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“Tardiva e pre-elettorale”: i sindaci del Maceratese diserteranno la riunione sul terremoto convocata a Roma da Mangialardi

“Tardiva e pre-elettorale”: i sindaci del Maceratese diserteranno la riunione sul terremoto convocata a Roma da Mangialardi

ROMA – I sindaci del cratere delle 4 regioni terremotate Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio (ma non tutti vi prenderanno parte) si sono dati appuntamento per mercoledì (15 gennaio) dalle ore 10 nella sala convegni del Pio Sodalizio dei Piceni, a Roma. Alla riunione parteciperanno i presidenti delle 4 Anci regionali e sarà presieduta da Maurizio Mangialardi, coordinatore nazionale.

“Se abbiamo un decreto terremoto dedicato al sisma del Centro Italia lo dobbiamo all’azione dell’Anci” – dice Mangialardi. “Lo consideriamo un punto di partenza anche se ridimensionato rispetto alle nostre aspettative e giuste rivendicazioni. Continuiamo a lavorarci contando di poter incidere con i decreti attuativi”.

Tra i nodi al centro dell’Assemblea c’è la questione del Commissario oggi in regime di prorogatio. “Occorre individuare una figura che oltre alla competenza tecnica abbia una visione politica ed amministrativa per far sì che le norme previste nella legge dedicata al sisma del Centro Italia abbiano i giusti decreti attuativi” – chiarisce il presidente di Anci Marche.

Ma i sindaci Luca Maria Giuseppetti di Caldarola, Mauro Falcucci di Castelsantangelo sul Nera, Pietro Cecoli di Monte Cavallo, Mario Baroni di Muccia, Emiliano Nardi di Serravalle di Chienti e Massimo Citracca di Valfornace, tutti in provincia di Macerata, hanno deciso di non prendere parte alla riunione convocata da Maurizio Mangialardi, in quanto, come affermano in un documento la ritengono “tardiva, insignificante e dal tono pre-elettorale”.

I sindaci dei Comuni terremotati dell’Alto Maceratese annunciano iniziative di protesta forti, come la riconsegna delle fasce tricolori al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, soprattutto se non si registrerà una significativa e tempestiva inversione normativa.

I sindaci di Caldarola, Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Serravalle di Chienti e Valfornace, hanno firmato un documento con il quale annunciano la loro astensione dalla riunione, ritenuta “tardiva perché iniziative collettive andavano fatte molto prima e anziché essere convocate a mezzo e-mail dovevano essere preventivamente concertate con incontri veri tra tutti i sindaci coinvolti”.

 

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