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Storie di imprenditori e di etica: le aziende agricole marchigiane creano un valore inestimabile

Storie di imprenditori e di etica: le aziende agricole marchigiane creano un valore inestimabile

ANCONA – Alessia Caucci a Comunanza grazie a funghi, batteri e lieviti limita ha azzerato i trattamenti chimici nella coltivazione di grano che poi trasforma in pasta. Luca Tenti nel pesarese è custode di biodiversità nel selezionare visciole con le quali realizza bevande a base di vino e liquori come anche fa Martina Buccolini in quel di Macerata. Parla di tutela dell’ambiente e di buone pratiche la campagna marchigiana che in alcuni casi offre anche possibilità di lavoro, di recupero dalla disabilità, di redenzione dalle dipendenze come le persone che incontra Matteo Donati a Jesi con la sua coop sociale L’orto del sorriso. O quelli che affrontano la risalita dopo problemi con la giustizia prestando opera da Francesca Gironi che a Jesi alleva cavalli sportivi e coltiva biologico.

Sono solo alcune delle storie emerse oggi, giovedì 23 gennaio alla Loggia dei Mercanti di Ancona nel corso del convegno L’etica in campo, organizzato dal Coldiretti Marche in collaborazione con la Camera di Commercio di Ancona. Storie che hanno mostrato un altro modo di fare economia. Con etica, appunto.

“Abbiamo ascoltato tante testimonianze degli agricoltori delle Marche – ha detto Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – piene di tenacia e di passione. Aziende meravigliose nel nostro territorio, che lavorano e creano un valore inestimabile. L’occasione di ascoltarle ci è servita per dare il benvenuto a don Amedeo Matalucci come nuovo Consigliere ecclesiastico regionale”.

Coldiretti, infatti, fin dalla fondazione si ispira ai principi della dottrina sociale cristiana e nel proprio Statuto annovera anche la figura del Consigliere Ecclesiastico. Ad Ancona, per salutare don Amedeo anche il Consigliere ecclesiastico nazionale don Paolo Bonetti. “Le nostre aziende fanno etica tutti i giorni, magari in maniera inconsapevole. Noi, come organizzazione la teniamo come punto fermo su cui costituire tutta l’attività sindacale e culturale che nasce dalla dottrina sociale cristiana. È la nostra identità che si fonda su quattro pilastri imprescindibili: la dignità umana, la responsabilità individuale e collettiva, la prossimità e la tutela dei beni comuni” ha concluso la presidente Gardoni.

Le testimonianze degli imprenditori

Alessia Caucci – Terre Alte Picene  di Caucci Franco– Comunanza (AP)  

Etica nell’ attività produttiva

Giovane donna, partecipa al Mercato coperto di Campagna Amica di Ascoli Piceno,  con la sua testimonianza  dimostra che la capacità di innovare passa attraverso buone pratiche di produzione che valorizzano la biodiversità , l’ambiente, il territorio ed il benessere delle persone .

Con la sua famiglia coltiva grani antichi con un processo innovativo e del tutto naturale che trasforma in pasta “ simbiotica “ e che attraverso la vendita diretta al Mercato di Campagna Amica porta nelle tavole dei cittadini.

Si rafforza l’alleanza con il consumatore: un cibo giusto, un cibo buono, fatto da persone buone.

Fattoria di Campagna – Montecarotto (AN)  

“Se lo puoi sognare lo puoi fare” , la storia di Jeffery, una storia di integrazione , accoglienza e speranza che da avvio ad una vera e propria Arca di Noè per bambini

La fuga dalla Nigeria del terrorismo, l’arrivo in Italia e l’avvio non senza fatica di un’azienda agricola con annessa fattoria didattica. Quella di Jeffery Eromosele Osoiwanlan è una bella storia di integrazione riuscita che nasce sulle colline di Montecarotto e che Coldiretti ha premiato con l’Oscar Green 2018 nella categoria “Noi per il sociale”, una delle sei categorie del premio conferito da Coldiretti ai giovani che coniugano tradizione e innovazione in agricoltura . In fuga dal suo Paese Jeffery è un richiedente asilo che, aiutato da una famiglia marchigiana, ha restaurato uno storico casale che in precedenza ospitava un allevamento di cani ormai dismesso ed ha aperto la sua Fattoria di Campagna, una vera e propria Arca di Noè per bambini con centinaia di animali di razze e specie a rischio di estinzione provenienti da tutto il mondo, con laboratori dedicati ai più piccoli e non solo. Nel 2019 ha inaugurato un Museo della civiltà contadina e pubblicato un libro per bambini in cui i protagonisti sono proprio gli animali che popolano la fattoria. Ciascuno con il proprio nome, ne combinano di tutti i colori. Ma dalle loro birichinate, che tanto piacciono ai più piccoli, arrivano esempi di integrazione, di convivenza, di pace. Per sorridere e riflettere sulla convivenza. Il prossimo progetto è un agri campeggio.

