A Pesaro un Concerto di Capodanno all’insegna della tradizione russa e rossiniana
A Pesaro un Concerto di Capodanno all’insegna della tradizione russa e rossiniana
di PAOLO MONTANARI
PESARO – Si è svolto al teatro Rossini il tradizionale Concerto di Capodanno della Sinfonica 3.0 (Orchestra Sinfonica G.Rossini) edizione 2018. Sul podio, in un teatro gremito di persone, il maestro Daniele Agiman, e i solisti Maria Aleida soprano e Henry Domenico Durante, violino e una attenta e preparata Orchestra Sinfonica G.Rossini. Un programma diviso in due parti. La prima tutta rossiniana, omaggio al grande compositore pesarese nell’anno delle celebrazioni: La Sinfonia “Al Conventello”, briose melodie frizzanti della musicalità rossiniana.
Sempre di Rossini “Giusto Dio” scena ed aria da Tancredi;dove Maria Aleida ha espresso il meglio di sè da un punto di vista vocale; un giolello musicale quale la Sinfonia da La scala di seta, con i crescendi rossiniani ben eseguiti dall’orchestra diretta mirabilmente dal maestro Agiman e infine l’aria di Corinna da Il viaggio a Reims sempre con una straordinaria Maria Aleida, che ha espresso con civetteria e capacità vocali, con acuti trascendentali, il ruolo di Corinna fra i più belli e difficili dell’opera riscoperta dal Rossini Opera Festival. Nella seconda parte una repertorio tutto russo: il concerto per violino op.48 in Do maggiore di D.Kabalevskij, con un bravo Henry Domenco Durante, come solista violino (Durante è il primo violino della Sinfonica 3.0), che ha presentato con un sincronismo musicale perfetto con le sezioni orchestrali, un brano anche virtuosistico e poco conosciuto.
Poi le Marcie slave op.31 di Tchaikovskij, una perla sinfonica in cui ogni sezione orchestrale ha una parte solistica e che finisce con un grande messaggio musicale di pace. Non potevano mancare i bis e dulcis in fundo la grande cavalcata musicale del Guglielmo Tell, per augurare a tutti un Buon Anno.
(Le foto sono di Marta Fossa)
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