Rifondazione Comunista: “Salute come priorità anche nelle Marche”
Rifondazione Comunista: “Salute come priorità anche nelle Marche”
ANCONA – Dal Partito della Rifondazione Comunista riceviamo: “Che anche Cgil Cisl e Uil si siano accorte del disastro della sanità regionale è buona cosa, che il progetto di nuovo piano sanitario varato dalla giunta regionale sia giudicato, come è vero, del tutto inadatto alla bisogna è cosa altrettanto buona, che sabato prossimo si scenda in piazza è cosa buonissima. Certo che la gravità della situazione avrebbe richiesto una mobilitazione più curata, iniziative più diffuse, il coinvolgimento delle tante mobilitazioni e comitati che nel territorio si sono impegnati in questi anni e in questi mesi a difesa dell’ esistente sempre minacciato da tagli e chiusure e per chiedere servizi indispensabili più volte promessi e mai realizzati.
“Le sofferenze più evidenti, fossero i tempi biblici delle liste d’ attesa o le odissee dei pronto soccorso, sono sotto gli occhi di tutti e le responsabilità hanno nomi precisi, si chiamano tagli al personale, chiusura di servizi, privatizzazione diretta e indiretta del sistema. Ma oltre a questo c’è un progetto di sanità che non guarda alla prevenzione, al servizio diffuso, alla rete territoriale, all’ intreccio con il sociale ma punta sulle aziende ospedaliere, grandi agglomerati che “funzionano a malati”, cattedrali enormi, costosissime da realizzare ( c’è pure il businnes dell’edilizia ospedaliera) funzionali alle eccellenze che bisogna fermare.
2Per farlo occorre che si allarghi sia il conflitto che la partecipazione, bisogna che sia riconquistato il governo democratico della sanità, che gli enti locali tornino a rivendicare il loro ruolo, costruiscano con i cittadini strumenti popolari di controllo. Noi saremo in quel corteo con le nostre proposte, e una parola d’ordine “ scacciare i mercanti”.
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