Duro scontro in Regione, Bisonni si scaglia contro Talè sulla caccia al lupo
Duro scontro in Regione, Bisonni si scaglia contro Talè sulla caccia al lupo
“Vive in un altro pianeta. Mi auguro che all’interno del Pd prevalga il buon senso”
ANCONA – “A leggere certe follie non si sa se ridere o piangere.” Inizia così il comunicato del consigliere Sandro Bisonni (Verdi) dopo la notizia della recente presentazione di una proposta di legge per la caccia al lupo.
“Talè – dice Bisonni – presenta una proposta anacronistica e fuori dal mondo che neanche il peggior leghista poteva concepire, d’altra parte non è la prima volta che fa di queste sparate. La fandonia che i lupi facciano danni o peggio la colossale panzana che siano pericolosi per l’uomo servono solo ad alimentare la falsa percezione nella gente dell’invasione da parte di questi animali.
“Al contrario – aggiunge Sandro Bisonni – il censimento più recente ad opera dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), indica in circa 1.500 il totale dei lupi in tutta Italia e l’ultimo censimento della Regione Marche indica che i lupi nelle Marche sarebbero circa 150, divisi in 28 distinti gruppi familiari, una sessantina in tutto nella parte nord della Regione.
“Questi numeri basati su lavori di censimento condotti con rigore scientifico, e non su fantasiose ricostruzioni di qualche politico distaccato dalla realtà, non giustificano in alcun modo l’ipotesi di aprire la caccia al lupo. Se si considera poi che il lupo è il primo predatore naturale del cinghiale chiunque capisce senza tanto sforzo che il lupo è un alleato importante degli agricoltori nonché un elemento indispensabile per l’equilibrio biologico necessario in natura”.
Bisonni con estrema chiarezza annuncia che i Verdi su questo tema non faranno sconti a nessuno e preannuncia battaglia in Aula.
“Mi auguro – conclude Bisonni – che all’interno del Pd prevalga il buon senso, proposte del genere non sono degne nemmeno di essere prese in considerazione. I Verdi su questo tema sono pronti a fare battaglia fuori e dentro l’Aula. Ci opporremmo con la massima determinazione e con tutte le nostre forze affinché questa sciocchezza non sia mai approvata dal nostro Consiglio regionale”.
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