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Gianni Maggi: “Chiacchiere e propaganda, la Corte dei Conti ha contestato il 70% delle leggi della Regione”

Gianni Maggi: “Chiacchiere e propaganda, la Corte dei Conti ha contestato il 70% delle leggi della Regione”

Gianni Maggi: “Chiacchiere e propaganda, il 70% delle leggi della Regione sono difformi”di GIANNI MAGGI*

ANCONA – Ormai siamo abituati a leggere sui giornali e online le cronache di epiche battaglie che si consumano nell’aula della Regione per promulgare e migliorare leggi importantissime e decisive, così dicono di tutte, per la vita dei marchigiani e dei loro territori.

La Corte dei Conti, come ogni anno, è andata invece a verificare che fine hanno fatto tutte le leggi regionali del 2016. Ebbene, incredibile ma vero, quasi il 70% sono “difformi per quanto riguarda la copertura o la quantificazione degli oneri”, ovvero non si capisce con quali e quanti soldi verranno finanziate.  Molte leggi si chiudono con un articolo che ne attesta “l’invarianza finanziaria”, ovvero che dall’applicazione della legge non deriveranno ulteriori spese. Ma di questa “invarianza” non ci sono prove  e gli oneri indiretti, come il lavoro del personale che ci si dedicherà, non vengono affatto considerati. Più facile da comprendere ma più preoccupante è il caso di una nuova norma che comporti incrementi di spesa: la Corte dice che non viene indicato come la spesa verrà coperta.

Noi che stiamo all’opposizione dobbiamo denunciare per ruolo e per dovere le carenze della maggioranza, ma quando sono quelli che da anni lavorano nel “Palazzo”, e di maggioranze ne hanno viste passare tante, a sibilare all’orecchio di chi si rivolge a loro per chiedere spiegazioni che il  Presidente Ceriscioli e  i suoi Assessori sono i più scarsi di tutta la storia della regione Marche, ci corre lungo la schiena un brivido freddo di preoccupazione e rabbia.

*Capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Marche

 

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