Manuel Baldo – Fermo (FM)  

Etica  nella missione imprenditoriale dei giovani agricoltori

Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Ascoli Fermo Manuel ci porta la sua testimonianza di allevatore. Alleva prevalentemente ovini ma anche bovini, in modo naturale per assicurare sempre il benessere degli animali. Una particolare attenzione è rivolta all’alimentazione, esclusivamente a base di mangimi e foraggi di propria produzione, ottenuti nei seminativi e nei pascoli dell’azienda senza l’impiego di concimi né di diserbanti, utilizzando il letame prodotto negli allevamenti. Piccolo esempio di economia circolare: anziché essere smaltiti come rifiuti speciali come spesso accade,: il letame  viene utilizzato per concimare consentendo di evitare l’impiego di chimica e diserbanti, mentre il siero di scarto del caseificio viene recuperato per l’alimentazione degli animali. Manuel produce formaggio di pecora che vende direttamente in azienda e attraverso i Mercati di Campagna Amica, nel suo lavoro c’è la cura per tutto ciò che ci circonda , a partire dagli animali che alleva, dall’ambiente , dal territorio, ma anche la cura per le persone, portando in tavola dei consumatori i formaggi realizzati in azienda.

Luca Tenti – San Lorenzo in Campo (PU)  

Valorizzare la tradizione e la cultura dietro al prodotto

Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Pesaro Urbino a  San Lorenzo in Campo ha puntato tutto sulla visciola, dal campo alla vendita diretta selezionando antiche varietà di visciola per ottenere materia prima esclusivamente aziendale . Luca ci offre la sua testimonianza di un’etica imprenditoriale che agisce per valorizzare un prodotto tradizionale , che ha cura per la cultura del territorio . Per Luca l’etica è prima di tutto fare le cose per bene .

Martina Buccolini – Si. Gi. – Macerata (MC)   

I valori che da sempre contraddistinguono le imprese di Coldiretti , fondati sul concetto di famiglia, di salute e di protezione dell’ambiente sono alla base di un’etica d’impresa che porta le imprese associate , tra le altre cose, a produrre bene e in maniera rispettosa solo ciò che vorresti fosse dato a tuo figlio, il meglio che la terra ci offre.

Responsabile Coldiretti Donne  Impresa Macerata, anche Martina ha visto nel recupero dei frutti antichi la chiave di successo imprenditoriale, vincendo l’Oscar Green nel 2012 con il “Giuggiolone”, bevanda a base di giuggiole. Ci racconterà dell’importanza di investire in agricoltura sociale, dagli agri asilo alla didattica nelle scuole , in azienda sta portando avanti un progetto di inclusione sociale in collaborazione con l’Anfass di Macerata.

Matteo Donati – L’Orto del Sorriso – Jesi  (AN)   

L’orto, un campo aperto per riappropriarsi del lavoro e della dignità:  una testimonianza di inclusione lavorativa, di aggregazione e di comunità .

Cooperativa agricola sociale di recente inaugurazione, Matteo Donati ci offre la sua testimonianza della nascita della cooperativa agricola, dedita alla coltivazione e vendita di ortaggi offrendo inclusione lavorativa a soggetti con svantaggi ( dipendenze e varie esperienze di disagio negli adulti).

Il progetto di Orto Solidale “Orto del Sorriso” nasce dal desiderio di riscattare il termine LAVORO dandogli una valenza positiva. Negli ultimi anni il perdurare e l’evolversi della crisi economica ha creato effetti di impoverimento dei nuclei familiari, spesso al di sotto della soglia minima per accedere ai beni e ai servizi essenziali; per questo, a fronte dell’attuale stato del mondo del lavoro, l’orto vuole essere un campo aperto per ospitare persone che vogliono riappropriarsi della parola LAVORO con fierezza e orgoglio e recuperare un altro valore fondamentale per la loro vita: LA DIGNITA’. Aree marginali in stato di abbandono o degrado, messe a disposizione a titolo gratuito da privati o dalla Diocesi, vengono risanate e rivitalizzate, divenendo luogo di AGGREGAZIONE e di realizzazione di ATTIVITA’.  E’ la comunità intera che può farsi solidale ed avere la possibilità di essere protagonista attiva del progetto contribuendo alla eliminazione delle disuguaglianze ed alla formazione di un nuovo tessuto sociale che crea aggregazione e sviluppo.

