Il senatore Coltorti (M5S) sull’uscita Nord di Ancona: “C’è una soluzione migliore”
Il senatore Coltorti (M5S) sull’uscita Nord di Ancona: “C’è una soluzione migliore”
ROMA – “Il cosìdetto “ultimo miglio”, il progetto che connetterebbe il Porto e la città di Ancona alla variante Strada Statate 16 a Ovest di Torrette, sembra essere stato messo a punto. Notizia dichiarata dalla Sindaca Mancinelli che conferma la fine della valutazione tecnico-amministrativa ed un costo di 98 milioni di euro.
Ma il progetto individuato è il migliore possibile? Quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi?”, interroga il senatore Mauro Coltorti, presidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti al Senato e geologo che studiò l’area interessata all’indomani della frana nel 1982. “C’è una soluzione più semplice e con meno incognite”, sottolinea il parlamentare del Movimento 5 Stelle.
“Anzitutto, il progetto di cui parla la Sindaca Mancinelli, è previsto in una zona ad elevata pericolosità che potrebbe sfociare durante l’iter dell’opera in contenzioni e conseguenti dilatazioni dei tempi di realizzazione. Parliamo di una prima galleria a sud di Torrette che attraverserebbe la frana di Ancona, interessata da un movimento parossistico nel 1982 che distrusse parte del quartiere di Posatora, la Facoltà di Ingegneria, il vecchio ospedale e numerosi edifici limitrofi oltre che tutte le frazioni poste lungo la strada prospiciente la costa.
Nel 1982 in questo settore si attivarono movimenti verticali di oltre 2 metri. La frana si estende per oltre 2,5 km ed uno spessore di oltre 90 metri ed essendo ubicata in un’area sismica non ci sono modi di bloccarne il movimento. I sistemi di drenaggio ed anche un eventuale terrapieno posto al piede, come quello previsto con la realizzazione del Lungomare Nord, attenuerebbero in maniera infinitesimale il rischio geologico. Con la frana si dovrà dunque convivere e prendere le dovute precauzioni come la messa in opera di sistemi di allerta rapida in caso di movimento. Tagliare la frana con uno sbancamento normalmente alla costa e realizzare una galleria non metterebbe al sicuro ne la strada ne la galleria stessa. Un problema altrettanto grave si presenta inoltre sulla prosecuzione della strada che dovrebbe passare, ancora in galleria e poi in trincea alle spalle dell’Ospedale di Torrette. Si tratta di una zona interessata anch’essa da un grande movimento franoso, che interruppe la realizzazione dell’Ospedale nei primi anni ’80. Qualsiasi intervento in quest’area rischia di mettere in crisi la stabilità e fruibilità del principale ospedale della Regione. Nel Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) entrambe queste aree hanno pericolosità geologica massima”, evidenzia Coltorti.
“Ci sono alternative? Si: bisognerebbe proseguire la costruzione del terrapieno a mare, ora previsto sino a Torrette, per circa un altro chilometro, sino ad un’area dove a ovest della costa non ci sono edifici. La strada a questo punto potrebbe dirigersi verso il crinale di Colle Ameno con varie soluzioni progettuali alternative. Si potrebbe infatti passare sia a nord che a sud del colle e raggiungere la Strada Statale 76 alla sommità del crinale oppure deviare verso sud, passare al di sotto del Carcere Circondariale e raggiungere il raccordo attuale da nord. In nessuna di queste ipotesi si incontrano movimenti franosi che possano compromettere la stabilità del versante. In un lontano passato tecnici del Comune di Ancona avevano proposto una soluzione analoga poi abbandonata. Questa soluzione, che ora è stato nuovamente chiesto ad Anas di valutare, non nasconde insidie e costi aggiuntivi e potrebbe essere realizzato in tempi e con costi notevolmente più ridotti.
“Risolvere la viabilità di Ancona è una nostra priorità e se l’ANAS ritenesse percorribile questa soluzione, chiederemo il coinvolgimento del Comune di Ancona e dei cittadini, per discuterne insieme ad valutarla come possibilità concreta”, conclude il geomorfologo Coltorti, presidente della 8^ Commissione Lavori Pubblici ed Infrastrutture del Senato.
Nelle foto: auto e camion sulla Statale Adriatica, a Torrette
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