Nelle Marche il pugilato guarda al nuovo anno con tanto ottimismo
Nelle Marche il pugilato guarda al nuovo anno con tanto ottimismo
Ne abbiamo parlato con Gabriele Fradeani che da oltre un decennio è Presidente federale della nostra regione
di FRANCESCO FERRONI
ANCONA – Il pugilato! Una disciplina discussa e discutibile ma sicuramente uno degli sport più affascinanti che hanno intrigato registi, scrittori e sociologi. Nei primi anni dopo guerra fra i più popolari si è andato via via ridimensionando anche se recentemente abbiamo notato sintomi evidenti di ripresa. Ne abbiano voluto parlare con Gabriele Fradeani che da oltre un decennio è Presidente federale della nostra regione.
- Si è testè chiuso il 2017 ed è tempo di bilanci; come à andata per il pugilato targato Marche?
“Debbo dare una doppia risposta. Per quanto riguarda la quantità non posso dirmi totalmente soddisfatto perché abbiamo registrato una flessione, sia pure contenuta, nella attività svolta. Per contro dal punto di vista qualitativo, dei risultati, abbiamo registrato ottime performance in tutti i nostri settori: quello delle ragazze, dei giovani, degli amatori degli atleti elite e dei professionisti”.
- Ci parli delle ragazze, un fenomeno che ci sembra stia dilagando:
“E’ vero, da qualche anno il cosiddetto sesso debole fa di tutto per dimostrare che ha molti più attributi di tanti maschietti. Quest’ anno in particolare abbiamo avuto un titolo italiano assoluto elite, la massima categoria dilettantistica, con la Carlotta Paoletti della Pugilistica Ascoli che negli 81 kg a Gorizia ha conquistato il titolo. La prima donna marchigiana che può fregiarsi con la fascia tricolore e non è certamente poco. Onore a lei ma anche al suo trainer Romanelli che ha saputo costruire una atleta eccezionale. Sempre nell’ascolano e precisamente nel palestra Ruffini Team si è messa in luce, nei 60 kg, Nadia Flalhi. Ha vinto entrambi i matches con la maglietta delle Marche nel torneo nazionale a squadre di Pompei imponendosi all’attenzione dei tecnici federali presenti alla competizione ed ha conquistato il bronzo agli assoluti elite di Gorizia perdendo di stretta misura davanti alla pluricampionessa Irma Testa. Da citare anche la 75 kg della Nuova Cluana di Civitanova Erika Mecozzi, oro al torneo nazionale Mura di Chieti”
- Spostiamo ora l’attenzione sui ragazzi. Come si sono comportati?
“Ottimamente! Per restare agli elite, la massima categoria, due nostri elementi si sono distinti ai campionati nazionali di Gorizia: Il 64 kg Charlemagne Metonyekpon del. Boxing Club Castelfidardo, allenato dai trainer Marra e Gabbanelli e Diego Pieroni, 81 kg, della Upa di Ancona allenato dal tecnico Cappellini. Il primo, già argento al Guanto d’Oro ha bissato con lo stesso metallo con una progressione spettacolare ai nazionali ed in finale avrebbe potuto anche fregiarsi del titolo italiano perché i giudici si sono divisi (3 a 2) con un match sostanzialmente pari. Unanimi i consensi per questo ragazzo che sta crescendo in maniera esponenziale. L’anconetano Pieroni si è fermato al bronzo ma anche lui ha raccolto l’interesse dei responsabili della nazionale. C’è poi da considerare il 75 kg Diego Vergoni del Boxing Club Pesaro diretto dal Tecnico Raspugli che, già campione universitario nel 2016, nell’anno appena conclusosi ha conquistato il titolo al Guanto d’Oro, rassegna fra i migliori pugili nazionali”.
- Abbiamo anche dei professionisti ?
“Certamente. Roberto Bassi di San Benedetto, già campione italiano supermedi, ora si appresta a contendere il titolo in questo mese di gennaio nella sua città a Domenico Spada. Un match contro un avversario di grossa caratura che il marchigiano affronterà con determinazione e senza alcun timore. Sempre nell’ascolano, a Monteprandone, abbiamo Roberto Ruffini che nel 2017 ha incrociato i guantoni con due campioni italiani facendo sempre una ottima figura. Ha caratteristiche eccellenti di aggressività che lo rendono pericoloso per tutti. Ancora nell’ascolano abbiamo il neo pro Jonny Cocci che ha iniziato inanellando tre successi consecutivi. E’ un buon tecnico con un discreto pugno. L’inizio è stato buono e le basi per una ottima carriera ci sono tutte. Glauco Cappella di Castelfidardo è un combattente apprezzatissimo dagli organizzatori perché riesce a dare sempre spettacolo. A proposito di professionisti il B.C. Castelfidardo è in procinto di tesserare due suoi atleti fra i professionisti: Alban Bermeta e Denis Nurja. Vengono entrambi da una ottima carriera dilettantistica, sanno dare spettacolo e non mancheranno di farsi valere anche a torso nudo”.
- Ha parlato anche di pugilato giovanile e di quello amatoriale; che può dirci in proposito ?
“Anche qui siamo andati più che bene! Il settore giovanile è stato affidato al Tecnico Gabbanelli e sono stati effettuati numerosi Criterium con giovanissime promesse. Dobbiamo puntare su queste giovani leve per tornare ai livelli del passato e da un paio di anni registriamo con soddisfazione consistenti successi. L’amatoriale è curato dal tecnico Tardivo. Anche questo è un settore di primaria importanza per accostare sempre più il pubblico al pugilato. Abbiamo fatto un paio di manifestazioni ed altre ne seguiranno”.
- Per concludere?
“Sono veramente soddisfatto e parlo anche a nome dei miei collaboratori che ringrazio per la loro fattiva partecipazione perché se è vero che è sempre più difficile recepire risorse è altrettanto vero che la qualità dei nostri atleti sta crescendo ulteriormente. Il merito è delle società e segnatamente dei dirigenti e soprattutto dei Tecnici che si sacrificano tutte le sere in palestra e che, visti i risultati, sono fra i migliori a livello nazionale. Nel 2018 sono convinto che nelle Marche il pugilato crescerà esponenzialmente, pur con le evidenti criticità segnalate di fare quadrare i bilanci”.
Nelle foto: la campionessa italiana elite 81 kg Carlotta Paoletti della Pugilistica Ascoli fra il tecnico Romanelli ed il Presidente Fradeani; l’anconetano della Upa Diego Pieroni, bronzo agli assoluti negli 81 kg con il maestro Cappellini; Charlemagne Metonyekpon kg 64 del Boxing Club Castelfidardo argento agli assoluti; il professionista Cocci; il professionista Glauco Cappella; il professionista Roberto Ruffini; Roberto Bassi, a sinistra
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