ACCADDE OGGI / La bella vittoria di Luigi Minchillo alla Wembley Arena di Londra
ACCADDE OGGI / La bella vittoria di Luigi Minchillo alla Wembley Arena di Londra
Proseguiamo con la pubblicazione della rubrica “Accadde Oggi”, che riguarda il mondo del pugilato e rievoca grandi matches del passato svoltisi in questa stessa giornata…ma qualche anno fa
30 Marzo 1982 / Minchillo – Hope
di GABRIELE FRADEANI
Siamo alla Wembley Arena di Londra ed il nostro Luigi Minchillo si appresta a difendere il suo titolo di campione europeo dei pesi superwelter dall’assalto dell’inglese Maurice Hope, sfidante ufficiale accreditato al momento di un 30/3/1, curriculum di tutto rispetto specie se si considera che 24 dei match li aveva vinti anzitempo.
Minchillo difendeva il titolo conquistato il 1/7/81 contro Louis Acaries a Formia e successivamente difeso a Rennes il 28/11/81 contro il francese Claude Martin.
Molto più tecnico, Hope, riusciva a frenare l’irruenza dell’italiano fino alla settima ripresa con un pugilato di primordine basato su colpi d’incontro che frammentavano l’azione di Minchillo che fino a quel momento era riuscito raramente a chiudere l’avversario alle corde ed a proporre la sua boxe offensiva.
Nella seconda parte del match il britannico denunciava un calo di ossigeno e pertanto era costretto a scendere sul piano del dai e prendi proposto da Minchillo che dimostrava una ottima preparazione che gli consentiva di incrementare ulteriormente il ritmo.
Un finale tirato allo spasimo con l’inglese sul punto di cedere, soprattutto nelle ultime riprese, sballottato per tutto il ring, in evidentissimo affanno e con il suo vantaggio ai punti sfumato. Al termine il verdetto, premiava il pugile marchigiano sia pure con splite decision. L’arbitro svizzero Marti ed il lussemburghese Klop gli davano la vittoria rispettivamente con 116/114 e 118/117 mentre il tedesco Halbach vedeva vincitore Hope per 119/117.
Che Luigi Minchillo avesse vinto, sia pure di misura, verrà dimostrato dal fatto che per Hope si tratterà dell’ultimo match disputato, impossibilitato a recuperare dopo le massacranti 15 riprese cui lo costrinse il nostro “guerriero”.
Un Minchillo sempre più proiettato ad una chance mondiale poi raggiunta ma vanificata da nomi altisonanti quali Thomas Hearns e Mike McCallum.
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