Tra droga, prostituzione, blitz polizieschi, omicidi e…cadaveri un intrigante romanzo di Massimo Carlotto
Tra droga, prostituzione, blitz polizieschi, omicidi e…cadaveri un intrigante romanzo di Massimo Carlotto
di TIBERIO CRIVELLARO
Massimo Carlotto, tra limacciose acque ha ripescato il vecchio “Alligatore”? Vecchio? Ma che scherzate? Marco Buratti, alias “Alligatore”, si era preso una pausa per rifarsi i “trucchi del mestiere”. E come ritorna, riecco le sventure, il male; sinonimi significanti di insidie, imboscate ecc. che si spettacolarizzano nell’arena della vita tra droga, prostituzione, blitz polizieschi, omicidi e…cadaveri. Marco Buratti-Alligator così si schernisce: il papà putativo Massimo Carlotto in “Blues per cuori, fuorilegge e vecchie puttane” (E/O Edizioni) ha restaurato i personaggi del suo noto noir. Li ricordate? Vi rinfresco le cellule: Marco Buratti (Alligatore-detective fuori da ogni pensabile convenzione poliziottesca), Max la Memoria (l’archivio vivente a 360°; mente computerizzata del “trio”) e lo stagionato Beniamino Rossini (malavitoso milanese sparanespole e, all’occorrenza, killer – a fin di bene, per carità!).
- Massimo, ti do del “tu” data la vecchia conoscenza. Decenni di esperienze letterarie, che non hanno escluso il sociale, seguite successivamente dalla fortunata serie de “L’Alligatore ora riprendi questo genere con “Blues di cuori, fuorilegge e vecchie puttane”. Con quest’ultimo noir si rileva una maturità non comune, per chi nel tempo, nella scrittura si è fatto da se. Il lettore sarà curioso di sapere come mai riproponi ora “l’Alligatore”…
La serialità presuppone un impegno con il lettore nel proporre sempre nuove trame e una qualità della scrittura. Questo romanzo nasce da un ragionamento sul personaggio e sulla “serie” dato che era importante offrire una narrazione di qualità in grado di soddisfare le aspettative dei tanti appassionati dell’Alligatore. Una storia più ampia e maggiore introspezione dei protagonisti facendo grande attenzione anche a quelli apparentemente meno importanti.
- So che la Casa Editrice E/O programmerà delle presentazioni di questo libro in Sicilia. Non mancherò di darne informazione al quotidiano La Sicilia su luoghi e date. Ti chiedo ora, cosa hai in programma dopo questo “ritorno”. Continuerai il “serial” o prevedi ulteriori sorprese letterarie?
Tornare in Sicilia è sempre emozionante e importante. Grandi librai, belle librerie, pubblico affettuoso e attento. Ho già ricevuto diverse richieste che spero di riuscire a soddisfare. La serie dell’Alligatore continuerà con scadenza biennale per potermi dedicare con calma alla scrittura di progetti narranti sempre più importanti. Appuntamento al 2019, quindi. Nel frattempo spero si concretizzi il progetto della serie televisiva del Personaggio.
Data l’occasione (cari affezionati cultori del noir all’italiana) vi informo, collodianamente, che la scrittura di Carlotto, nel suo personalissimo genere, è ormai considerata tra le più spumeggianti sia in Italia che Oltralpe. Lo stile dello scrittore padovano è risalito nella classifica degli scrittori papabili raffinandone la prosa (simil meccanismo di orologio ginevrino che pulsa preciso preciso ) oliando le “rotelle” del crimine con maggior ironia. Si è superato, ben stagionato per palati fini. Riassumo senza ulteriori orpelli (data la vostra libidinosa curiosità) il rally del libro. I nostri “detective”, con pedigree padano, nella vicenda super-ingarbugliata che vi sorbirete con raccapriccio, sono caduti nell’ennesima trappola ordita da un nemico mooolto pericoloso. Il nominato criminale Pellegrini, ricercato dalla legge e dalle pallottole del Rossini, sta ben latitante. Ma fa pure il doppiogiochista; è un infiltrato-infame della Pula. Cominciano a spuntar killer come funghi da ogni dove con l’intento di massacrargli la famigliola. L’intrigo sarebbe un’indagine su misura per il “trio”, se non che qualcuno mette loro il bastone tra le ruote: vengono ricattati da una musmé Funzionaria del Ministero dell’Interno. Discorso contorto, direte. Già, la così detta “missione” svela-matassa verrà commissionata a un Pellegrini ufficialmente inesistente. Nel conseguente bailamme, Buratti, Max e Beniamino, presi in contropiede reagiscono di brutto. La partita se la giocano senza regole se vogliono salvar la pellaccia. L’Alligatore, intanto, che non perde ne vizio ne pelo, ha il suo non secondario motivo per scampare alla macelleria. In un Hotel ha conosciuto una bella quarantenne (Edith), che il titolo (maleducato) del noir evince considerandola come “la vecchia puttana”. Come nel suo passato, il peggior suo difetto (blues e dosi di Calvados a iosa) è di continuare a innamorarsi come un adolescente zappandosi le palle. La storia (con implicazioni pure internazionali) è assai contorta. Leggete questo “bel Tomo” e saprete quanto basta per altanenarvi i valori glicemici del diabete. Cardiologicamente vostro…
————————-
MASSIMO CARLOTTO
BLUES PER CUORI, FUORILEGGE E VECCHIE PUTTANE
E/O Edizioni
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it