La comunità potrà interagire al progetto in vari modi. Chi ne ha le possibilità può mettere a disposizione terreni in comodato d’uso gratuito; gli anziani esperti possono condividere il proprio “sapere contadino”; i giovani si possono riappropriare delle conoscenze legate al mondo agricolo; le persone in difficoltà potranno dare un diverso significato alla propria vita riacquistando dignità ed inserendosi con diverso ruolo nella società.  Si potrà infine innescare un vero rapporto di fiducia tra produttore e consumatore.

A partire da queste premesse la Caritas parrocchiale di San Giuseppe, avendo ottenuto un terreno agricolo e un locale adibito a deposito attrezzi e materiali, in comodato d’uso gratuito, ha potuto mettere in pratica, anche per mezzo dell’aiuto fattivo delle ACLI parrocchiali, alcune idee concrete, maturate da tempo: la messa in coltura di terreni “abbandonati” e la coltivazione con sistemi sostenibili di specie orticole proprie del territorio marchigiano. Nell’idea progettuale vi è stato da subito da subito il coinvolgendo della comunità diocesana per la creazione di un mercatino locale e solidale con i prodotti dell’orto e per la loro distribuzione settimanale alle famiglie più bisognose ed alle mense Caritas. L’impronta etica che ha spinto a realizzare l’Orto del Sorriso vuole essere attenta alla promozione di un’agricoltura a km zero e sarà anche un’opportunità per valorizzare ed approfondire determinate tecniche di coltivazione sostenibili e compatibili con la salvaguardia e la conservazione ambientale, la promozione di percorsi di educazione ambientale, laboratori di orto didattico, utili anche nel coinvolgimento di realtà educative ed associative della parrocchia e non solo, come il catechismo, gli scout, l’oratorio, le scuole ecc.

Andrea Laudazi – Vallesina Bio – Monsano  (AN) 

Filiera Corta, Biologico e Plastic Free “Siamo quello che mangiamo… e mangiamo quello che siamo. Sono davvero convinto che i piccoli gesti quotidiani possano fare la differenza”

Ha avviato l’impresa agricola Vallesina Bio a novembre del 2016, mosso da principi etici legati al benessere dell’ambiente e dell’uomo, nella direzione della filiera corta e del km0. “Siamo quello che mangiamo… e mangiamo quello che siamo. Sono davvero convinto che i piccoli gesti quotidiani possano fare la differenza. Prestando attenzione a diffondere il buon esempio ed il rispetto dell’ambiente che ci circonda, abbiamo una possibilità in più di salvaguardare il nostro pianeta e, per estensione, noi stessi”. Dalla produzione alla trasformazione, passando per le scelte di packaging e di allestimento del punto vendita, la massima attenzione è riposta verso il rispetto dell’ambiente. Ha convertito al biologico i terreni ereditati dalla famiglia di circa 150 ettari per la produzione e vendita diretta di farine di grano tenero, di mais, di ceci, ma anche legumi come borlotti, cannellini e ceci. L’etica del bio e del plastic free lo ha guidato ad investire nella macina in pietra naturale e nella scelta dei pacchetti plastic free, oltre al laboratorio di trasformazione dei prodotti e nella fattoria didattica che hanno reso l’azienda multifunzionale. In avvio collaborazioni con altre aziende per la valorizzazione del biologico e allo stesso tempo la promozione di progetti di natura culturale (cibo, arte e cultura).

Gabriele Astolfi – Coop sociale Il Talento – Morrovalle  (MC) 

L’agricoltura sociale , una risposta per il dopo di noi

Cooperativa che persegue l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini, con lo scopo di inserire al lavoro persone svantaggiate e garantirne l’occupazione. Si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo: la mutualità, la solidarietà, una giusta distribuzione dei guadagni, un lavoro non strutturato sullo sfruttamento, la priorità dell’uomo sul denaro, la democraticità interna ed esterna, l’impegno, l’equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli. Operando secondo queste linee guida è stata organizzata un’impresa che persegue mediante la solidale partecipazione di tutti i soci, scopi sociali ed educativi, con il fine di contribuire a realizzare una nuova economia basata su principi di essenzialità e di solidarietà. A questo scopo vengono svolte attività finalizzate alla ricerca di modelli di sviluppo alternativi, la promozione di un rapporto equilibrato con l’ambiente, la produzione di servizi culturali volti alla crescita della sensibilità sociale e dell’impegno di prevenzione verso ogni forma di disagio e di emarginazione. Il Talento opera nell’ambito dell’agricoltura, dell’arte, dell’utilizzo di materiali di riuso, della produzione artistica e artigianale e più in generale di tutte le attività rivolte alla conservazione dell’ambiente ed allo sviluppo sostenibile, equo e solidale. Scopo prioritario è il recupero e la qualificazione umana, morale, culturale, professionale, attraverso l’inserimento formativo, lavorativo e sociale di persone che si trovano in stato di bisogno, handicap o emarginazione. Produce : ortaggi freschi di stagione, legumi, conserve, passate di pomodoro, marmellate, bomboniere, prodotti di artigianato artistico.

