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Gradimento dei Governatori, per Ceriscioli una sonora bocciatura

Gradimento dei Governatori, per Ceriscioli una sonora bocciatura

I risultati di un sondaggio del Sole 24 Ore collocano il presidente delle Marche al penultimo posto in Italia. Il senatore Andrea Cangini: “I marchigiani dovranno attendere un anno per avere un buon governo”

ANCONA – Brutte notizie per il governatore delle Marche Luca Ceriscioli, almeno secondo i risultati di un sondaggio del Sole 24 Ore che mira a misurare l’indice di gradimento dei presidenti delle Regioni. Secondo il principale quotidiano economico italiano, a primeggiare nel sondaggio ci sarebbe un podio tutto leghista, con Luca Zaia, presidente del Veneto, al primo posto, seguito da Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia. Medaglia di bronzo per Attilio Fontana della Lombardia. Per quanto riguarda la Regione Marche il presidente Luca Ceriscioli si trova invece al penultimo posto della graduatoria, davanti soltanto a Sebastiano Musumeci della Regione Sicilia.

L’indagine del Sole 24 Ore si fonda sulla seguente domanda, posta ad un campione di elettori in un periodo che va dal 25 al 31 marzo: “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del Presidente della Regione. Se domani ci fossero le elezioni regionali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale Presidente della Regione?”

“Che il Pd in generale e il governatore Ceriscioli in particolare non abbiano alcuna capacità amministrativa, nelle Marche era chiaro a tutti: basta parlare con la gente, compulsare gli indicatori economici, mettere a fuoco lo sfascio della sanità o l’inerzia rispetto ai bisogni dei terremotati”, è quanto scrive in una nota il senatore di Forza Italia Andrea Cangini. “Ora, grazie al sondaggio realizzato dal Sole 24 Ore, è ufficiale. I cittadini marchigiani sono i più insoddisfatti d’Italia rispetto al proprio governo regionale. Purtroppo, dovranno attendere un altro anno per mandare a casa gli incapaci e avere finalmente quel buon governo cui hanno diritto. A meno che Ceriscioli – conclude il senatore Andrea Cangini – non decida per una volta di andare incontro alle esigenze dei cittadini, dimettendosi”.

 

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