I giovani della Vuelle Pesaro bloccati in casa (78-64) dall’Armani Milano
I giovani della Vuelle Pesaro bloccati in casa (78-64) dall’Armani Milano
di GIUSEPPE CRISTINI
PESARO – Nessun clamoroso risultato all’Adriatic Arena: in un freddo polare l’Armani Milano passa (78-64) a Pesaro con troppa facilità.
Proveremo a salvarci all’ultimo secondo, dell’ultima partita con il fiato sospeso in gola.
Questa è – e sarà – la sorte della gloriosa Vuelle Pesaro Basket, anche in questo durissimo ma equilibrato campionato di Lega basket A1.
Approcci pessimi alla gara di una Vuelle spesso deconcentrata. E qui deve sprigionare energie mentali forti Coach Spiro Leka, che deve comunicare maggior fiducia alla squadra, con giocatori così giovani non deve mancare almeno la grinta.
Non mancano le gambe, purtroppo mancano gli attributi. Manca la voglia di osare e manca, a volte, la testa. Ceron, in queste condizioni, non può fare il capitano. Serve la voglia di sfidare il canestro e di abbattere l’avversario.
Omogbo – che considero un fenomeno – sbaglia completamente il primo tempo perché in un ruolo sballato, per poi spadroneggiare nel secondo tempo.
Bertone è un improvvisatore che “irrita” il pubblico, per non parlare dello sprovveduto lettone Kuksiks, “impresentabile”… Torna presto Mario Little.
Grande signore del basket ed il più applaudito in assoluto è Erik Mika, già in odore di grandi Club.
Torno a casa un po’ arrabbiato, ma con una grande certezza: percepisco che resteremo in Serie A. Perché la società Vuelle è una società sana, seria e lungimirante e con i conti in ordine.
Vero e unico laboratorio di scoperta di nuovi talenti che passano per Pesaro e scoprono il mondo del basket ad altissimo livello.
“Pesaro scova i campioni”. Questo è il messaggio che esce da questa serata, da Pesaro basket City.
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