Francesca Gironi – Le Noci – Jesi  (AN )

L’agricoltura non giudica, progetti di inclusione , accoglienza , messa alla prova giudiziaria e sperimentazione  di nuovi servizi socio assistenziali

L’azienda agricola Le Noci, ubicata nel Comune di Jesi è gestita dall’imprenditrice agricola professionale Francesca Gironi, insieme al marito e al figlio. Alleva e vende cavalli sportivi, coltiva in biologico seminativi e foraggere, fieno e paglia ed esercita attività di agricoltura sociale rivolta a ragazzi disabili sotto forma di terapia occupazionale, inserimento lavorativo, sia come centro diurno che residenziale. Svolge attività e progetti didattici con le scuole. La dimensione multifunzionale dell’azienda, l’esperienza e la propensione a realizzare progetti di inclusione, in modo residenziale e continuativo, la spingono ad attivare in azienda anche progetti che vanno dalla “messa alla prova giudiziaria ”attivati con il tribunale di Ancona, ma anche per accogliere nuovi servizi socio assistenziali in azienda agricola rivolti ad utenti longevi con deficit cognitivi e alle loro famiglie dove potrebbero beneficiare della relazione con gli animali e trovarsi immersi in un contesto attivo e dinamico, ed entrare a contatto con i bambini, sperimentando l’intergenerazionalità , ed uscendo dall’isolamento.  Francesca Gironi è alla guida di Coldiretti Donne Impresa Marche e di Ancona dove è impegnata per promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile in agricoltura ed ha conquistato numerosi ruoli di prestigio all’interno delle istituzioni del mondo agricolo. Fa parte della giunta femminile del Copa, organismo degli agricoltori europei che riunisce 60 organizzazioni degli Stati membri ed è rappresentante dell’Europa nel Comitato imprenditrici agricole dell’Organizzazione mondiale degli agricoltori (Oma) oltre ad essere membro del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA delle Marche.

Antonio Carletti  – Tutor progetto Orto Sociale in Carcere – Istituto di reclusione del Barcaglione   (AN) 

Progetto Orto sociale in Carcere

Antonio Carletti , Presidente di Ferpensionati Coldiretti Ancona porta avanti da più di quattro anni in qualità di tutor, nell’istituto penitenziario di Ancona Barcaglione,  il progetto dell’orto sociale che ha finalità ricreative ed educative ma  ha l’obiettivo anche di  creare professionalità di settore. Il progetto è stato avviato con la collaborazione dei pensionati Coldiretti Ancona che hanno messo a disposizione la loro esperienza e competenza, insegnando ai detenuti come gestire la terra e supervisionando il lavoro. Gli ortaggi vengono consumati dagli stessi detenuti , viene prodotto anche miele ed olio extravergine di oliva, e venduti dagli stessi detenuti ormai da tre anni al Mercato di Natale di Campagna Amica registrando sempre il tutto esaurito . L’adesione al progetto è volontaria ma grazie al passaparola sono sempre di più quelli che si avvicinano al lavoro della terra.

Gabriella Rosa  – Agriturismo La Castelletta –  Cupra Marittima   (AP)

Laboratori di Longevità attiva in azienda agricola

L’azienda agrituristica “La Castelletta” è un’azienda multifunzionale dedita alla coltivazione e raccolta di cerali, olive da olio, frutteto, ortaggi , piante officinali e svolge attività di accoglienza turistico ricettiva. L’azienda è a prevalente conduzione familiare e si avvale di collaboratori esterni in alcuni specifici settori. Infatti è impegnata nel migliorare la qualità di vita di disabili e anziani. Dal 2014 è operativo il progetto sperimentale  “longevità attiva in ambito rurale “ ed ha avviato l’esperienza del co-housing mettendo a disposizione appartamenti con l’abbattimento delle barriere architettoniche e con servizi di domotica, pensati all’interno di un giardino sensoriale che attraverso diversi colori, suoni e materiali stimolando  continuamente le sensazioni di benessere e di armonia dell’ambiente agricolo. Le attività laboratoriali continuano ad essere proposti con cadenza bi-settimanale e con offerta sempre diversificata. Il contatto con la natura attraverso la pet e green therapy intesa, non come cura, ma come un aiuto al raggiungimento del benessere psico-fisico della persona, i corsi di alimentazione funzionale associati alla danza-movimento terapia vertono sui seguenti argomenti: corpo, mente, spazio e  relazioni.

 

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