Dagli operatori turistici pesanti critiche alla Regione che con due ordinanze del presidente Ceriscioli ha portato negativamente alla ribalta le Marche
Dagli operatori turistici pesanti critiche alla Regione che con due ordinanze del presidente Ceriscioli ha portato negativamente alla ribalta le Marche
PESARO – Il Direttore generale di Confcommercio Pesaro e Urbino / Marche Nord , Amerigo Varotti ha convocato i rappresentanti territoriali delle varie categorie turistiche della provincia aderenti a Confcommercio per l’esame della situazione derivante dal coronavirus e dai provvedimenti adottati dalle Autorità.
Erano presenti i presidenti delle Associazioni Albergatori di Fano , Gabicce Mare e Pesaro ( Luciano Cecchini , Angelo Serra e Fabrizio Oliva ), il presidente dell’ Associazione Ristoratori ( Mario Di Remigio ) , il presidente di FAITA- Unioncamping (Amedeo Tarsi ) , le rappresentanti dei Tour operator ( Ombretta Pepe e Michela Carbonari ), la presidente della Confcommercio di Fano (Barbara Marcolini ) ed i segretari cittadini di Fano ( Marco Arzeni) di Pesaro (Davide Ippaso ) e Urbino ( Egidio Cecchini ).
Forti critiche sono state avanzate nei confronti della Regione Marche che con i due decreti del presidente Ceriscioli ha portato negativamente alla ribalta la nostra Regione le cui imprese turistiche erano già in difficoltà per le disposizioni nazionali ( come il fermo alle gite scolastiche e di studio ) e l’ingiustificato allarmismo che sta sfibrando il Paese .
Ma , è stato detto , dopo il 1° decreto Ceriscioli le cose sono radicalmente cambiate : da martedi a mercoledì con le Marche “ appestate” per decreto e sbattute in primo piano nei Tg nazionali ed esteri, sui giornali ed il web , c’è stata una esplosione di cancellazioni negli alberghi e nei ristoranti ( nella media il 50% di cancellazioni con punte del 90 % a Urbino che si è letteralmente svuotata dopo le ordinanze del Sindaco e della Regione ).
Cancellazioni e pochi clienti nei ristoranti mentre i tour operator hanno praticamente perso tutto il lavoro di promozione e di commercializzazione ( ed i soldi spesi) fatto nei mesi precedenti con cancellazioni a raffica ( molte dall’estero ) e richieste di rimborso che hanno annullato le liquidità aziendali.
Alcuni alberghi ( 3) hanno chiuso ma altri , rimati aperti con 4-5 ospiti, stanno meditando la chiusura.
Una situazione di crisi drammatica anche per le previsioni del periodo pasquale e per la stagione estiva : non solo stanno arrivando disdette ed annullamenti ma non ci sono nemmeno più richieste ed informazioni per la stagione estiva. E se la stagione estiva dovesse andare male fallirebbe tutto il sistema turistico provinciale ( fermo restando che per Urbino l’alta stagione è la primavera !!).
C’è poi grande preoccupazione per le tante manifestazioni sportive e musicali programmate per la primavera : se le Marche continueranno ad essere luoghi sconsigliati l’impatto per le imprese sarà pesantissimo.
Le imprese restano aperte ma il peso degli stipendi , delle tasse , dei contributi previdenziali , delle imposte locali e delle rate dei mutui e costi bancari in mancanza di entrate (derivanti dalle cancellazioni ) sta mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese . E ciò anche nel settore commerciale.
Le Rappresentanze turistiche di Confcommercio Pesaro Urbino / Marche Nord chiederanno lunedì alla Regione Marche immediate misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori autonomi ed una azione coordinata e straordinaria sui mercati nazionale e internazionale per recuperare la credibilità che il nostro Paese e particolarmente la nostra Regione ha perduto.
Intanto nell’immediato la Regione dovrà sostenere – cosa che non ha fatto – presso il Governo Nazionale la necessità che anche alle imprese turistiche marchigiane siano riconosciuti gli stessi aiuti previsti dal Governo per le “ zone rosse” e che anche gli Enti Locali sospendano il pagamento dei tributi locali.
Richieste di sostegno e aiuto saranno inoltrate lunedi al sistema bancario.