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Il racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a Foggia

Il racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a FoggiaIl racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a Foggia

Il racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a Foggia Il racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a Foggia Il racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a Foggia Il racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a Foggia Il racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a Foggia Il racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a Foggia Il racconto “La figliolanza” dell’anconetano Massimo Cortese presentato a Foggia

FOGGIA – Presso la Libreria Mondadori di Foggia, si è tenuto il reading del regista teatrale Gaetano Doto del racconto “La figliolanza”, tratto dal secondo libro “Non dobbiamo perderci d’animo” dell’anconetano Massimo Cortese.

Era presente l’Autore, che ha presentato i suoi quattro libri, genere Narrativa Impegno sociale: Candidato al Consiglio d’Istituto, sull’educazione e sul bullismo visto con gli occhi della vittima, Un’opera dalle molte pretese” sul rapporto cittadino-Istituzioni e L’ultimo Natale delle Province, sulle province e non solo. L’incontro è stato introdotto dal professor Lorenzo Scillitani, che ha parlato della vicenda che ha coinvolto un giudice brasiliano ed una persona da lui giudicata. Il giovane regista teatrale ha letto in modo impeccabile, dando voce ai vari individui coinvolti: la vicenda si svolge in un Paese diverso dall’Italia odierna, benchè l’episodio raccontato – oggi parleremmo di femminicidio – è sempre attuale. Non dobbiamo perderci d’animo è una raccolta di racconti ambientati negli ultimi 150 anni, ad eccezione di Cimabue e Giotto, che fantastica sull’incontro avvenuto nel Trecento tra i due talenti, che ha segnato la nascita dell’arte pittorica italiana.

È seguito un vivace dibattito, nel corso del quale si è parlato del momento storico attuale, caratterizzato dalla solitudine, dalla dipendenza sempre crescente dai cellulari e affini e dal disagio sociale in genere, a cominciare dalla maleducazione e dal mancato rispetto delle più elementari norme di educazione. Al reading-presentazione ha partecipato un pubblico attento, che ha gradito la scrittura semplice e immediata di Massimo Cortese.

(Le fotografie sono di Luigi Geraci)

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