L’INTERVENTOMARCHEPOLITICA

Piergiorgio Carrescia: “Un presidente donna per la Regione Marche”

Piergiorgio Carrescia: “Un presidente donna per la Regione Marche”

di PIERGIORGIO CARRESCIA*

ANCONA – Si è riaperto in questi giorni il dibattito sulle elezioni regionali del 2020.  Da semplice iscritto ad Italia Viva io la penso così: l’obiettivo del mio nuovo Partito deve essere quello di realizzare una Coalizione coesa che comprenda le forze politiche e il vivace mondo delle Liste Civiche di area riformista e liberale capace di  avanzare agli elettori una proposta di cambiamento “realizzabile e percepibile” e di evitare di ripetere gli errori e le inefficienze di questi anni che rischiano di consegnare le Marche alle destre di Salvini e Meloni.

Le criticità sono sotto gli occhi di tutti: la sanità marchigiana è regredita nei ranking nazionali, vi è un forte malcontento fra gli operatori ma soprattutto fra i cittadini, il rapporto con i  livelli istituzionali è spesso deficitario o conflittuale, le infrastrutture sono rimaste al palo, le politiche ambientali sovente sono solo di facciata; serve un’attenzione forte e diversa verso le Piccole e Medie Imprese, va cambiato il modello “pesarocentrico” di gestione, migliorata l’organizzazione degli Uffici ed il rapporto con i dipendenti e le parti sociali.

Le idee viaggiano sulle gambe degli uomini e non ci sono uomini “buoni per tutte le stagioni”. Se sarà, dovrà essere una coalizione “nuova e diversa” nella progettualità, nelle relazioni istituzionali, nei rapporti con gli stakeholder, nella governance dell’organizzazione e dei procedimenti e, senza infingimenti, anche nella leadership!

E’ da chiarire presto anche il perimetro della coalizione che si vuole: Italia Viva collabora con il M5S al Governo e anche a livello locale può affrontare un confronto per valutare se ci sono spazi per un programma condiviso e serio cioè con contenuti non populisti e sovranisti. Nessun partito della maggioranza regionale oggi governa alcun Comune con il M5S e questo è già emblematico delle difficoltà esistenti; i voti fra diversi difficilmente si sommano ma ci si può provare mettendo insieme le buone idee. Pur con queste perplessità penso che anche Italia Viva possa sedersi ad un Tavolo allargato al M5S e che lo debba fare senza pregiudizi e senza accondiscendenza, con lealtà, con fermezza e capacità di proposta.

A mio giudizio l’azione della Giunta regionale in questi anni è stata deludente rispetto alle aspettative e replicare programmi e riproporre gli stessi uomini porterebbe ad una sconfitta inevitabile.

Nel nuovo scenario serve una “visibile discontinuità” che non può essere data da un Ceriscioli-bis o da un Avatar politico di Ceriscioli ma solo da un forte segnale di cambiamento di leadership declinata  (perche no?) al femminile: un Presidente donna, “una Presidente”, sarebbe un’importante novità! Del resto, sia tra quante amministrano la cosa pubblica sia tra quante sono sensibili ad un impegno civico per le Marche ci sono donne capaci di svolgere al meglio quel ruolo.

E’ mia opinione che Italia Viva debba perciò chiarire da subito che il Tavolo delle candidature per la Presidenza della Regione è oggi azzerato per due motivi: il primo è che la presenza di un Partito “nuovo”, com’è Italia Viva che rappresenta una più ampia area elettorale rispetto a quella del governo regionale uscente,  già di per sè caratterizza in modo diverso il raggruppamento politico che si vuol far nascere;  il secondo è che pur segnando una continuità su diversi valori di fondo e di molte scelte fatte e pur senza rinnegare il passato si va a costruire una Coalizione “diversa” dove “pari dignità”  significa che non ci sono primazie e rendite di posizione da cui partire.

Se dunque l’obiettivo da proporre agli elettori è un programma convincente per rilanciare la regione con una leadership credibile e come tale percepibile, una candidata “donna”, una Presidente, sarebbe un significativo segnale di rinnovamento e di positiva discontinuità.

*Ex deputato

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it