Scoppia la bufera per un post su Facebook di un consigliere comunale del Pd di Ancona
Scoppia la bufera per un post su Facebook di un consigliere comunale del Pd di Ancona
Alcuni esponenti di primo piano del partito, tra i quali i marchigiani Camilla Fabbri, Piergiorgio Carrescia e Alessia Morani, contestano quanto affermato sul G8 da Diego Urbisaglia e chiedono alla Commissione di Garanzia di assumere nei suoi confronti i provvedimenti sanzionatori previsti
ANCONA – Nel Partito democratico di Ancona – e non solo – è esplosa la bufera per un post su Facebook del consigliere comunale Diego Urbisaglia. “Estate 2001. Ho portato le pizze tutta l’estate per aiutare i miei a pagarmi l’università e per una vacanza che avrei fatto a settembre. Guardavo quelle immagini e dentro di me tra Carlo Giuliani con un estintore in mano e un mio coetaneo in servizio di leva parteggiavo per quest’ultimo. Oggi nel 2017 che sono padre, se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare e di prendere bene la mira. Sì sono cattivo e senza cuore, ma lì c’era in ballo o la vita di uno o la vita dell’altro. Estintore contro pistola. Non mi mancherai Carlo Giuliani…”. Ha scritto il consigliere comunale del Pd di Ancona Diego Urbisaglia.
Successivamente, esplosa la polemica, ha subito dichiarato di aver già chiesto scusa per i toni aspri usati. “Ma al netto delle parole – ha affermato – il concetto resta”. “Rettifico quanto detto – ha aggiunto – ma non il concetto. Ero un ragazzo allora e sono un padre adesso. Mio figlio deve crescere. Che cosa dovrei dirgli se fosse il carabiniere: fatti colpire dall’estintore?”.
Ma la polemica non può finire qui. Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria del Partito democratico ha affermato: “Quanto detto dal consigliere Urbisaglia è del tutto inaccettabile e assolutamente ingiustificabile. Per questo ho chiesto alla Commissione di garanzia competente di assumere senza indugi nei suoi confronti i provvedimenti sanzionatori previsti dal nostro Statuto”.
“Bene ha fatto Lorenzo Guerini – ha aggiunto la senatrice marchigiana del Pd Camilla Fabbri – a chiedere alla Commissione di garanzia competente di assumere i provvedimenti sanzionatori previsti dal nostro statuto verso il consigliere comunale di Ancona, Diego Urbisaglia. Le sue sono parole inaccettabili per un rappresentante istituzionale e per un esponente del Pd, incompatibili con l’appartenenza alla nostra comunità democratica”.
“Quanto espresso dal consigliere Urbisaglia – hanno invece affermato Emanuele Fiano e Alessia Morani, deputati del Partito democratico – non è accettabile né nel merito né nel metodo. Le parole dell’esponente del Partito democratico non solo sono sbagliate perché istigano alla violenza, ma sono ingiustificabili anche alla luce delle sue tardive scuse. Chi ricopre un incarico pubblico – aggiungono i due deputati del Pd – non può usare toni così violenti su un episodio così drammatico e calpestare quanto già oltretutto esaminato dalla magistratura. Pertanto il suo deferimento alla commissione di garanzia del Partito è necessario per le opportune decisioni e per una censura dura sulle parole da lui espresse che non rappresentano certo il pensiero del Partito democratico”.
“Le dichiarazioni del Consigliere comunale di Ancona, Diego Urbisaglia, sono fuori luogo; non le condivido nel modo e nel merito. Mi auguro – afferma l’on. Piergiorgio Carrescia – che quanto accaduto faccia riflettere tutti non solo su quella pessima pagina di storia che fu il G8 ma anche sull’uso dei social e sul linguaggio che vi si usa”.
Per Francesco Comi, segretario del Pd Marche “certe dichiarazioni sono incompatibili con il ruolo di rappresentante delle istituzioni e l’adesione ad una forza democratica e di sinistra”.
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