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Tutto esaurito al teatro Rossini di Pesaro per Il lago dei cigni, uno spettacolo che riesce sempre ad emozionare

Tutto esaurito al teatro Rossini di Pesaro per Il lago dei cigni, uno spettacolo che riesce sempre ad emozionare

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Anche quest’anno le feste natalizie hanno avuto fra i suoi appuntamenti uno spettacolo di danza classica al teatro Rossini di Pesaro. Gran pienone, con persone venute anche da altre regioni, per assistere al più classico spettacolo di danza: Il lago dei cigni di Tchaikovsky, con coreografie di Marius Petipa.

Ospiti anche quest’anno gli artisti del Balletto di Mosca La classique, con più di 40 ballerini provenienti dalle accademie di Mosca e San Pietroburgo. L’attesa e la qualità dello spettacolo sono stati confermati, con uno spettacolo di lata qualità artistica, coreografica, una bella scenografia, che ha rispettato la messinscena tradizionale, una ricostruzione che filologicamente ha rispettato l’opera originaria. Nel finale domina l’amore eterno fra Odette e il principe Sigfried, superando, quindi con un messaggio positivo, l’altro finale con la morte di Odette. Ma perché  il Lago dei Cigni è sempre attuale, psicoanalitico, perché domina il dualismo simbolo del Novecento, con Freud, Lacan, Pirandello e Svevo. E Tchaikovsky compositore russo sensibile non poteva rimanere insensibile ad una favola così intrigante, come una partita a scacchi.

Poco dopo verranno in Europa le avanguardie artistiche e il bianco e il nero, saranno i simboli del surrealismo. In chiave romantica il grande compositore russo intreccia il bianco di Odette con il nero di Odile, antitesi fra il bene e il male. E finalmente vince il Bene. In due ore intere di spettacolo, abbiamo assistito ad intrecci di pantomime, divertissement delle danze folkloristiche, ma soprattutto si è potuta sentire quella carica emozionale nei passi a due e nei duetti fra il principe e Odette, una etoile straordinaria nei movimenti e conformazione fisica.

(Le foto sono di Marta Fossa)

 

 

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