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Non ancora definitivo il via libera alla nuova piattaforma davanti alla costa di Pesaro

Non ancora definitivo il via libera alla nuova piattaforma davanti alla costa di Pesaro

Il ministro ha risposto all’interrogazione presentata dall’onorevole Ricciatti (Art.1 Mdp – Leu)

ROMA – “Attualmente non sussiste alcuna istanza presentata e non sono state ancora rilasciate autorizzazioni alla perforazione dei pozzi previsti.” Questo il regalo di Natale recapitato dal Ministero dello Sviluppo Economico alla provincia di Pesaro Urbino in una nota scritta, risposta all’interrogazione della parlamentare di Articolo 1 Mdp ed esponente di Liberi e Uguali Lara Ricciatti. Una risposta  che impegna il ministero “a vigilare affinché le attività lavorative rispettino le vigenti norme di prevenzione infortuni e salute dei lavoratori, nonché le normative ambientali, quelle sulla sicurezza e salute dei luoghi di lavoro, come pure quelle in materia di sicurezza delle operazioni in mare” cita il testo.

“Liberiamo il campo dagli equivoci – chiarisce la deputata marchigiana – e diciamo che il nostro è un mare chiuso che mal sopporterebbe un carico così pesante di inquinamento dovuto alle perforazioni. Un cantiere di perforazione profonda è per definizione un impianto altamente inquinante, infiliamocelo bene in testa e cerchiamo di guardare al futuro. Cop 21 non può e non deve restare una bella novella scritta sul libro dei sogni. L’Europa ed il mondo stanno andando in un’altra direzione, verso la riduzione dei consumi e verso la diminuzione dei combustibili fossili e noi non possiamo restare inermi o continuare con questa filosofia delle trivellazioni”.

Rispetto alla nuova piattaforma “Bianca e Luisella” il Mise ha dunque chiarito che “Soltanto a fronte di una successiva istanza della Società proponente Eni Spa, sarà attivato l’iter di autorizzazione alla perforazione dei pozzi previsti nel programma lavori, con il coinvolgimento delle Amministrazioni competenti.”
“Su questo vigileremo e da parte nostra ci sarà la massima attenzione, come sempre – conclude Lara Ricciatti – Perché in politica c’è chi blatera e chi seriamente e silenziosamente fa. Sono certa che alle persone non sarà sfuggita la vocazione polemica che muove l’agire politico dei cinque stelle che poco si interessano al bene comune e molto seguono la denigrazione altrui. Questa è una questione di stile ed io sono particolarmente fiera di non avere nulla a che spartire coi penta stellati ai quali suggerisco qualche buona pratica: io ho ottenuto la risposta dal Ministero dello Sviluppo Economico a seguito della presentazione del question time in commissione attività produttive: se al posto di perdere tempo con accuse strumentali avessero fatto lo stesso, oggi avrebbero dato dimostrazione di serietà.”

 

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