei diesse Alessandro Cacciamani, Emanuele Serrani, Domenico Pallotta) vede uscire lo scarpino del lanciato calzaturiero Marco Cecchini dal pedale (infine 27°).

Per la regione ospitante, è puntualmente convincente il giovanissimo Alessandro Marinozzi (6° a beneficio della Sangemini – Mg. K.Vis – Olmo – Vega – Montappone).

Come nel ‘S.Giuseppe’ di Montecassiano, l’atto unico del ‘Luciani’ sceglie un manipolo di avanguardisti, che si giocano tutto partendo da lontano e che per pochissimo pagano l’azzardo: Ivan Martinelli (già vincitore del ‘Gismondi), D’Agata, Acco, Olei,  Zandri, Pilicano, De Rovere, Baronti e Alberto Pignati.

Quest’ultimo torna a cavalcare la bici da strada, dopo aver lasciato importanti segni in questo inizio d’anno sulle rotte della mountain bike, in casacca Bici Adventure – Piangiarelli Quintabà della maceratese Gagliole, sodalizio sempre all’avanguardia, alla ruota del patron Walter Tombesi e del presidente Giovanni Bartocci.

Al solito, la Gaiaplast Maglificio L.B. Bibanese non funge da comparsa e rischia ancora di centrare il colpo grosso. Se la fuga termina poco prima del suono della campana, è anche perché Fabio Baronti fora e non può più alimentare l’evasione.

Così la scuderia veneto-friulana non può bissare il successo del 2016 (affondo solitariao di Cristian Raileanu) per la storica doppietta consecutiva.

Fa tripletta l’Aran, che guida la teoria delle plurivincitrici nella storia della corsa, seguita dal team Calzaturieri, dalla Sangemini – Mg. K.Vis – Olmo – Vega e dalla Delio Gallina (tutti a quota due vittorie).

La classifica per regioni premia ancora le Marche (7 ori contro i 5 dell’Abruzzo e i due di Toscana e Lombardia).

La graduatoria per Paesi privilegia l’Italia (14).

Una volta a bersaglio: Russia, Polonia, Moldavia.

Nella Gismondi Challenge, i primi inseguitori di Titi sono gli stessi uomini del podio corridoniano: Mattia Marcelli (che nell’antica Pausula ha collezionato a ripetizione anche i primati crossistici, di giorno e di notte) e Matteo Pascazi.

Su Tvrs (canale 11 anche in  streaming – ore 22,30): nelle puntate di Giovedì Ciclismo (replica ‘Sulle Strade’ del venerdì – canale 111 – ore 20,15).

Classifica Gismondi Challenge:

1.Fabrizio Titi (Aran Cucine) p.10;

2.Mattia Marcelli (Abmol) p.9;

3.Matteo Pascazi (Team Cervelo) p.8;

4.Giovanni Petroni (idem) p.7;

5.Manuel Pesci (Acqua & Sapone – Team Mocaiana) p.6;

6.Alessandro Marinozzi (Sangemini – Mg. K.Vis – Olmo – Vega – Montappone) p.5;

7.Luca Terzo (Gaiaplast Maglificio L.B. Bibanese) p.4;

8.Kevin Renato Rodrigues Dos Santos (idem) p.3;

9.Francesco Pilicano (Vejus – Tmf) p.2;

10.Marco Lenzi (Team Rsm Academy) p.1.

Nelle foto (di Eddy Traini Giulianini e Lanfranco Passarini):  Fabrizio Titi si gode il primato in bella compagnia; Alberto Pignanti guida gli evasi nella prova di Corridonia

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